Introduzione

Meteorismo

Il termine meteorismo è usato per indicare l'eccessiva presenza di gas nel tratto gastrointestinale. Si manifesta con gonfiore addominale, un disturbo molto diffuso nella popolazione di tutte le età. Si tratta di una fastidiosa sensazione di pienezza e tensione, estesa a tutto l’addome o circoscritta a una parte di esso, a volte associata ad un aumento visibile della circonferenza addominale.

Il gonfiore può essere accompagnato da dolore e crampi addominali, in forma lieve o intensa, eruttazione e flatulenza.

La produzione di gas nel tratto gastrointestinale è il naturale risultato del processo di digestione. È, quindi, un fenomeno del tutto normale. Il gas deriva principalmente dall'ingestione di aria, durante la deglutizione di cibi e bevande, e dalla fermentazione di alcuni alimenti da parte dei “batteri buoni “ (flora batterica intestinale) presenti nell'intestino.

In condizioni di normalità, la maggior parte del gas è assorbita dalle pareti intestinali e messa in circolo nel sangue, per poi essere eliminata con la respirazione. L’eventuale gas in eccesso è espulso dalla bocca, con l'eruttazione, o attraverso l'ano.

I problemi di meteorismo e gonfiore addominale sorgono quando, per diversi motivi, il gas rimane intrappolato o non si muove correttamente lungo il tratto gastrointestinale, superando le normali quantità o quelle tollerate da ognuno.

In genere, la sovrapproduzione di gas dipende dal tipo di alimenti consumati o da abitudini alimentari sbagliate. Semplici variazioni nella dieta e l'adozione di uno stile di vita corretto, normalmente consentono di tenere i disturbi sotto controllo. A volte, invece, il meteorismo è indice della presenza di un problema di salute, anche serio, sul quale è necessario indagare e intervenire con una cura adeguata.

Sintomi

Il meteorismo si manifesta con gonfiore addominale, a volte accompagnato da uno o più dei seguenti disturbi (sintomi):

  • dolori, crampi o spasmi addominali
  • eccessiva emissione di gas dalla bocca (eruttazione) o dall’ano (flatulenza)
  • aumento visibile della circonferenza dell’addome (distensione addominale)

Le modalità con cui i disturbi si manifestano sono estremamente varie. Possono presentarsi da soli o associati tra di loro, con una frequenza e un’intensità legate alle caratteristiche delle singole persone e alla loro sensibilità al gas.

Diversi studi dimostrano che anche quantità normali di gas possono provocare fastidio e disturbi addominali nelle persone che presentano una sensibilità al dolore e ai movimenti intestinali superiore alla media. È il caso, ad esempio, di chi soffre di ansia o della sindrome dell'intestino irritabile.

Quando rivolgersi al medico

In condizioni di buona salute generale, il gonfiore addominale e gli altri disturbi legati alla produzione di gas, per quanto fastidiosi e imbarazzanti, non devono destare preoccupazione. La loro presenza è segno di una normale attività intestinale e non richiede una valutazione medica.

Qualora i disturbi dovessero diventare persistenti o intollerabili, interferendo sulla qualità della vita quotidiana, il medico di famiglia potrà suggerire gli accorgimenti necessari per ridurne la comparsa, o, se opportuno, indirizzare verso uno specialista gastroenterologo.

Normalmente, è sufficiente la correzione delle abitudini alimentari e dello stile di vita per ottenere buoni risultati.

La consultazione del medico è di fondamentale importanza nel caso in cui i disturbi dovessero essere accompagnati da:

Questi disturbi (sintomi) possono indicare la presenza di un problema di salute, che richiede ulteriori approfondimenti.

È, invece, indispensabile recarsi al pronto soccorso più vicino in caso di dolore toracico o dolore addominale prolungati, in quanto potrebbe rendersi necessario un intervento medico immediato.

Cause

Il meteorismo può avere molteplici cause. Nella maggioranza dei casi ha origine da fattori legati all'alimentazione, ma, se associato ad altri segni e disturbi (sintomi), può essere il segnale d'’allarme di alcune malattie gastrointestinali o di altre malattie di diversa gravità.

L'accumulo di gas nella parte superiore dell'addome può dipendere da un'eccessiva ingestione di aria (a volte causata da particolari stati emotivi), da eccessi alimentari, dal fumo o dall'abitudine di masticare gomme. La sovrapproduzione di gas nella parte inferiore dell’addome può essere dovuta all'assunzione di cibi che contengono gas o ne favoriscono la formazione, all'incapacità di digerire completamente alcuni alimenti o ad un alterato equilibrio dei batteri che normalmente sono presenti nel tratto di intestino denominato “colon”.

