Introduzione

Diabete di Tipo 2

Il diabete è una malattia ad evoluzione progressiva nel tempo (cronica) che provoca nell'individuo un aumento dei livelli di zucchero (glucosio) nel sangue, rispetto ai valori normali.

I livelli di glucosio nel sangue (glicemia) sono normalmente inferiori a 100 milligrammi/decilitro (mg/dl) dopo 8 ore di digiuno e si fa diagnosi di diabete quando, per almeno due volte, la glicemia è superiore a 126 mg/dl oppure superiore a 200 mg/dl dopo la somministrazione per bocca di una soluzione contenente glucosio (test del glucosio).

I livelli di glicemia sono principalmente regolati da un ormone, chiamato insulina, che controlla il trasporto del glucosio dal sangue nelle cellule, dove è utilizzato per la produzione di energia.

Nel diabete di tipo 2, la glicemia aumenta perché l’insulina non funziona correttamente o le cellule del nostro corpo non rispondono a questo ormone. Dopo 8 ore di digiuno, i livelli di glucosio nel sangue sono, normalmente, inferiori a 100 milligrammi/decilitro (mg/dl). Il diabete si considera accertato (diagnosticato) quando, per almeno due volte, i livelli di glucosio nel sangue sono superiori a 126 mg/dl oppure superiori a 200 mg/dl dopo la somministrazione per bocca (carico orale) di 75 grammi di glucosio (misurazione della glicemia).

È molto importante che il diabete sia diagnosticato il più presto possibile per iniziare rapidamente la cura ed evitare il progressivo peggioramento della malattia.

I sintomi tipici del diabete di tipo 2 sono:

  • necessità di bere spesso
  • bisogno di urinare più frequentemente del solito, in particolare di notte
  • sensazione di stanchezza
  • perdita di peso e della massa muscolare
  • prurito agli organi genitali e/o frequenti episodi, nella donna, di candidosi (detto anche “mughetto”)
  • tagli o ferite che si rimarginano lentamente

Il diabete di tipo 2 è spesso associato con l'obesità, si verifica più spesso con l'aumentare dell'età ed è molto più frequente del diabete di tipo 1. In genere, tende a peggiorare con il tempo, per cui sono spesso necessari adeguamenti delle cure per mantenere la glicemia a livelli normali.

Essendo una malattia cronica, con il tempo il diabete può causare gravi problemi di salute che possono riguardare il cuore, i vasi sanguigni, i reni, gli occhi e i nervi. Le persone con diabete, infatti, hanno una probabilità cinque volte maggiore di avere malattie cardiovascolari, come l’ictus, rispetto alle persone senza diabete. Il diabete è anche responsabile della maggior parte dei casi di insufficienza renale e di amputazione degli arti inferiori. Per questi motivi che le persone con diabete di tipo 2 effettuino controlli periodici.

Per quanto riguarda il cuore e i vasi sanguigni, è consigliato un elettrocardiogramma e il controllo della pressione arteriosa una volta l'anno. Con la stessa frequenza deve essere verificata la funzionalità dei reni mediante la valutazione della quantità di albumina nelle urine.

Per quanto riguarda l’occhio, il diabete è la causa più comune di perdita della vista e cecità nelle persone in età lavorativa in quanto può causare un danno alla retina, definito “retinopatia diabetica”. Ogni persona con diabete, quindi, dovrebbe sottoporsi a una visita oculistica subito dopo la diagnosi del diabete e poi almeno ogni due anni, se non ci sono lesioni alla retina. Nel caso di segni di danno all'occhio i controlli devono essere più ravvicinati.

Inoltre, tutte le persone con diabete devono essere sottoposte a un esame completo del piede almeno una volta l'anno.

È molto importante che il diabete sia diagnosticato il più presto possibile per iniziare rapidamente la cura ed evitare il progressivo peggioramento della malattia.

Sintomi

I sintomi principali del diabete di tipo 2, sono:

  • necessità di bere frequentemente
  • necessità di urinare più frequentemente del solito, in particolare di notte
  • sensazione di stanchezza
  • perdita di peso inspiegabile
  • prurito agli organi genitali e/o frequenti episodi, nella donna, di candidosi (detto anche “mughetto”)
  • tagli o ferite che si rimarginano lentamente
  • visione offuscata

I segni e i sintomi del diabete di tipo 2 sono poco evidenti per cui la diagnosi, spesso, è effettuata con molto ritardo (anche dopo anni dalla comparsa della malattia) in occasione di un esame del sangue eseguito per un semplice controllo periodico (esame di routine).

È possibile, quindi, avere il diabete di tipo 2 per molti anni senza saperlo.

Una diagnosi precoce e una cura efficace sono molto importanti nel diabete di tipo 2 in quanto possono ridurre il rischio di sviluppare complicanze. Se compaiono sintomi riconducibili al diabete, quindi, è necessario farsi visitare dal proprio medico di famiglia il più presto possibile.

Cause

Il diabete di tipo 2 provoca nell'individuo un aumento dei livelli di glucosio nel sangue rispetto ai valori normali. I livelli di glicemia sono principalmente regolati dall’insulina, un ormone prodotto dal pancreas. L’insulina controlla il trasporto del glucosio dal sangue nelle cellule, dove è utilizzato per la produzione di energia. Nel diabete di tipo 2, l’insulina non funziona correttamente o le cellule del nostro corpo non rispondono a questo ormone, quindi, il glucosio non può entrare all'interno delle cellule e resta nel sangue dove i suoi livelli aumentano, condizione nota come iperglicemia.

