Introduzione

Contraccezione

Il termine contraccezione definisce l'insieme dei metodi o dei dispositivi utilizzati per evitare il verificarsi di una gravidanza. Alcuni metodi contraccettivi proteggono anche dalle infezioni a trasmissione sessuale.

La contraccezione ha un ruolo importantissimo nelle diverse fasi della vita sessuale delle persone, in particolare delle donne, poiché permette di scegliere se e quando avere una gravidanza, di vivere con libertà e serenità la vita sessuale, tutelando la propria salute. La pianificazione della gravidanza è importante anche per evitare gravidanze non desiderate e per fare scelte a favore della salute già nel periodo che precede il concepimento (ad esempio, l'assunzione di acido folico, riconosciuto come essenziale per ridurre il rischio di avere un bambino con malformazioni alla nascita).

Esistono diversi metodi contraccettivi, ognuno presenta caratteristiche proprie, ma non tutti sono appropriati per tutte le situazioni. La scelta di un tipo di contraccezione piuttosto che un altro è chiaramente soggettiva, dipende dalla salute complessiva della persona, dall'età, dalla frequenza dell'attività sessuale, dalle caratteristiche del flusso mestruale, dal numero di partner sessuali, dalle preferenze personali, dal desiderio di avere gravidanze in futuro.

Il criterio principale è rappresentato dall'efficacia del contraccettivo, dal livello di sicurezza e dalla tollerabilità. Il miglioramento di alcuni metodi contraccettivi negli anni è tale da rendere il rischio di fallimento molto basso. Nessun metodo contraccettivo, tuttavia, al di fuori dell'astinenza, offre una protezione totale da gravidanze o da malattie sessualmente trasmissibili. A questo proposito è fondamentale ricordare che la contraccezione è tanto più efficace quanto più correttamente e costantemente il metodo scelto viene utilizzato.

Altro aspetto rilevante è la reversibilità, vale a dire il completo recupero della fertilità quando si sospende l'uso del metodo scelto.

Soddisfatti questi criteri, è importante che sia individuata la soluzione più facilmente adattabile alle caratteristiche individuali, al proprio stile di vita e alle esigenze della coppia nelle varie fasi della vita fertile.

L'ideale sarebbe scegliere il proprio metodo contraccettivo dopo aver considerato tutte le alternative possibili, dopo aver consultato il proprio medico di famiglia, l'ostetrica o la ginecologa/o di fiducia o dopo essersi rivolti al consultorio familiare.

I requisiti che un metodo contraccettivo dovrebbe possedere, e che dovrebbero essere ben conosciuti da chi ne fa uso, sono:

  • massima protezione da gravidanze indesiderate
  • massima protezione da malattie sessualmente trasmesse
  • semplicità d'utilizzo
  • scarsi o nulli effetti indesiderati
  • costo accessibile
  • facile reperibilità
  • recupero totale della fertilità dopo la sua interruzione
  • percezione scarsa o nulla del metodo durante il rapporto sessuale
  • innocuità per un eventuale nascituro, in caso di fallimento del metodo contraccettivo.

I metodi contraccettivi

I metodi contraccettivi disponibili possono essere distinti in metodi ormonali, metodi intrauterini, metodi di barriera e metodi che potremmo definire di auto-osservazione.

Metodi contraccettivi ormonali

Tra i contraccettivi ormonali, oggi sono disponibili:

