Introduzione

Ipoglicemia

L'ipoglicemia è un termine medico utilizzato per indicare la presenza di bassi livelli di zucchero (glucosio) nel sangue rispetto ai valori normali.

I valori normali di glicemia (glucosio nel sangue) sono compresi tra i 70 e i 100 milligrammi/decilitro (mg/dl) dopo 8 ore di digiuno. Quando sono al di sotto di 70 mg/dl si parla di ipoglicemia e in questi casi le cellule dell’organismo non sono in grado di produrre energia per svolgere le loro funzioni.

L'ipoglicemia è comunemente associata alla malattia diabetica e, in questo contesto, compare quando una persona prende un dosaggio eccessivo di farmaci o di insulina che abbassano la glicemia, pratica una intensa attività fisica oppure consuma quantità eccessive di alcolici.

Raramente, si manifesta anche in persone non diabetiche e, in questi casi, può essere dovuta a una dieta non equilibrata, a consumo di alcolici o ad alcune malattie, come il morbo di Addison.

Sintomi

I disturbi (sintomi) causati dall'ipoglicemia, di solito, si manifestano quando i livelli di glucosio nel sangue sono inferiori a 70 milligrammi/decilitro.

Uno stato di lieve ipoglicemia produce una sensazione di instabilità, debolezza e fame. Nei casi più gravi si manifesta confusione e difficoltà di concentrazione e, in casi molto gravi, perdita di coscienza. L’ipoglicemia può verificarsi anche durante il sonno causando eccessiva sudorazione, disturbi del sonno, sensazione di stanchezza e confusione al risveglio.

Correggere l'ipoglicemia

Una crisi ipoglicemica può essere tenuta sotto controllo mangiando o bevendo un carboidrato semplice che rilascia velocemente il proprio contenuto di glucosio come, ad esempio, una bevanda zuccherata o uno zuccherino e, a seguire, un carboidrato complesso che rilascia più lentamente il proprio contenuto di glucosio come una barretta di cereali, un panino, un po’ di frutta o del latte. Nella maggior parte dei casi, queste misure sono sufficienti per alzare i livelli di glicemia a livelli normali, anche se possono essere necessarie alcune ore.

Nel caso si sviluppi una grave ipoglicemia, può verificarsi uno stato di confusione e sonnolenza fino alla perdita di coscienza. In questo caso, è necessaria una iniezione, intramuscolo o endovenosa, di glucagone, un ormone che aumenta i livelli di glucosio nel sangue. È possibile ricorrere a questo intervento solo se si ha a disposizione una iniezione di glucagone e se è presente una persona in grado di farla.

È necessario chiamare una ambulanza, quando:

  • non è disponibile una iniezione di glucagone
  • non è presente una persona in grado di fare l'iniezione
  • l’iniezione non è efficace dopo 10 minuti

Si sconsiglia di dare cibo o bevande a una persona che presenti sonnolenza o confusione, per evitare episodi di soffocamento.

Prevenire l'ipoglicemia

Per prevenire l’ipoglicemia nelle persone con diabete, in cura con insulina, è importante controllare regolarmente la glicemia e imparare a riconoscere i segnali iniziali del suo eccessivo abbassamento.

Il rischio di ipoglicemia può aumentare se si saltano i pasti o gli spuntini oppure se si consumano meno carboidrati (leggi la Bufala) del previsto.

È importante la moderazione nel bere alcolici perché, anche dopo diverse ore dall'ingestione, possono interferire con l’assorbimento di farmaci e nutrienti causando un calo dei livelli di glicemia.

Poiché anche l'attività fisica abbassa i livelli di glucosio nel sangue, per mantenere la glicemia costante è necessario mangiare prima, durante o dopo l'esercizio fisico oppure modificare la terapia con l’insulina.

Inoltre, è importante cambiare regolarmente la sede di iniezione dell'insulina poiché la quantità assorbita può variare a seconda del sito di iniezione.

Si consiglia di portare sempre con sé carboidrati ad azione rapida, come ad esempio zuccherini, succo di frutta o alcuni dolci per fronteggiare episodi di ipoglicemia.

È importante informare amici e familiari del rischio di ipoglicemia in modo che sappiano intervenire in condizioni di necessità.

Alle persone con diabete e in terapia con l’insulina, si consiglia di controllare regolarmente i livelli di glicemia utilizzando il glucometro, un piccolo dispositivo medico portatile che consente di misurare i livelli di glucosio nel sangue.