Alimenti che producono gas

Gli alimenti che inducono la formazione di gas in una persona non provocano necessariamente lo stesso effetto in un'altra. Tuttavia, alcuni cibi producono gas, in tutti indistintamente, per la loro stessa composizione. Si tratta degli alimenti contenenti alcune classi di carboidrati, come fibre insolubili o alcuni tipi di zuccheri (oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli fermentabili), che non vengono facilmente assorbiti nell'intestino tenue e passano quasi intatti (indigeriti) nell'intestino crasso (colon). Una volta entrati nel colon sono soggetti alla fermentazione da parte della flora batterica intestinale, che li decompone producendo gas.

Gli alimenti che, in alcuni casi, risultano i principali responsabili della produzione di gas sono:

Altri fattori legati all'alimentazione

L'accumulo di gas può dipendere anche da:

  • bevande gassate, la birra ad esempio può aumentare il volume di gas dello stomaco perché è resa effervescente con l'aggiunta di anidride carbonica
  • alcune abitudini alimentari, consumare i pasti frettolosamente, bere attraverso una cannuccia, masticare gomme, succhiare caramelle e parlare mentre si mangia, aumentano la quantità di aria ingerita
  • integratori di fibre, alcuni integratori a base di psillio e crusca integrale, usati per combattere la stipsi, possono contribuire alla produzione di gas intestinale
  • dolcificanti artificiali, il sorbitolo, il mannitolo e lo xilitolo (polioli fermentabili), contenuti in cibi e bevande dietetiche, possono provocare la formazione di gas in eccesso nel colon

Condizioni mediche

I problemi di gonfiore addominale e meteorismo possono dipendere da numerose condizioni mediche, di diversa gravità, tra cui:

  • malattie infiammatorie croniche intestinali, un eccesso di gas può essere presente nelle malattie infiammatorie croniche dell'intestino, come la colite ulcerosa e la malattia di Crohn
  • sindrome dell’intestino irritabile, le alterazioni della mobilità intestinale e l’eccessiva sensibilità (ipersensibilità) dell’intestino, tipiche di questa condizione medica, possono provocare crampi e gonfiore addominale anche al passaggio di minime quantità di gas
  • eccessiva crescita dei batteri intestinali o alterazioni dell’equilibrio fra i diversi tipi (disbiosi intestinale), l'alterazione della flora batterica intestinale, in termini di numero o tipo di batteri che normalmente colonizzano l’intestino, può causare la sovrapproduzione di gas, diarrea e perdita di peso. Le principali cause di squilibrio della flora intestinale sono: uso frequente o eccessivo di antibiotici, infezioni intestinali e stress prolungato
  • intolleranze alimentari, la produzione eccessiva di gas può dipendere dall'incapacità di digerire e assorbire alcuni alimenti, come lo zucchero contenuto nel latte e nei latticini (lattosio) o proteine come il glutine, presente nel grano, nell'orzo e nella segale
  • stitichezza (costipazione, stipsi), la difficoltà ad evacuare l’intestino può impedire l'eliminazione di gas dall'ano. Inoltre, aumentando il tempo di ristagno delle feci all'interno dell'intestino, aumenta la fermentazione batterica dei residui alimentari con conseguente sovrapproduzione di gas
  • ostruzione intestinale, il gonfiore addominale si manifesta bruscamente ed è associato a disturbi (sintomi) quali impossibilità ad emettere aria e/o feci, nausea e vomito. In presenza di questi disturbi è necessario rivolgersi subito al medico curante e , se non disponibile, al pronto soccorso
  • ileo, il gonfiore è secondario ad una ridotta attività propulsiva dell’intestino che può dipendere da varie cause quali:
    • alterazioni degli elettroliti nel sangue (riduzione della concentrazione di potassio, aumento della concentrazione di calcio nel sangue)
    • interventi chirurgici addominali
    • diabete
    • ridotto funzionamento della ghiandola tiroide (ipotiroidismo)
    • uso di farmaci (oppiacei)
    • malattie già accertate (diagnosticate) e per le quali si è sotto controllo medico

Diagnosi

Per accertare (diagnosticare) le cause del gonfiore addominale, di solito il medico di famiglia si informa sullo stato di salute della persona nel tempo (storia medica) ponendo domande su:

  • abitudini alimentari
  • eventuali farmaci assunti
  • malattie presenti e passate
  • tipo di disturbi (sintomi) presenti

La compilazione di un diario alimentare, in cui scrivere ogni giorno la composizione dei pasti e l’eventuale comparsa dei disturbi (sintomi), potrebbe aiutare il medico a capire se il gonfiore dipende dall'assunzione di alcuni alimenti oppure da una maggiore sensibilità dell'intestino al gas.