Fattori di rischio per il diabete di tipo 2

I principali fattori di rischio per lo sviluppo del diabete di tipo 2 sono tre:

  • età superiore ai 40 anni
  • avere un parente stretto, come ad esempio un genitore, un fratello o una sorella, con diabete
  • peso corporeo in eccesso, sovrappeso o obesità

Età

Il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 aumenta con l'età, probabilmente perché le persone tendono a ingrassare e a muoversi di meno. Il mantenimento di un peso ottimale, associato a una dieta sana ed equilibrata e alla pratica di esercizio fisico regolare, sono strategie importanti per la prevenzione e per la gestione del diabete di tipo 2 (Video). Ultimamente, si sta osservando un aumento del rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 nell'infanzia, a partire dall'età di sette anni.

Genetica

Il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 è maggiore se si ha un parente stretto, come un genitore, un fratello o una sorella con diabete. Più è stretta la parentela e maggiore è il rischio. Un bambino su tre con un genitore con diabete di tipo 2 ha la possibilità di sviluppare la malattia nel corso della propria vita.

Sovrappeso e obesità

Le probabilità di sviluppare il diabete di tipo 2 sono maggiori se si è in sovrappeso o si è obesi.

Per valutare il peso corporeo si calcola l'indice di massa corporea (IMC) che mette in relazione il peso con l’altezza.

Se l'IMC risulta di:

  • 25 o superiore significa che la persona è in sovrappeso
  • 30 o superiore significa che la persona è obesa

Il grasso localizzato a livello della pancia (circonferenza addominale) aumenta il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2. Il tessuto grasso (adiposo), infatti, rilascia sostanze che agiscono sul sistema cardiovascolare e sul metabolismo.

L'obesità addominale, quindi, è una condizione ad alto rischio e misurare la circonferenza della pancia è un modo rapido per valutarlo.

Hanno un rischio maggiore di sviluppare il diabete di tipo 2:

  • le donne con un girovita di 80 cm o più
  • gli uomini con un girovita di 94 cm o più

L'esercizio fisico regolare e la riduzione del peso corporeo di circa il 5% può contribuire a diminuire il rischio di sviluppare il diabete di oltre il 50%.

Altri fattori di rischio

Il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 aumenta anche se la glicemia è di poco superiore ai valori normali. Per questa condizione a volte si usa il termine pre-diabete oppure alterata glicemia a digiuno o ridotta tolleranza al glucosio.

La condizione di pre-diabete può precedere il diabete di tipo 2 se non sono prese misure preventive come seguire una alimentazione sana, dimagrire se si è in sovrappeso e praticare esercizio fisico regolare.

Le donne che hanno avuto il diabete durante la gravidanza hanno anche un rischio maggiore di sviluppare il diabete in età avanzata.

Diagnosi

È molto importante che il diabete di tipo 2 sia diagnosticato il più presto possibile per iniziare rapidamente una cura che eviti il progressivo peggioramento della malattia.

Se compaiono sintomi riconducibili al diabete, è consigliabile farsi visitare dal medico di famiglia prima possibile. Il medico, dopo aver valutato i sintomi, chiederà di eseguire alcune analisi del sangue e delle urine.

Nel campione di sangue vengono misurati i livelli di glucosio (glicemia) mentre nel campione di urina si verifica l’eventuale presenza del glucosio. Infatti, l'urina normalmente non contiene glucosio ma quando la glicemia è elevata (180mg/dl) lo zucchero può passare il filtro renale ed essere presente nelle urine.

I livelli di glicemia sono normalmente inferiori a 100 mg/dl dopo 8 ore di digiuno e si fa diagnosi di diabete quando, per almeno due volte, la glicemia è superiore a 126 mg/dl oppure superiore a 200 mg/dl dopo la somministrazione per bocca di una soluzione contenente glucosio (test del glucosio).

Per fare la diagnosi di diabete, può essere utilizzato anche un altro esame del sangue, noto come test dell'emoglobina glicata. Il diabete è diagnosticato se il suo valore supera 6.5%.

Emoglobina glicata

Il test dell'emoglobina glicata (HbA1c) misura i livelli medi di glicemia negli ultimi due o tre mesi e, quindi, può essere prescritto per diagnosticare il diabete o per valutare il controllo della malattia.

Alle persone con diabete, si consiglia di fare il test dell’ HbA1c almeno due volte l'anno.

Tuttavia, potrebbe essere necessario effettuarlo più frequentemente se:

  • la diagnosi di diabete è recente
  • i livelli di glicemia rimangono troppo elevati
  • la terapia è stata modificata

Il test dell’HbA1c può essere effettuato in qualsiasi momento del giorno e non richiede il digiuno. Tuttavia, in certe situazioni come la gravidanza, è meno affidabile.

Il test dell'HbA1c è utilizzato come test diagnostico per il diabete e come test di screening nelle persone ad alto rischio di diabete. Un valore di HbA1c pari o superiore a 6,5% (48mmol/mol) consente di fare diagnosi di diabete; un valore compreso tra 6-6,4% (42-47 mmol/mol) indica, invece, un alto rischio di svilupparlo.