I sintomi dell’ipoglicemia possono variare da persona a persona ed è importante essere consapevoli dei sintomi iniziali con cui si manifesta in modo da poter intervenire rapidamente. Essi includono:

  • fame
  • sudorazione
  • vertigini
  • stanchezza
  • visione offuscata
  • tremori
  • pallore
  • palpitazioni
  • formicolio alle labbra
  • irritabilità
  • difficoltà di concentrazione
  • confusione
  • comportamento disordinato o irrazionale, che può essere scambiato per ubriachezza

Se una crisi ipoglicemica non è corretta immediatamente e i livelli di glicemia scendono molto al di sotto dei valori normali può verificarsi perdita di coscienza.

Molte persone con diabete trattato con insulina possono andare incontro a una riduzione dei sintomi dell’ipoglicemia e questo aumenta il rischio di avere una ipoglicemia severa.

Se si verificano episodi ripetuti di ipoglicemia, si consiglia di informare il team diabetologico presso cui si è in cura in modo che venga modificata la terapia.

Ipoglicemia notturna

Se si verificano episodi di ipoglicemia durante il sonno si parla di ipoglicemia notturna, una condizione che si verifica più frequentemente nelle persone in terapia con l'insulina.

Quando si verifica una ipoglicemia notturna, è possibile avere un sonno disturbato ma i sintomi sono evidenti quando ci si sveglia al mattino.

I sintomi causati dall’ipoglicemia notturna possono includere:

  • mal di testa, spesso paragonato alla sensazione di una sbornia
  • sensazione di stanchezza al mattino
  • sudorazione (lenzuola o indumenti umidi)

Cause

Nella maggior parte dei casi, l'ipoglicemia colpisce le persone con diabete ma, più raramente, può verificarsi anche come conseguenza di altre condizioni.

Ipoglicemia nelle persone con diabete

  • sovradosaggio di farmaci per il diabete
    • una causa tipica dell’ipoglicemia è l’assunzione di un dosaggio eccessivo di insulina. L'insulina aiuta a controllare i livelli di glicemia ed è comunemente usata per curare il diabete di tipo 1. Può essere aggiunta alla terapia delle persone con diabete di tipo 2 quando gli altri farmaci ipoglicemizzanti non risultano efficaci nel controllare il livello di glucosio nel sangue
    • una riduzione della glicemia può avvenire anche dopo l’assunzione di un dosaggio eccessivo di alcuni tipi di farmaci ipoglicemizzanti, spesso usati per controllare la glicemia nelle persone con diabete di tipo 2
  • esercizio, cibo e alcol
    • nelle persone con diabete di tipo 1, il mantenimento dei livelli della glicemia richiede un equilibrio tra la dose di insulina somministrata, la quantità di cibo ingerita e l’energia consumata durante l'esercizio fisico
    • l’ipoglicemia si può verificare se la dose di insulina somministrata è giusta ma i carboidrati ingeriti sono inferiori al normale o rapidamente metabolizzati. Ciò può accadere se si ritarda o si salta un pasto o uno spuntino, se non si mangiano abbastanza carboidrati oppure se si pratica un’attività fisica più intensa del solito
    • l’ipoglicemia si presenta anche quando si consumano quantità eccessive di alcolici o si consuma alcol a stomaco vuoto

Ad ogni modo, non è sempre possibile identificare il motivo per cui avviene un episodio di ipoglicemia e a volte accade senza un motivo evidente.

Ipoglicemia nelle persone senza diabete

L'ipoglicemia, anche nelle forme lievi, è molto rara nelle persone che non hanno il diabete. Le cause possibili sono:

    • ipoglicemia reattiva:
      • in persone non diabetiche possono verificarsi episodi di ipoglicemia se c’è una produzione eccessiva di insulina conseguente a un pasto abbondante a base di carboidrati. Questa condizione è nota come ipoglicemia reattiva. Non è chiaro perché accada, anche se si pensa che sia più comune nelle persone in sovrappeso o che hanno subito un intervento chirurgico di bypass gastrico.

In rari casi, la presenza di un tumore pancreatico benigno può causare una sovrapproduzione di insulina o il tumore stesso utilizza troppo glucosio.

  • altre possibili cause:
    • assunzione per errore di un farmaco per il diabete
    • digiuno o malnutrizione che non apportano sufficienti nutrienti all'organismo per svolgere le normali funzioni
    • bere eccessive quantità di alcolici
    • la malattia di Addison, una malattia che interessa le ghiandole surrenali; alcuni farmaci, quali il chinino (per il trattamento della malaria), i salicilati (per le malattie reumatiche) e il propranololo (per l'alta pressione sanguigna)
    • gravi malattie che interessano il fegato, i reni o la ghiandola tiroidea

Terapia

Nella maggior parte dei casi è possibile curare l'ipoglicemia quando si è in grado di riconoscerne i sintomi.