  • pillola anticoncezionale, nota anche come pillola combinata o pillola estroprogestinica. Contiene una combinazione di estrogeni e progesterone e agisce prevenendo l'ovulazione. Oggi sono disponibili sul mercato delle pillole che contengono lo stesso estrogeno prodotto dall'ovaio, l'estradiolo, in associazione a un progestinico. Esiste anche la pillola progestinica o minipillola, indicata per le donne che hanno superato i 35-40 anni e che hanno controindicazioni all'uso della pillola estroprogestinica o che soffrono di disturbi del ciclo mestruale (flussi abbondanti e prolungati). Questo farmaco agisce addensando il muco della cervice uterina e alterando l'endometrio, ossia il rivestimento dell'utero. La pillola è nota per essere uno dei più importanti metodi di prevenzione del concepimento e, dopo la sua interruzione, la fertilità è totalmente recuperata. Se assunta correttamente, la pillola anticoncezionale combinata ha un'efficacia pari al 99% e, qualora si dovesse dimenticare di prenderla per un giorno, la percentuale di efficacia scende al 91%: un valore ancora estremamente alto
  • cerotto trans-dermico, è un altro innovativo metodo contraccettivo ormonale che, applicato sulla cute, rilascia giornalmente un'associazione di estro-progestinici. Il meccanismo d'azione è equivalente a quello della pillola e, infatti, anche l'utilizzo corretto del cerotto assicura una efficacia pari a circa il 99%. Ogni cerotto dura 7 giorni e dopo aver impiegato 3 cerotti si sospende l'applicazione per una settimana, periodo in cui compare la mestruazione
  • anello vaginale, chiamato in questo modo perché la sua forma ricorda proprio quella di un anello, è un altro anticoncezionale ormonale. È costituito da un materiale particolare, l'etilene vinilacetato, simile a una plastica morbida, trasparente e flessibile, biocompatibile, non tossica e antiallergica, che non si scioglie all'interno del corpo. Contiene bassi dosaggi di estrogeno e progestinico che vengono rilasciati in modo costante, impedendo l'ovulazione. L'anello deve essere introdotto manualmente in vagina e lasciato in sede per 21 giorni; nella settimana successiva alla sua rimozione compare il sanguinamento simile alla mestruazione
  • impianto sottocutaneo, consiste in un piccolo e sottile bastoncino di materiale plastico, atossico, anallergico, privo di lattice e silicone, lungo 4 cm e spesso 2mm, che contiene solo progestinico. Ha un'efficacia contraccettiva fino a 3 anni. Il meccanismo d'azione è lo stesso di tutti i contraccettivi ormonali: inibizione dell'ovulazione e della penetrazione degli spermatozoi e creazione di un ambiente sfavorevole all'annidamento dell'embrione. L'impianto viene inserito, in ambulatorio, sotto la pelle di un braccio della donna da un ginecologo opportunamente addestrato

Tutti i contraccettivi ormonali necessitano di prescrizione che deve essere effettuata da un medico.

Metodi contraccettivi intrauterini

Si tratta di piccoli dispositivi che vengono inseriti all'interno dell'utero. L'applicazione richiede pochi minuti e non è necessaria alcuna anestesia. Hanno un'efficacia elevata (99%) e una durata di diversi anni.  Dopo la loro rimozione, la fertilità è rapidamente recuperata. Non è un metodo indicato per le adolescenti e, generalmente, viene sconsigliato in tutte le donne giovani che non hanno ancora avuto un figlio.

  • spirale o IUD (Intra Uterine Device), è un dispositivo intrauterino meccanico con un filamento di rame o di rame e argento. Viene posizionata dal medico nell'utero e può essere lasciata in sede per un lungo periodo, fino a cinque anni. Il dispositivo rilascia lentamente ioni rame che modificano l'ambiente intrauterino, ostacolando il passaggio degli spermatozoi e l'eventuale impianto dell'ovulo
  • spirale contraccettiva ormonale (Intra Uterine System - IUS), dispositivo in plastica a forma di T che, essendo costituito da una membrana semipermeabile contenente progesterone, può essere annoverato anche tra i metodi contraccettivi ormonali. La spirale, una volta inserita all'interno della cavità uterina dal ginecologo, ogni giorno rilascia una piccola quantità di ormone che agisce localmente, impedendo il passaggio degli spermatozoi e, quindi, la fecondazione. Il meccanismo d'azione della spirale ormonale è paragonabile a quello dell'anello vaginale e della pillola contraccettiva. L'azione anticoncezionale è garantita per 3/5 anni, dopodiché la spirale viene rimossa ed, eventualmente, sostituita con una nuova