Test di tolleranza al glucosio

Il test di tolleranza al glucosio, comunemente detto curva da carico o test da carico orale di glucosio, è normalmente prescritto dal medico alle persone che abbiano una glicemia a digiuno con valori compresi tra 110 e 125 mg/dl.

Può anche essere richiesto agli individui con condizioni che si associano al diabete:

Nelle otto ore precedenti il giorno del test, in genere, è raccomandato di non bere e non mangiare e prima dell'esame è consigliato di evitare l'assunzione di alcuni farmaci perché potrebbero influenzare i risultati.

Il test da carico orale di glucosio è eseguito in più fasi. Nella prima, è prelevato un campione di sangue per misurare la glicemia a digiuno. Successivamente, sarà chiesto di bere una soluzione contenente 75 grammi di glucosio, così come indicato dalle Linee Guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e come stabilito dalla legge n. 115 del 1978, nonché dalle raccomandazioni della International Diabetic Federation. Dopo due ore, sarà prelevato un altro campione di sangue per rilevare la glicemia.

Risultati del test

I risultati del test di tolleranza al glucosio sono riportati in milligrammi per decilitro (mg/dl) o millimoli per litro (mmol/L). I valori di glicemia nel sangue, prima e dopo la somministrazione della bevanda contenente glucosio, sono utilizzati per accertare:

Alterata glicemia a digiuno

Ridotta tolleranza al glucosio

  • glicemia, due ore dopo il carico di glucosio, superiore a 140 mg/dl e inferiore a 200 mg/dl

Se i risultati del test indicano che si ha una intolleranza glicemica, il medico potrebbe consigliare di cambiare stile di vita seguendo una dieta più sana e praticando esercizio fisico regolare. Se il cambiamento dello stile di vita non risulta sufficiente ad abbassare la glicemia, potrebbe prescrivere farmaci specifici.

Terapia

Trattamento

Il diabete non può essere guarito. Il trattamento del diabete ha lo scopo di mantenere la glicemia il più possibile nei valori normali evitando lo sviluppo di complicanze.

Se ad una persona è diagnosticato il diabete, è importante che sia indirizzata ad un centro diabetologico in cui sia presente un gruppo di professionisti (team diabetologico) coordinato da un medico diabetologo e costituito dalle diverse figure sanitarie necessarie per la cura e per i controlli specialistici: medici, infermieri, dietisti, podologi, professionisti di salute mentale (leggi la Bufala).

Le persone con diabete riceveranno le cure dal medico di medicina generale e dal team diabetologico.

Apportare modifiche dello stile di vita

Nel caso in cui sia diagnosticato il diabete di tipo 2, o vi sia il rischio di sviluppare la malattia, è importante adottare uno stile di vita adeguato ed effettuare periodicamente gli esami del sangue per controllare che i livelli di glucosio (test del glucosio) siano entro valori accettabili.

Dieta

Le persone con diabete devono seguire una dieta sana ed equilibrata, ridurre la quantità di zucchero, sale e grasso e aumentare la quantità di cibi ricchi di fibre.

Non è necessario escludere completamente gli alimenti zuccherati e ricchi di grassi dalla dieta, ma limitarne le quantità.

In linea generale, è consigliabile consumare carboidrati complessi, come la pasta, mangiare verdura e frutta seguendo le indicazioni del medico diabetologo (leggi la Bufala).

I cibi ricchi in proteine possono essere consumati, ma devono essere limitati nelle persone con problemi renali.

Si consiglia di:

  • aumentare il consumo di cibi ricchi di fibre, come il pane e i cereali integrali, i fagioli e le lenticchie, la verdura e la frutta (leggi la Bufala)
  • scegliere alimenti a basso contenuto di grassi; sostituire il burro con oli vegetali
  • preferire il latte scremato, o parzialmente scremato, e lo yogurt a basso contenuto di grassi
  • mangiare pesce e carne magra ed evitare carni lavorate, come salsicce e hamburger
  • preferire il cibo cotto alla griglia, al forno, al vapore piuttosto che fritto
  • evitare i cibi ad alto contenuto di grassi, come la maionese, le patatine fritte, le paste elaborate
  • mangiare frutta, noci senza sale ed evitare torte e biscotti

Peso

Le persone in sovrappeso o obese dovrebbero dimagrire, riducendo gradualmente l'apporto calorico e praticando attività fisica, e perdere il 5-10% del peso complessivo nel corso di un anno è un obiettivo iniziale.

L'obiettivo, è continuare a perdere peso fino a raggiungere, e mantenere, un indice di massa corporea IMC di 18.5-24.9kg/m².

Con un IMC di 30 kg/m² o superiore, per perdere peso è necessario un programma strutturato che dovrebbe far parte di una strategia più ampia mirata al cambiamento dello stile di vita.

In questo caso è opportuno consultare un dietista, o un operatore sanitario, che abbia le stesse competenze, per avere una consulenza personale sulla dieta da seguire e l'attività fisica da praticare.

Esercizio fisico regolare

Essere fisicamente attivi è molto importante per la prevenzione o la gestione del diabete di tipo 2.