In breve, si parla della “regola del 15”: l’ipoglicemia dovrebbe essere trattata assumendo 15 g di carboidrati (preferibilmente glucosio in tavolette o in grani o sciolto in acqua o 125 ml di una bibita zuccherata o di un succo di frutta o un cucchiaio da tavola di miele), misurando nuovamente la glicemia dopo 15 minuti e ripetendo il trattamento con altri 15 g di carboidrati sino a che la glicemia non risulti superiore a 100 mg/dl. L’effetto sull’ipoglicemia può essere solo temporaneo. Pertanto la glicemia deve essere misurata ogni 15 minuti, fino al riscontro di almeno due valori normali in assenza di ulteriore trattamento tra le due misurazioni.

La cura immediata dell'ipoglicemia prevede di mangiare, o bere, un carboidrato semplice che rilascia velocemente il proprio contenuto di glucosio come, ad esempio, una bevanda zuccherata o uno zuccherino. Ad esempio, si può bere un bicchiere di succo di frutta o delle bevande analcoliche con zuccheri, prendere alcune compresse di destrosio o mangiare qualche biscotto.

In una fase iniziale si devono evitare cibi grassi, come il cioccolato e il latte, perché non contengono tanto zucchero o quello presente è assorbito più lentamente. Successivamente, si consiglia di mangiare un carboidrato complesso che rilascia più lentamente il proprio contenuto di glucosio come, ad esempio, una barretta di cereali, un panino, un po’ di frutta o del latte.

Ci vogliono circa 15 minuti per correggere uno stato di lieve ipoglicemia.

Se si ha a disposizione un glucometro (dispositivo medico che consente di misurare la glicemia) si consiglia di misurare la glicemia dopo 15-20 minuti dall'ingestione di cibo. Se i livelli di glucosio nel sangue sono inferiori a 70 mg/dl, si consiglia di consumare altro cibo e di misurare nuovamente la glicemia dopo altri 15-20 minuti. Se si sta aiutando una persona con una crisi ipoglicemica e l'assunzione di cibo non risulta efficace, è possibile intervenire applicando un gel di glucosio, o del miele oppure della marmellata all'interno delle guance e massaggiare delicatamente dall'esterno. Possono essere necessari 10-15 minuti prima che la persona si senta meglio. Queste procedure non dovrebbero essere usate se è presente uno stato di sonnolenza o di incoscienza perché potrebbe esserci il rischio di soffocamento.

Se si verificano diversi episodi di ipoglicemia in una settimana, è necessario contattare il team diabetologico per conoscere la causa. Potrebbe essere necessario modificare il trattamento farmacologico o potrebbe essere la conseguenza di un'altra condizione che necessita di essere trattata.

Come intervenire se una persona è incosciente

Se l’ipoglicemia ha provocato una perdita di coscienza, è importante mettere la persona interessata in sicurezza (in posizione seduta o sdraiata su un fianco) e sottoporla a una iniezione di emergenza di glucagone, se lo si ha a disposizione. Il glucagone è un ormone che aumenta i livelli di glucosio nel sangue. L'iniezione deve essere eseguita da un amico o un familiare addestrati oppure dal team sanitario.

Dal 2020 è in commercio anche nel nostro Paese il glucagone in formulazione spray per via nasale, una polvere che può essere utilizzata anche su pazienti incoscienti perché è sufficiente uno spruzzo in una narice affinché il prodotto entri nel circolo sanguigno. Il dosaggio è fisso per cui il glucagone spray nasale può essere utilizzato con facilità. Inoltre può essere tenuto sempre a portata di mano perché non richiede particolari precauzioni nella conservazione. Questo farmaco è dispensato gratuitamente alle persone con diabete, trattandosi di un farmaco salvavita che consente di intervenire in casi di emergenza.

È necessario chiamare una ambulanza, quando:

  • non è disponibile una iniezione di glucagone
  • non è presente una persona in grado di fare l’iniezione
  • l’iniezione non è efficace dopo 10 minuti

Si sconsiglia di dare cibo o bevande a una persona che presenta sonnolenza o confusione, per evitare situazioni di soffocamento.

Se si effettua una iniezione di glucagone e la persona riprende coscienza, bisognerebbe farle mangiare carboidrati complessi che rilasciano più lentamente il proprio contenuto di glucosio come, ad esempio, una barretta di cereali, un panino, un po’ di frutta o del latte.

