Introduzione
I crampi sono contrazioni involontarie, improvvise e transitorie della muscolatura striata. Anche se sono in genere innocui, comportano fitte dolorose che immobilizzano la parte colpita. Si possono risolvere spontaneamente in pochi minuti oppure con la trazione passiva dei muscoli. I crampi si verificano con maggiore frequenza su cosce, polpacci e piedi. Spesso avvengono durante il riposo notturno o in associazione con esercizio fisico.
I crampi notturni alle gambe sono le forme più comuni di crampi agli arti inferiori. Non hanno una causa precisa e quindi sono detti crampi benigni idiopatici. Si caratterizzano con l’insorgere tipico durante il riposo notturno. Riguardano più del 70% della popolazione, con maggior frequenza tra persone di mezza età e anziani.
I crampi muscolari da attività fisica sono invece associati appunto all’esercizio fisico e possono comparire sia durante che dopo l’attività. Possono insorgere quando un gruppo muscolare è sollecitato in modo eccessivo o in conseguenza dell’affaticamento fisico o quando si mantiene troppo a lungo una posizione. Spesso insorgono a causa della disidratazione, cioè quando non si reintegrano i sali minerali (potassio, sodio, magnesio, calcio e vitamina D) persi con il sudore.
Sintomi
I crampi si possono manifestare in persone sane (generalmente persone di mezza età e anziani), sia durante un’intensa attività fisica, sia in condizioni di riposo.
I disturbi (sintomi) dei crampi consistono in un dolore intenso spesso localizzato ai polpacci o ai piedi, dovuto da una contrazione muscolare improvvisa e involontaria.
Vi sono poi alcune patologie che simulano i crampi:
- distonia, è un disturbo motorio di carattere neurologico che causa contrazioni muscolari involontarie, costringendo determinate parti del corpo ad assumere torsioni ripetitive o posture dolorose; le contrazioni sono solitamente più sostenute e ricorrenti, coinvolgendo muscoli di diverse aree del corpo, quali collo, viso, mani etc.
- tetania, è un disturbo attribuibile a una carenza di magnesio o di calcio correlata a differenti cause, che si caratterizza principalmente per l'aumentata eccitabilità neuromuscolare. Può causare spasmi muscolari, di solito bilaterali e diffusi
- ischemia muscolare, un disturbo presente nella malattia arteriosa periferica (claudicatio); durante uno sforzo si può generare un dolore al polpaccio, i muscoli però non si contraggono come nel crampo ma il dolore è dovuto ad una loro inadeguata irrorazione
- crampi illusori, sensazione di crampi in assenza di contrazione muscolare o ischemia
Cause
I crampi notturni alle gambe sono le forme più comuni di crampi agli arti inferiori. Non hanno una causa precisa e quindi sono detti crampi benigni idiopatici.
Ad eccezione dei crampi notturni le cause principali dei crampi muscolari possono essere:
- attività fisica intensa
- mancanza di stretching
- mantenimento di una posizione/postura troppo a lungo
- disidratazione
- assunzione di alcuni farmaci, in particolare diuretici
- edema (gonfiore) cronico della parte inferiore della gamba
I crampi sono spesso localizzati nei polpacci o nei piedi, Se invece si manifestano alle braccia o al tronco la causa può essere ricondotta a un disturbo elettrolitico o ormonale oppure a un farmaco.
Se si manifestano con una certa frequenza, i crampi possono essere dovuti, in particolare, a una carenza o ad uno squilibrio di sodio, potassio, magnesio, calcio e vitamina D.
Alcune condizioni possono aumentare il rischio di sviluppare crampi muscolari:
- età avanzata
- disidratazione
- gravidanza
- diabete
- malattie del fegato
- malattie della tiroide
- fegato grasso ( epatosteatosi)
- abuso di alcol
- fumo
- assunzione di contraccettivi orali
- terapia ormonale sostitutiva
- dialisi, quando rimuove troppo liquido dal corpo abbassando i livelli di elettroliti
I crampi muscolari inoltre possono essere sintomo di alcune condizioni quali:
- aterosclerosi periferica, ossia restringimento delle arterie che portano il sangue alle gambe
- problemi circolatori che ostacolano il normale flusso sanguigno nelle gambe (trombosi venosa, varici e flebite)
- compressione dei nervi della colonna vertebrale a livello lombare
- malattie del sistema muscolare
- malattie neurologiche
- malattie metaboliche che comportano squilibri degli elettroliti (potassio, sodio, magnesio e vitamina D)
I crampi, inoltre possono essere segnale della presenza della sindrome delle gambe senza riposo, una comune malattia del sistema nervoso che causa la necessità urgente e irresistibile di muovere le gambe.
Terapia
I crampi sono contrazioni involontarie e transitorie della muscolatura striata. Si possono risolvere spontaneamente in pochi minuti oppure con la trazione passiva dei muscoli. Ad esempio, in caso di crampo al polpaccio è utile tirare con la mano il piede e le dita del piede verso l’alto stirandolo per attenuare la contrazione e il dolore. Altri metodi di trazione possono essere lo stretching, in particolare stando in piedi con una gamba di fronte all'altra e tutti e due i talloni che toccano terra, piegando delicatamente il ginocchio della gamba anteriore in modo da far allungare la parte posteriore dell'altra gamba.
Se il problema si ripete in modo persistente è bene consultare il proprio medico. Condizioni quali alcolismo e malattie del fegato possono provocare crampi persistenti e frequenti, per i quali è bene avvisare il medico. Perdita di liquidi corporei (ad esempio in seguito a vomito, diarrea o sudorazione eccessiva) è una condizione che può provocare crampi intensi, persistenti e dolorosi per cui è utile avvisare il proprio medico.
Alcuni farmaci come antistaminici, farmaci calcio antagonisti, gabapentin, benzodiazepine, farmaci contenenti chinina, sfruttando meccanismi di azione diversi, possono dare benefici. Il paracetamolo o l'ibuprofene possono aiutare ad alleviare il dolore muscolare dopo un crampo, ma non aiutano quando succede perché impiegano troppo tempo per essere efficaci.
Prevenzione
Per prevenire i crampi muscolari è consigliabile:
- evitare la disidratazione, bevendo in modo adeguato e reintegrando i liquidi dopo l’esercizio fisico possibilmente con bevande che contengono potassio
- evitare l’attività fisica immediatamente dopo i pasti
- effettuare stretching muscolare (allungamento dei muscoli) sia prima che dopo attività fisica o sforzi muscolari
- svolgere una leggera attività fisica (come pochi minuti di cyclette) e fare stretching prima di andare a letto, se si soffre di crampi notturni
- consultare il medico per valutare la possibilità di assumere alcuni integratori di calcio, potassio, magnesio e vitamine del complesso B e E. L’efficacia di questi integratori non è dimostrata e possono causare effetti collaterali. È quindi fondamentale che vengano assunti sotto controllo medico
- limitare il consumo di stimolanti, come caffeina, nicotina, efedrina e pseudoefedrina
- non fumare
Prossimo aggiornamento: 07 Maggio 2026