Per gli adulti di età compresa tra i 19 e i 64 anni, dopo aver consultato il medico curante, si raccomanda:

  • attività aerobica di moderata intensità, come la bicicletta o la camminata veloce, per 150 minuti (2 ore e 30 minuti) a settimana
  • attività di potenziamento muscolare, per due o più giorni a settimana, che metta in funzione tutti i principali gruppi muscolari: gambe, fianchi, schiena, pancia, petto, spalle e braccia

In alternativa, dopo parere positivo del medico curante, si potrebbe praticare:

  • attività aerobica di vigorosa intensità, come la corsa o una partita a tennis, per 75 (1 ora e 15 minuti) minuti a settimana
  • attività di potenziamento muscolare, per due o più giorni a settimana, che metta in funzione tutti i principali gruppi muscolari

Inoltre, si raccomanda di ridurre la quantità di tempo trascorso a guardare la televisione o seduti davanti al computer. Per iniziare a praticare una regolare attività fisica è consigliata una passeggiata al giorno.

Le persone in sovrappeso o obese dovrebbero aumentare la quantità di esercizio fisico giornaliera per dimagrire più in fretta e mantenere la perdita di peso.

Il medico di famiglia e i professionisti del centro diabetologico potrebbero dare maggiori informazioni e consigli per perdere peso e diventare più attivi fisicamente.

Nel caso in cui non sia possibile praticare buoni livelli di attività fisica è possibile eseguire piccoli esercizi che saranno benefici per la salute e potranno rappresentare la base per futuri miglioramenti.

Farmaci per il diabete di tipo 2

Nei casi in cui il cambiamento dello stile di vita non sia sufficiente, potrebbe essere necessario prendere dei farmaci per controllare la glicemia (leggi la Bufala).

Inizialmente sono prescritti medicinali sotto forma di compresse che possono essere anche combinati tra loro. La terapia può anche includere l'insulina o un altro farmaco da iniettare.

Metformina

La metformina agisce riducendo la quantità di glucosio che il fegato rilascia nel flusso sanguigno e rende anche le cellule del corpo più sensibili all'azione dell'insulina.

Di solito la metformina è il primo farmaco usato ed è indicato anche negli adulti con un alto rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 (cioè nelle persone che presentano un'alterata tolleranza al glucosio) nei casi in cui non siano sufficienti le modifiche dello stile di vita.

Anche in caso di sovrappeso può essere prescritta la metformina in quanto a differenza di altri medicinali usati per il trattamento del diabete di tipo 2 non provoca un aumento del peso corporeo.

A volte la metformina, può causare lievi effetti indesiderati (effetti collaterali) come, ad esempio, nausea e diarrea e potrebbe essere controindicata in caso di danni al rene che ne riducono la funzionalità.

Sulfoniluree

Le sulfoniluree aumentano la quantità di insulina prodotta dal pancreas.

Questi farmaci comprendono: glibenclamide, gliclazide, glimepiride, glipizide, gliquidone e possono essere prescritti in alternativa alla metformina o se non si è in sovrappeso. Si può prescrivere una sulfonilurea in associazione alla metformina quando quest'ultima, da sola, non sia in grado di controllare la glicemia.

Le sulfoniluree possono aumentare il rischio di ipoglicemia (bassi livelli di glucosio nel sangue) perché aumentano la quantità di insulina nel corpo. A volte, possono causare effetti collaterali quali l'aumento di peso, nausea e diarrea.

Pioglitazone

Il pioglitazone è un farmaco di tipo tiazolidinedione che rende le cellule del corpo più sensibili all'azione dell'insulina aumentando il trasporto del glucosio dal sangue nelle cellule. Di solito questo farmaco, è usato in associazione con la metformina, con una sulfonilurea o con entrambi. Il pioglitazone può causare aumento di peso corporeo e gonfiore alle caviglie e non è consigliabile nelle persone che soffrono di insufficienza cardiaca o hanno un alto rischio di frattura ossea.

Gliptine

Le gliptine funzionano impedendo la frammentazione (metabolizzazione) del GLP-1, un ormone che stimola la produzione di insulina in risposta ad elevati livelli di glicemia. Il GLP-1 (glucagon-like peptide 1) è rapidamente metabolizzato rendendo molto breve il suo effetto.

Le gliptine (linagliptin, saxagliptin, sitagliptin e vildagliptin) sono in grado di controllare la glicemia senza il rischio di abbassarla troppo (ipoglicemia).

Un farmaco della famiglia delle gliptine può essere prescritto laddove siano controindicate le sulfoniluree o i glitazoni, o in loro associazione. Le gliptine non producono un aumento del peso corporeo.

Agonisti di GLP-1

Gli agonisti di GLP-1 agiscono in modo simile a quello dell'ormone GLP-1. Sono farmaci somministrati con una iniezione e promuovono la produzione di insulina in risposta ad alti livelli di glucosio nel sangue abbassando la glicemia senza provocare episodi di ipoglicemia.

Inibitori SGLT2

Gli inibitori SGLT2 (sodium-glucose cotransporter 2) sono stati introdotti di recente come cura del diabete di tipo 2 e il loro meccanismo di azione consiste nell'aumentare l’eliminazione del glucosio con le urine. Questi farmaci possono essere utilizzati quando la metformina e le gliptine non siano adatti.

Sono disponibili tre inibitori SGLT2: dapagliflozin; canagliflozin e empagliflozin.

Questi farmaci sono somministrati sotto forma di una compressa da prendere una volta al giorno. Il principale effetto collaterale consiste in un maggiore rischio di infezioni del tratto genitale e urinario.