Dopo aver raccolto le informazioni sullo stato di salute e sulle abitudini alimentari, in genere il medico esegue la visita (esame obiettivo), palpa l'addome con le mani e ascolta con uno stetoscopio i movimenti dell'intestino. L'esame fisico permette al medico di verificare l'eventuale presenza di dolore, sensibilità e tensione e di controllare il funzionamento del tratto gastrointestinale.

Se il medico sospetta la presenza di una malattia associata al meteorismo prescrive ulteriori accertamenti ed eventualmente una visita gastroenterologica. In caso contrario, fornisce consigli sulle scelte e le abitudini alimentari che contribuiranno al miglioramento dei disturbi (sintomi).

Terapia

Se il meteorismo dipende da un altro problema di salute, è necessario curare la malattia che ne è causa. In assenza di malattie associate, il meteorismo è combattuto correggendo le abitudini alimentari e lo stile di vita e/o con rimedi naturali o farmacologici.

Non esiste una soluzione unica, valida per tutti. Molto dipende dalla risposta di ognuno alle variazioni introdotte nella dieta e ai rimedi utilizzati ma, con gli opportuni aggiustamenti, è possibile individuare la strategia più adatta per eliminare i disturbi o, quantomeno, contenerli.

Consigli alimentari

Le modifiche della dieta possono contribuire alla riduzione delle quantità di gas prodotto o all'eliminazione di quello in eccesso agevolandone il passaggio nel tratto gastrointestinale.

La compilazione di un diario giornaliero in cui annotare gli alimenti e le bevande consumate e gli eventuali disturbi (sintomi) associati alla loro assunzione, aiuterà a capire quali variazioni apportare alla dieta, quali alimenti eliminare e quali consumare in quantità ridotte:

  • riduzione della quantità o della frequenza di consumo degli alimenti più ricchi di fibre insolubili, come:
    • fagioli e legumi in genere
    • cipolle
    • broccoli
    • cavoletti di Bruxelles
    • cavoli
    • cavolfiore
    • carciofi
    • asparagi
    • pere
    • mele
    • pesche
    • prugne
    • farina integrale
    • segale
  • riduzione del consumo di alcuni alimenti contenenti alcuni zuccheri (oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli fermentabili) come:
    • latte e latticini, ridurre il consumo di latte e dei suoi derivati a maggior contenuto di lattosio, come il formaggio fresco e il gelato, può contribuire ad alleviare i disturbi (sintomi) specialmente nei soggetti con intolleranza al lattosio (zucchero contenuto nel latte). In questi casi, si possono mangiare prodotti senza lattosio (delattosati) o addizionati con un particolare enzima, la lattasi, che ne facilita la digestione
    • dolcificanti artificiali, è necessario eliminare o ridurre i dolcificanti artificiali e i prodotti che li contengono, come le gomme da masticare e le bevande o gli alimenti dietetici senza zucchero
  • riduzione del consumo di alimenti o bevande che possono rallentare il processo digestivo come: 
    • cibi fritti o ad alto contenuto di grassi, il grasso presente negli alimenti rallenta la digestione ed aumenta la fermentazione. L'eliminazione dei cibi fritti, o contenenti grandi quantità di grassi, può ridurre i disturbi
    • cibi ricchi di aria, si deve ridurre il consumo di alimenti e bevande che incorporano aria, come i cibi molto lievitati, la panna montata, i frappè ed i frullati di frutta
    • bevande gassate, bisogna evitare o, almeno, limitare il consumo di bevande gassate, poiché rilasciano anidride carbonica
    • integratori di fibre, alcuni integratori di fibre possono peggiorare i disturbi. Prima di prenderli, quindi, è consigliabile consultare il medico
  • aumento del consumo di: 
    • acqua, è importante mantenere una buona idratazione poiché i liquidi facilitano il transito intestinale e prevengono la stitichezza (costipazione).
    • tisane a base di finocchio e anice, l'uso, a fine pasto, di tisane e decotti a base di piante carminative, come il finocchio e l’anice, che limitano la fermentazione intestinale e promuovono l'espulsione del gas, può contribuire al miglioramento dei disturbi.

