Introduzione

Per sensazione costante di freddo si intende quella sensazione di intolleranza o ipersensibilità al freddo che si percepisce anche quando il clima è mite, oppure in inverno, nonostante si sia adeguatamente coperti. Si tratta di casi nei quali si sente freddo senza motivi apparenti o forme patologiche in atto, anche in presenza di temperature che non sono basse. Questa ipersensibilità al freddo è spesso legata ad una percezione soggettiva, più spesso avvertita dal sesso femminile.
Si sente freddo in parti specifiche del corpo, come mani, piedi o naso in cui spesso si riscontra un aspetto pallido o bluastro della pelle.
Tale sensazione di freddo persistente, avvertita in quasi tutte le circostanze e condizioni climatiche, spesso non permette alle persone che ne soffrono di mantenere la temperatura corporea a un livello confortevole.
Un’attenzione particolare va rivolta alla sensazione costante di freddo percepita dagli anziani, nei quali il metabolismo rallenta rendendo difficile mantenere una temperatura adeguata del corpo.
Come riconoscere la sensazione costante di freddo
La sensazione costante di freddo è un avvertimento per l'organismo che scatena un processo fisiologico mediante il quale il corpo mette in atto meccanismi di compensazione che gli permettono di adattarsi naturalmente all'abbassamento delle temperature esterne, ritenute potenzialmente dannose per la salute.
Per contrastare la sensazione costante di freddo è necessario individuarne le cause e adottare le cure più indicate.
Un primo accorgimento, per escludere eventuali patologie, è quello di coprirsi adeguatamente in base al clima e alla stagione facendo comunque attenzione a non indossare indumenti che stringano e comprimano braccia, gambe e vita, così da non ostacolare la circolazione sanguigna.
Va inoltre ricordato che una regolare e costante attività fisica contribuisce a migliorare la termoregolazione del corpo e che, in caso di freddo, è preferibile assumere bevande calde evitando però gli alcolici che provocano vasodilatazione e, dopo una fittizia sensazione di caldo, favoriscono la dispersione del calore accentuando la sensazione di freddo (leggi la Bufala).
Se adottando questi primi accorgimenti si percepisce ancora la sensazione costante di freddo, questa potrebbe essere l'effetto di una patologia che richiede un trattamento terapeutico ed è quindi necessario ricorrere al proprio medico curante.
Cause
Molteplici possono essere le cause alla base del disagio, della intolleranza o della ipersensibilità al freddo; il ricorso al proprio medico curante e/o allo specialista potrà permettere di accertare l'effettiva importanza clinica della sensazione costante di freddo e individuare eventuali malattie che la generano. Si riporta di seguito un elenco delle principali patologie che possono essere alla base di tale disturbo.
Anemia
Condizione caratterizzata dalla riduzione dei globuli rossi e dell’emoglobina nel sangue con conseguente ridotto apporto di ossigeno ai tessuti, che può essere sia di natura ereditaria che ambientale o ormonale.
Problemi vascolari
Una circolazione sanguigna difettosa può spesso generare la sensazione di freddo come nel caso della sindrome di Raynaud, che causa un restringimento temporaneo dei vasi sanguigni impedendo una regolare circolazione del sangue alle estremità, o nei casi di vasculopatie periferiche, spesso dovute al diabete. Anche i disturbi della coagulazione e l’arteriosclerosi possono causare sensazione costante di freddo.
Disfunzioni ghiandolari
Tiroide
L'ipotiroidismo, condizione clinica in cui la tiroide non produce un quantitativo sufficiente di ormoni, è tra le principali cause della sensazione di freddo. Una scarsa produzione di ormoni tiroidei disabilita una delle funzioni principali della tiroide, ovvero il controllo della termoregolazione dell’organismo, rallentando il metabolismo. Pertanto una ridotta funzionalità tiroidea determina una diminuzione della velocità con cui sono bruciate le calorie, genera minor calore e rende l'organismo più sensibile alle temperature esterne.
Ipofisi
Controlla la funzionalità della maggior parte delle altre ghiandole endocrine, compresa la tiroide; quindi, la sua disfunzione ha anche l'effetto di alterare la termoregolazione del corpo umano causando la sensazione di freddo.
Ipotalamo
La disfunzione dell’ipotalamo non permette di regolare correttamente il complesso sistema ghiandolare che controlla la produzione di tutti gli ormoni (termoregolazione corporea, idratazione, pressione del sangue), inducendo una maggiore sensibilità al freddo.