Il centro diabetologico di riferimento potrà fornire ulteriori informazioni su questo nuovo tipo di trattamento per il diabete di tipo 2.

Nateglinide e Repaglinide

La nateglinide e la repaglinide stimolano il rilascio di insulina dal pancreas nel sangue. I loro effetti non durano molto a lungo ma sono efficaci quando assunti appena prima di mangiare per cui spesso sono utilizzate quando si consumano pasti a orari irregolari.

La nateglinide e repaglinide possono causare effetti indesiderati, come l'aumento di peso e l'ipoglicemia.

Arcabose

Acarbose aiuta a prevenire alti livelli di glucosio nel sangue dopo aver mangiato un pasto, rallentando la velocità alla quale il sistema digestivo libera il glucosio dai carboidrati.

L'acarbosio spesso non viene usato per trattare il diabete di tipo 2, perché, di solito, provoca effetti collaterali quali, ad esempio, gonfiore e diarrea. Tuttavia, questo farmaco può essere prescritto, quando non sia possibile prendere altri tipi di medicinali.

Insulina

Nel caso in cui i farmaci ipoglicemizzanti non risultino efficaci nel controllare i livelli di glucosio nel sangue, potrebbe essere necessario aggiungere insulina al trattamento del diabete di tipo 2.

Sono disponibili diversi tipi di insulina che differiscono per la durata d'azione: alcune insuline hanno un effetto di 24 ore (insulina a lunga durata d'azione), altre otto ore (insulin a breve durata d'azione) e alcune hanno un effetto rapido (insulina ad azione rapida).

Il trattamento del diabete di tipo 2 può includere una combinazione di queste diversi tipi di insulina.

L'insulina deve essere somministrata con iniezioni: se fosse preparata sotto forma di compresse, verrebbe neutralizzata nello stomaco e non sarebbe in grado di entrare nel sangue.

All'inizio della terapia con l’insulina, il team diabetologico insegnerà alla persona con diabete come e quando fare le iniezioni in maniera autonoma. Inoltre, spiegherà come conservare l'insulina e smaltire l'ago in maniera corretta. Queste informazioni possono essere comunicate anche ad amici o parenti in modo da poter avere il loro supporto in condizioni di necessità.

Le iniezioni di insulina, di solito, sono somministrate con una penna munita di ago, anche conosciuta come penna per insulina, o con un microinfusore o con una siringa. La maggior parte delle persone in terapia con insulina hanno bisogno di più iniezioni al giorno: da due a quattro.

Trattamento dell'ipoglicemia

Le persone con diabete di tipo 2 in terapia con l'insulina, o con farmaci sotto forma di compresse, possono andare incontro a episodi di ipoglicemia. Se l'ipoglicemia è di lieve entità, si avverte una sensazione di barcollamento, debolezza e fame che, di solito, possono essere risolti mangiando o bevendo qualcosa di zuccherino.

Quando si verifica una crisi ipoglicemica è necessario mangiare o bere un carboidrato semplice che rilascia velocemente il proprio contenuto di glucosio come, ad esempio, una bevanda zuccherata o uno zuccherino e, a seguire, un carboidrato complesso che rilascia più lentamente il proprio contenuto di glucosio, come una barretta di cereali, un panino, un po’ di frutta o del latte.

Nella maggior parte dei casi, queste misure sono sufficienti ad alzare la glicemia a livelli normali, anche se potrebbero essere necessarie alcune ore.

Nel caso si sviluppi una grave ipoglicemia potrebbe verificarsi uno stato di confusione e sonnolenza fino alla perdita di coscienza. In questo caso, sarà necessaria una iniezione intramuscolo, o endovenosa, di glucagone, un ormone che aumenta i livelli di glucosio nel sangue. Lo specialista del centro diabetologico potrà consigliare come evitare una crisi ipoglicemica e cosa fare nel caso si verifichi.

Altre terapie

Le persone con diabete di tipo 2, sono esposte a un rischio maggiore di sviluppare malattie cardiache, ictus e malattie renali. Per questo motivo, è importante curare una eventuale ipertensione arteriosa con farmaci anti-ipertensivi; utilizzare le statine per ridurre livelli elevati di colesterolo; prendere basse dosi di aspirina per prevenire l’ictus; utilizzare farmaci che inibiscano l’enzima di conversione dell'angiotensina (ACE-inibitori) se sono presenti i primi segni di nefropatia diabetica, identificabile dalla presenza di piccole quantità di albumina nelle urine, che, se curata nelle fasi iniziali, può essere reversibile.

Controllo della glicemia

Il medico di famiglia o lo specialista del team diabetologico richiedono la misurazione della glicemia presso un laboratorio di analisi ogni due-sei mesi per valutare l’andamento della malattia e l’efficacia delle cure. Oltre la glicemia, è anche richiesta, almeno due volte l'anno, la misurazione dei livelli di emoglobina glicata (HbA1c), utilizzata per verificare i livelli medi di glucosio nel sangue nel corso degli ultimi due o tre mesi.

L'HbA1c è una forma di emoglobina (proteina che trasporta l'ossigeno nei globuli rossi) in stretta relazione con il glucosio presente nel sangue. Un valore alto di HbA1c significa che i livelli di glicemia negli ultimi due-tre mesi sono stati elevati e che il piano di cura del diabete deve essere probabilmente modificato. Il valore di HbA1c considerato come obiettivo da raggiungere con la cura, è inferiore a 7% (o 53mmol /mol). Per alcune persone con diabete, però, può essere prefissato un valore del 6,5% (48mmol / mol).