Dieta di esclusione

L'eliminazione di interi gruppi alimentari può privare l'organismo delle sostanze nutritive necessarie al suo sano funzionamento e, d'altro canto, le fibre sono necessarie per assicurare il corretto transito intestinale e regolare i livelli di zucchero e colesterolo presenti nel sangue.

Per individuare gli alimenti verso i quali si manifesta una maggior sensibilità individuale si può procedere, su consiglio del medico gastroenterologo e con la supervisione del nutrizionista, con una dieta di esclusione.

La dieta prevede l'eliminazione di un alimento alla volta per un periodo di almeno due settimane, sufficiente a determinare il miglioramento dei disturbi (sintomi). Trascorso il tempo previsto, l'alimento escluso potrà essere reintrodotto gradualmente e si potrà passare all'eliminazione di un altro cibo.

Il medico potrà, quindi, elaborare un piano alimentare rivolto al controllo dei disturbi (sintomi) che assicuri, al tempo stesso, il giusto apporto di fibre.

Consigli igienico-alimentari

  • ridurre le porzioni, molti alimenti che aumentano la produzione di gas contengono i nutrienti previsti da un'alimentazione sana e bilanciata. Anziché eliminarli del tutto si consiglia di assumerli in quantità moderate per verificare se l'organismo è in grado di tollerarli. Si raccomanda, quindi, di consumare piccoli pasti frequenti anziché pochi pasti abbondanti, che, oltretutto, rallentano la digestione
  • consumare i pasti senza fretta, per favorire i processi digestivi: è importante masticare a lungo e lentamente, evitando di deglutire i bocconi senza masticare
  • evitare le gomme da masticare, le caramelle e l’uso di cannucce per bere, tutte queste attività facilitano l’ingestione di aria
  • controllare lo stato delle protesi dentarie, protesi lente o inadeguate possono provocare l'aumento della salivazione e, quindi, l’ingestione di bolle d’aria contenute nella saliva
  • non fumare, quando si inala il fumo si inala anche aria
  • attività fisica, praticare un'attività fisica regolare, anche moderata ma costante, come una breve passeggiata dopo i pasti, favorisce il transito intestinale, riducendo il rischio di stitichezza (costipazione) che ostacola il rilascio di gas dall'ano

In caso di flatulenza dall'odore sgradevole basta limitare i cibi ad alto contenuto di zolfo, come:

  • broccoli
  • cavoletti di Bruxelles
  • cavoli
  • cavolfiore
  • birra
  • cibi altamente proteici

Rimedi naturali o farmacologici

In alcuni casi i disturbi (sintomi) causati dal meteorismo possono essere ridotti con l’assunzione, previo consenso del medico, dei seguenti rimedi:

  • Integratori a base di enzimi digestivi
    • alfa-galattosidasi è un enzima assente nel nostro organismo indispensabile per digerire i carboidrati complessi, contenuti nei legumi, nei cereali, nella frutta e nella verdura. La sua assunzione prima dei pasti favorisce la digestione degli alimenti contenenti carboidrati, altrimenti soggetti a fermentazione batterica. L’uso di questo enzima è sconsigliato nei bambini al di sotto dei 12 anni di età
    • beta galattosidasi (o lattasi), è un enzima che, assunto prima dei pasti, permette di digerire il lattosio, lo zucchero presente nel latte e nei suoi derivati, anche alle persone intolleranti ad esso. Durante la gravidanza e l'allattamento al seno la lattasi va utilizzata solo previa consultazione del medico
  • simeticone, farmaco antischiuma acquistabile senza obbligo di prescrizione medica, in grado di rompere le bolle gassose e renderle facilmente eliminabili. Può essere somministrato anche nell'infanzia, tuttavia non esistono prove scientifiche della sua efficacia nella riduzione dei disturbi
  • carbone vegetale (o carbone attivo), rimedio naturale utilizzato prima e dopo i pasti per la sua capacità di intrappolare i gas. Non esistono, comunque, evidenze scientifiche che possano confermare i suoi effetti benefici. Inoltre, il carbone vegetale può limitare l’assorbimento dei farmaci e delle sostanze nutritive, nonché macchiare l'interno della bocca e i vestiti

Se il meteorismo è associato ad uno squilibrio della flora batterica il medico potrebbe prescrivere una terapia antibiotica specifica a base di antibiotici, come la rifaximina, non assorbibili e, quindi, con ridotti effetti collaterali, in grado di riequilibrare la flora intestinale.

Bibliografia

Mayo Clinic. Gas and gas pains (Inglese)

Prossimo aggiornamento: 27 Dicembre 2023

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