È importante continuare a controllare che non si manifestino eventuali sintomi che richiedano di essere nuovamente curati.

Prevenire l’ipoglicemia

È necessario che una persona con diabete segua il piano di cura, mangi regolarmente per evitare crisi ipoglicemiche e controlli la glicemia.

Monitoraggio della glicemia

Verificare regolarmente i livelli di glucosio nel sangue può aiutare a mantenerli stabili e il più possibile vicino ai valori normali oltre a consentire di individuare velocemente i sintomi dell'ipoglicemia.

I livelli glicemici possono variare nell'arco della giornata e, quindi, potrebbe essere necessario controllarli più volte al giorno, a seconda della cura che si sta seguendo.

È possibile monitorare la glicemia utilizzando il glucometro.

Alimenti e alcolici

Se si ha il diabete, è importante considerare che una attività fisica intensa può portare a episodi di ipoglicemia. Quindi, mangiare cibi a base di carboidrati complessi prima e durante l'esercizio può ridurre le probabilità che questo accada.

Se si è in terapia con l'insulina, il medico può consigliare di modificare il dosaggio prima di praticare una attività fisica intensa.

L'alcool può interferire con l’assorbimento di farmaci e nutrienti e causare un calo dei livelli di glicemia nel sangue. Se si ha il diabete di tipo 1, è consigliabile bere non più di 2 o 3 unità di alcol al giorno e mangiare uno spuntino dopo aver bevuto alcolici.

Riconoscere i segni e i sintomi causati dall'ipoglicemia

Poiché l'ipoglicemia può svilupparsi improvvisamente, è importante essere consapevoli dei primi sintomi in modo da essere in grado di intervenire rapidamente. È opportuno che anche amici e parenti sappiano riconoscerli in modo da poter fornire il loro aiuto, laddove fosse necessario.

Le persone con diabete sono tenute ad avere con sé un documento che attesti la loro condizione per essere aiutate in modo rapido ed efficiente.

Cosa portare con sé

Se si è a rischio di ipoglicemia, è necessario portare con sé cibo e bevande zuccherate per intervenire velocemente nei casi di ipoglicemia lievi.

Se si ha il diabete, in particolare di tipo 1, il medico può raccomandare di portare con sé farmaci come il gel di glucosio che può essere usato per curare l'ipoglicemia quando non è corretta con i normali trattamenti.

Se si sta seguendo una terapia con l'insulina, di solito, è utilizzato il glucagone, un farmaco che aumenta i livelli di glicemia. I familiari possono essere addestrati a eseguire l'iniezione, da utilizzare laddove ci sia perdita di coscienza in seguito a ipoglicemia grave.

Prevenzione dell'ipoglicemia durante la notte

È importante evitare episodi ricorrenti di ipoglicemie durante la notte (ipoglicemia notturne) in quanto possono ridurre i sintomi precoci degli episodi diurni.

Se si verificano episodi di ipoglicemia notturna, è possibile:

      • tenere qualcosa di zuccherino sul comodino
      • consumare uno spuntino prima di coricarsi, come biscotti e latte
      • controllare la glicemia tra le 3 e le 4 del mattino, quando gli episodi di ipoglicemia sono più probabili

Ipoglicemia e guida

Poiché l'ipoglicemia può provocare uno stato di confusione, sonnolenza fino alla perdita di coscienza, può rappresentare un rischio per sé stessi o per altri utenti della strada.

Se si ha il diabete e si è sottoposti a terapia con insulina, è importante:

      • misurare la glicemia prima di mettersi alla guida e a intervalli regolari (almeno ogni due ore) durante la guida
      • evitare di guidare se la glicemia è bassa
      • evitare di guidare per 45 minuti dopo l'assunzione di insulina
      • portare con sé carboidrati ad azione rapida

Se si verifica un episodio di ipoglicemia durante la guida ci si deve fermare, appena si è sicuri di poterlo fare, rimuovere le chiavi dall'accensione e uscire dal sedile del conducente prima di trattare l'ipoglicemia nel modo consigliato.

Se si inizia ad avere problemi nel riconoscere i sintomi iniziali dell'ipoglicemia o si inizia ad avere più episodi regolari, è necessario avvertire il team diabetologico presso cui si è in cura.

Bibliografia

Società Italiana di Diabetologia. Ipoglicemia

Humanitas Research Hospital. Ipoglicemia

Mayo Clinic. Hypoglycemia (Inglese)

Prossimo aggiornamento: 20 Dicembre 2023

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