Il monitoraggio della glicemia a casa

Oltre a controllare la glicemia in un laboratorio analisi ogni due-sei mesi, come indicato dal piano di cura, i medici potrebbero chiedere di misurare i livelli di glucosio (test del glucosio) nel sangue anche a casa utilizzando un misuratore di glicemia. Tale controllo è utile per conoscere le variazioni dei valori della glicemia nel corso della giornata e per registrarli in modo da controllare l’efficacia della cura o la comparsa di eventuali iperglicemie o ipoglicemie.

La glicemia è influenzata da tanti fattori quali l'esercizio fisico, lo stress, il consumo di alcol, l'assunzione di altri farmaci e, per le donne, i cambiamenti ormonali durante il ciclo mestruale. Un controllo della glicemia più frequente, quindi, diventa molto importante.

Il misuratore di glicemia (glucometro) è un piccolo dispositivo in grado di leggere le strisce reattive su cui è stata depositata una goccia di sangue ottenuta, in genere, dalla puntura di un polpastrello. Se si utilizza questo metodo di controllo della glicemia, la persona con diabete dovrebbe essere informata sulla modalità di utilizzo del misuratore di glucosio e su cosa fare in caso di iperglicemia o ipoglicemia.

I glucometri, generalmente, sono forniti gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale alle persone con diabete. Il numero di strisce reattive e di pungidito (piccoli strumenti per effettuare la puntura sul polpastrello) erogabili gratuitamente, invece, è inserito nel piano terapeutico stilato dal medico diabetologo e associato all'esenzione dal pagamento del ticket sanitario. Il medico di famiglia o il personale del centro diabetologico costituiranno un punto di riferimento per tutte le necessarie informazioni.

I livelli di glucosio nel sangue sono, normalmente, inferiori a 100 mg/dl prima dei pasti (glicemia preprandiale) e inferiori a 140 mg/dl due ore dopo i pasti (glicemia postprandiale).

Questo tipo di controllo è indispensabile per le persone con diabete di tipo 2 in terapia con l'insulina, mentre è utile, ma non indispensabile, nelle persone curate con medicinali per bocca o con la dieta, alle quali si suggerisce di effettuare controlli a scacchiera (giornalieri, settimanali o mensili). Affinché la verifica dei valori di glicemia sia eseguita in maniera corretta, è importante che le persone con diabete siano adeguatamente istruite.

Complicazioni

Se il diabete non è curato, può causare importanti complicanze a carico di cuore, vasi sanguigni, reni, occhio e nervi. Per questo motivo sono effettuati periodicamente dei controlli di questi organi.

Malattie cardiache e ictus

Le persone con diabete hanno una probabilità cinque volte maggiore di sviluppare la malattia coronarica o di avere un ictus rispetto alle persone sane.

Se la cura della glicemia non è adeguata, la probabilità di sviluppare un restringimento dei vasi arteriosi (aterosclerosi) è aumentata. Come conseguenza, potrebbe determinarsi una scarsa irrorazione di sangue al cuore e potrebbe verificarsi una angina (un sordo, pesante o stretto dolore al petto) un infarto, oppure, se la diminuzione del flusso sanguigno riguarda il cervello, un ictus.

Per controllare il cuore e i vasi sanguigni è consigliato un elettrocardiogramma e il controllo della pressione arteriosa una volta l'anno.

Danno ai nervi

Alti livelli di glicemia possono danneggiare direttamente i nervi o i piccoli vasi sanguigni causando danni al sistema nervoso periferico (neuropatia periferica). I sintomi sono costituiti da formicolio, dolore bruciante e/o intorpidimento che si diffonde dalle dita dei piedi verso il tronco, fino ad arrivare all'insorgenza di ulcere ai piedi.

Se sono colpiti i nervi dell'apparato gastrointestinale si può verificare nausea, vomito, diarrea o costipazione.

Retinopatia diabetica

Per quanto riguarda l'occhio, nel diabete esiste il rischio che si verifichi un danno della retina definito retinopatia diabetica che, se non curato, può portare alla perdita della vista.

La retina è il tessuto presente nella parte posteriore dell'occhio e rappresenta l'organo responsabile della vista. I vasi sanguigni che irrorano la retina possono essere danneggiati da elevati livelli di glicemia, come gli altri vasi sanguigni del corpo, e causarne una importante sofferenza.

È, quindi, necessario effettuare controlli oculari ogni due anni o più spesso nel caso in cui vengano rilevati danni alla retina. Quando si verifica un danno significativo, è necessario rivolgersi ad un medico specializzato nel trattamento di malattie dell'occhio (oftalmologo). In caso di danni rilevanti si ricorre alla terapia con farmaci iniettati nell'occhio o al trattamento laser.

Malattie renali

Nelle persone con diabete di tipo 2 si può manifestare una riduzione della funzione del rene che di solito si associa a un aumento della pressione arteriosa. La cura consiste nel tenere sotto controllo i livelli di glicemia e nell'uso di farmaci che abbassino la pressione arteriosa.
In rari casi, si può manifestare insufficienza renale che deve essere trattata con la dialisi o con il trapianto di rene.