Fatica e stanchezza, mancanza di sonno, jet lag, ansia, stress, depressione
Si tratta di condizioni possono contribuire a renderci maggiormente sensibili al freddo. Si tratta di fattori che vanno a modificare il funzionamento del sistema nervoso simpatico e parasimpatico, responsabili della termoregolazione dell'organismo, causando una minore produzione di energia e quindi una maggiore sensibilità alla diminuzione delle temperature.
Infezioni
Provocano brividi e sensazione di freddo dovuti all’innalzamento della temperatura corporea e all’elevato consumo di energia per combatterle.
Lesioni al sistema nervoso e neuropatie
Il danneggiamento o la compressione di un nervo, possono avere come conseguenza la perdita, parziale o totale, della funzionalità nervosa, spesso associata ad una sensazione persistente di freddo proprio in quelle aree specifiche del corpo interessate dal nervo danneggiato. Ad esempio, nel caso della sindrome del tunnel carpale (con compressione del nervo a livello del polso) o del tunnel cubitale, (con compressione del nervo a livello del gomito) la compressione del nervo mediano può rendere le aree interessate ipersensibili al freddo. Anche il morbo di Parkinson o la neuropatia periferica diabetica sono possibili cause di sensazione persistente di freddo.
Malnutrizione
L’eccessivo dimagrimento, i disturbi alimentari e le diete squilibrate determinano un ridotto assorbimento da parte dell'organismo degli elementi nutrienti essenziali contenuti nella dieta, portando chi ne soffre ad avvertire spesso una sensazione di freddo. Se da un lato il grasso corporeo è un termoisolante, dall'altro il sistema muscolare, richiedendo adeguate dosi di nutrienti, aiuta il corpo a produrre calore attraverso il metabolismo. Una eccessiva magrezza e una muscolatura insufficiente tendono quindi a rendere le persone più sensibili al freddo.
Malattie dell'invecchiamento
Alcune malattie correlate all’età avanzata, come la ridotta efficacia di alcuni organi e la minore produzione di alcuni ormoni, possono influire sulla capacità dell'organismo di mantenere una temperatura corretta rendendolo più sensibile al freddo. Malattie cardiovascolari, problemi alla tiroide, patologie invalidanti legate alla mobilità nonché abitudini e comportamenti di vita hanno tutti un forte impatto sul metabolismo e di conseguenza sulla capacità termoregolatoria dell'organismo.
Diagnosi
Se si decide di rivolgersi al medico, è importante riferire tutto sul proprio stato di salute generale e, soprattutto, se ci sono altri disturbi associati alla sensazione costante di freddo. Qualora questi siano presenti, il medico può richiedere un primo approfondimento diagnostico prescrivendo esami del sangue, esami ormonali ed esame delle urine. Di particolare importanza è la valutazione dell’emocromo, del ferro e degli ormoni tiroidei.
In base a quanto emerso dalla visita e dagli esami clinici, e nel caso sospetti una malattia organica alla base della sensazione costante di freddo, il medico curante può richiedere una o più tra le seguenti visite specialistiche per arrivare ad una diagnosi corretta: visita ematologica, angiologica, endocrinologica e neurologica.
Cura
Se dagli accertamenti clinici emerge una malattia organica alla base della sensazione di freddo, sarà chiaramente il medico curante o lo specialista a prescrivere una terapia adeguata.
Molto spesso però, specialmente nelle persone più giovani, la sensazione di freddo non è legata ad alcuna malattia organica ma è piuttosto soggettiva e/o dovuta ad una maggiore sensibilità costituzionale, motivo per cui non ci sono cure che il medico possa prescrivere ma soltanto buone regole comportamentali da seguire per alleviare il disagio, tra cui quattro fondamentali:
- coprirsi accuratamente ma senza stringere troppo per non compromettere la circolazione del sangue
- seguire una dieta equilibrata con il giusto apporto di tutti i nutrienti essenziali
- praticare una regolare e costante attività fisica
- limitare il consumo di alcolici
Bibliografia
Obermeyer Z, Samra JK, Mullainathan S. Individual differences in normal body temperature: longitudinal big data analysis of patient records. British Medical Journal 2017; 359
Prossimo aggiornamento: 01 Luglio 2027