Per questi motivi la funzione del rene deve essere controllata annualmente mediante la valutazione della quantità di albumina nelle urine.

Problemi ai piedi

Il controllo regolare del piede è un elemento importante per evitare una complicanza molto pericolosa che porta all'amputazione. I danni a vasi sanguigni e nervi causati dal diabete si evidenziano a livello del piede con la comparsa di piccole lesioni che devono essere precocemente diagnosticate e trattate. Nelle fasi iniziali tali lesioni hanno la forma di tagli o abrasioni, non sono facilmente visibili se non vengono cercate e possono causare gravi infezioni e trasformarsi in ulcere.

Le persone con diabete, quindi, devono controllare i piedi ogni giorno e tenere sotto controllo eventuali ferite e tagli che non guariscono o la presenza di gonfiore o di zone arrossate e segnalarle al medico.

Tutte le persone con diabete devono essere sottoposte a un esame completo del piede almeno una volta l’anno.

Disfunzione sessuale

Negli uomini con diabete, in particolare quelli che fumano, il danno ai nervi e ai vasi sanguigni può causare problemi di erezione che possono essere curati con farmaci specifici, oltre che con il controllo della glicemia.

Le donne con diabete possono presentare:

  • desiderio sessuale diminuito (perdita della libido)
  • ridotto piacere sessuale
  • secchezza vaginale
  • dolore durante i rapporti sessuali

Se si verifica una ridotta lubrificazione vaginale, o il rapporto sessuale è doloroso, è possibile utilizzare un lubrificante vaginale o un gel a base di acqua.

Aborto spontaneo e nati morti

Le donne in gravidanza con diabete di tipo 2 hanno un rischio aumentato di aborto spontaneo, nati morti o nati con malformazioni congenite. Tale rischio è stato messo in relazione con i livelli di glicemia sin dal momento del concepimento. Per questo motivo, è importante che seguano un programma specifico prima della gravidanza in modo da arrivare al concepimento con il miglior controllo possibile della glicemia. Durante la gravidanza devono essere seguite da un team specializzato che includa il medico ginecologo.

Vivere con

È importante che le persone con diabete di tipo 2 si prendano cura della propria salute e del proprio benessere con il sostegno degli esperti coinvolti nella terapia: il medico di famiglia, lo specialista e il personale del centro diabetologico.

Prendersi cura della propria salute, infatti, renderà più facile curare il diabete e ridurrà il rischio di sviluppare le complicanze associate alla malattia.

È quindi consigliabile:

  • il mantenimento di una buona salute fisica e mentale
  • prevenire eventuali malattie ed evitare anche piccoli incidenti
  • trattare con cura sia disturbi di lieve entità che problemi di salute a lungo termine (cronici)

Il team diabetologico

Il diabete di tipo 2 è una malattia cronica che richiede contatti regolari tra la persona con diabete, il medico di famiglia e il team diabetologico per concordare i controlli periodici, la terapia e gestire le eventuali problematiche legate al diabete che dovessero manifestarsi. Il team diabetologico è coordinato da un medico diabetologo e comprende medici, infermieri, dietisti, podologi, professionisti di salute mentale, in grado di rispondere alle esigenze della cura di una malattia cronica così complessa. Dovranno essere programmati controlli regolari degli occhi, dei piedi e dei nervi ed effettuare, almeno due volte l'anno, la misurazione dell'emoglobina glicata che fornisce un'indicazione sui livelli medi di glicemia negli ultimi due o tre mesi.

Stili di vita

Le persone con diabete devono seguire una dieta sana, varia ed equilibrata, ridurre la quantità di grassi, sale e zucchero nella preparazione dei cibi, aumentare il consumo di cibi ricchi di fibre.

In linea generale è consigliabile preferire i carboidrati complessi, come la pasta, verdura in abbondanza e frutta secondo le indicazioni del diabetologo.

Seguendo una alimentazione ben equilibrata è possibile raggiungere un buon livello di salute e mantenere un peso ottimale.

Attività fisica regolare

L'attività fisica abbassa i livelli di glicemia. Per questo è molto importante che una persona con diabete, dopo essersi consultata con il medico curante, pratichi un esercizio fisico regolare comprendente almeno 150 minuti (2 ore e 30 minuti) ogni settimana di attività aerobica di moderata intensità, come la bicicletta o la camminata veloce.

Nel caso in cui la persona con diabete desideri iniziare una attività fisica specifica, deve avvertire il proprio medico di famiglia o il team diabetologico perché potrebbe essere necessario modificare la terapia o la dieta per mantenere la glicemia costante.

Non fumare

Le persone con diabete hanno un maggiore rischio di sviluppare una malattia cardiovascolare, come infarto o ictus, e il fumo aumenta tale probabilità.

Per smettere di fumare, il medico di famiglia o appositi Centri antifumo, potranno fornire consulenza, assistenza e un trattamento specifico per aiutare a smettere di fumare.

Limitare l'assunzione di alcol

La persona con diabete può bere alcolici limitandosi alla quantità giornaliera raccomandata ma non deve consumarli a stomaco vuoto. In base alla quantità di bevande alcoliche assunte, l'alcol può aumentare o diminuire i livelli di glucosio nel sangue dando così luogo a stati di iperglicemia o di ipoglicemia. Bere alcol può anche influenzare l'efficacia della terapia con l'insulina o il dosaggio della glicemia.

Sia per gli uomini che per le donne si consiglia di non bere regolarmente più di 14 unità di alcol a settimana. L'unità alcolica (UA) corrisponde a 12 grammi di etanolo, quantità approssimativamente contenuta in una lattina di birra da 330 millilitri, in un bicchiere di vino da 125 millilitri o in un bicchierino di liquore da 40 millilitri, alle gradazioni tipiche di queste bevande.

Vaccinazioni

Le persone affette da malattie croniche, come il diabete di tipo 2, dovrebbero vaccinarsi contro l'influenza ogni autunno. È raccomandata anche la vaccinazione contro il pneumococco, come protezione dalla polmonite pneumococcica.

Cura dei piedi

Le persone con diabete hanno un rischio maggiore di sviluppare problemi ai piedi, come le ulcere e le infezioni di piccoli tagli ed escoriazioni. Questo accade perché il diabete provoca una alterata circolazione del sangue e danni ai nervi periferici. La persona con diabete, quindi, deve controllare regolarmente i piedi per vedere se siano presenti tagli, vesciche o escoriazioni. Se i nervi nei piedi sono danneggiati, infatti, può succedere di non sentire il dolore o il fastidio provocato dalle lesioni.

È necessario mantenere corte le unghie, lavare i piedi ogni giorno con acqua tiepida, indossare scarpe che si adattino correttamente ai piedi e consultare gli esperti della cura del piede (podologo o anche pedicure) regolarmente, in modo che eventuali problemi possano essere rilevati per tempo.

Deve essere consultato subito il medico di famiglia o lo specialista, se si nota una lesione al piede che non inizia a guarire nel giro di pochi giorni.

Controlli della vista

È necessario effettuare un controllo periodico degli occhi per verificare l'eventuale presenza di un danno alla retina definito retinopatia diabetica, una condizione che, se non trattata, può portare alla perdita della vista. La retina è il tessuto presente nella parte posteriore dell'occhio e rappresenta l'organo responsabile della visione. I vasi sanguigni che irrorano la retina possono essere danneggiati da elevati livelli di glicemia, come gli altri vasi sanguigni del corpo, causando così una importante sofferenza di questo organo.

È quindi, previsto che i pazienti con diabete di tipo 2 vengano sottoposti a una visita oculistica, che comprende l'esame del fondo oculare almeno una volta ogni due anni o più spesso, nel caso in cui vengano rilevati danni alla retina.

Gravidanza

Le donne con diabete in gravidanza hanno un rischio aumentato di aborto spontaneo, di nati morti e di malformazioni congenite. Tali rischi sono messi in relazione con i livelli di glicemia sin dal momento del concepimento. Per questo motivo è importante che seguano un programma specifico prima della gravidanza in modo da arrivare al concepimento con il miglior controllo metabolico possibile. Durante la gravidanza le donne con diabete devono essere seguite da un team specializzato che includa il medico ginecologo.

Inoltre, alcune donne non diabetiche possono avere un aumento dei livelli di glicemia durante la gravidanza. Questa condizione è definita diabete gestazionale e colpisce fino al 18% delle donne in gravidanza (leggi la Bufala).

È molto importante un controllo ottimale della glicemia per cui può essere necessario modificare lo schema della cura. Si raccomanda l'assunzione di acido folico in fase di programmazione e durante la gravidanza per ridurre il rischio di problemi al midollo spinale del feto.
Inoltre, è necessario eseguire controlli periodici degli occhi e della funzione renale e cardiaca. Può essere richiesto anche un controllo della funzione tiroidea.

Parlare con gli altri

Molte persone trovano utile parlare con altre persone con la stessa malattia. Le associazioni di pazienti forniscono supporto e sostegno e rappresentano un punto di riferimento anche per i familiari delle persone con diabete.

Prestazioni sanitarie

Le persone in cura con i farmaci hanno diritto a esenzioni dal pagamento del ticket sanitario per le prestazioni relative al diabete e in relazione al proprio stato di salute.

Regole in caso di malattie

Se una persona con diabete si ammala di infezioni virali o batteriche (ad esempio l'influenza o la polmonite) ed è in terapia con l'insulina dovrebbe aver ricevuto, dal personale del centro diabetologico presso cui è in cura, tutte le informazioni sui comportamenti da seguire.

Le indicazioni sono specifiche per ogni singolo caso ma ve ne sono alcune a carattere più generale da conoscere:

  • continuare a prendere l'insulina. È molto importante non interrompere la cura; il piano terapeutico personale dovrebbe indicare la necessità, o meno, di aumentare temporaneamente la dose
  • controllare la glicemia più spesso del solito. È consigliabile farlo almeno quattro volte al giorno
  • mantenersi ben idratati bevendo molti liquidi che non contengano zucchero
  • continuare a mangiare in maniera regolare - mangiare cibi solidi o liquidi come il latte, le zuppe e lo yogurt
  • controllare i livelli di chetoni, se la glicemia è alta

È opportuno chiedere consiglio al team diabetologico o al medico di famiglia se i livelli di glucosio nel sangue o di chetoni rimangono alti dopo l'assunzione di insulina. In particolare se:

  • si hanno dubbi su eventuali modifiche alla terapia
  • si manifestano i segni della chetoacidosi diabetica
  • sono presenti altre preoccupazioni

Prossimo aggiornamento: 06 Febbraio 2022

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