Metodi contraccettivi di barriera

I metodi contraccettivi di barriera sono rimovibili e possono rappresentare un'alternativa per le donne che non possono, o non vogliono, utilizzare metodi contraccettivi ormonali o intrauterini. Presentano un'efficacia che va dal 98% al 72%, in base alla correttezza d'uso. Includono il profilattico maschile e il profilattico femminile, i contraccettivi chimici o spermicidi, il diaframma e la coppetta cervicale da abbinare possibilmente a spermicidi:

  • profilattico maschile in lattice, è il metodo migliore per la protezione contro le malattie sessualmente trasmissibili poiché impedisce il contatto con la mucosa vaginale. Ha un'efficacia contraccettiva medio-alta
  • preservativo femminile, consiste in una guaina in materiale sintetico che deve essere inserita in profondità in vagina prima del rapporto sessuale. È un metodo poco diffuso tra le donne italiane e ha un'efficacia contraccettiva media lievemente inferiore rispetto a quello maschile. Entrambi agiscono formando una barriera che impedisce agli spermatozoi il contatto diretto con la vagina
  • diaframma, è costituito da una sorta di cappuccio sottile, in lattice o silicone, montato su una struttura flessibile ad anello, che viene inserito in vagina prima del rapporto sessuale per ostruire il canale cervicale, impedendo, così, l'ingresso degli spermatozoi. Deve essere tenuto in sede per almeno sei - otto ore dopo il rapporto sessuale ed è fondamentale, ai fini dell'efficacia, la corretta applicazione che richiede una certa dimestichezza e pratica. Può essere riutilizzato ma dopo l'uso va lavato con cura, con acqua fredda e sapone, e asciugato bene
  • coppetta-cappuccio cervicale, è un metodo di barriera composto da una soffice coppetta di lattice sottile, o di silicone, con una forma a tronco di cono. È più piccolo rispetto al diaframma e, in genere, più rigido ma il suo uso è molto simile, con un'efficacia leggermente inferiore. È un metodo che ha avuto scarsa diffusione in Italia
  • spermicidi (creme, ovuli, coni, tavolette), contraccettivi da introdurre in vagina prima del rapporto sessuale. Hanno efficacia contraccettiva molto limitata che aumenta se sono associati ad altri metodi di barriera  

Altri metodi contraccettivi

Metodi di auto-osservazione
I metodi di auto-osservazione comprendono i metodi computerizzati, che si basano sulla individuazione dei giorni fertili attraverso il monitoraggio delle concentrazioni ormonali nelle urine con piccoli dispositivi che si comprano, e i metodi così detti “naturali” che prevedono l'astinenza periodica dai rapporti sessuali durante i giorni fecondi della donna. La rilevazione dei giorni fertili avviene sulla base di diversi parametri, come temperatura corporea basale e modificazioni del muco cervicale (metodo Ogino-Knaus, metodo Billings, metodo della temperatura basale). I metodi naturali, basandosi sulla semplice osservazione dell'andamento di alcuni parametri fisiologici, non interferiscono in alcun modo con i meccanismi che regolano la fertilità ma sono poco sicuri poiché dotati di un'efficacia contraccettiva piuttosto bassa. Alcuni, in particolare, sono impegnativi perché prevedono una buona collaborazione e motivazione di coppia e la conduzione di un monitoraggio continuo e molto accurato di tali parametri. Va citato anche il coito interrotto, metodo che consiste nell'estrazione del pene dalla vagina poco prima dell'eiaculazione. Questo metodo ha scarsa efficacia poiché possono verificarsi fuoriuscite di sperma anche prima dell'orgasmo.

Metodi chirurgici
I metodi chirurgici come la sterilizzazione tubarica per la donna e la vasectomia per l'uomo sono metodi contraccettivi efficaci ma difficilmente reversibili, pertanto, non consigliabili ai giovani e alle persone che non hanno ancora avuto un figlio. Hanno un'efficacia molto elevata. In Italia dal 1978 tali metodi sono permessi, tuttavia, i costi dell'intervento chirurgico per la sterilizzazione tubarica sono coperti dal Servizio Sanitario Nazionale mentre i costi per la vasectomia non lo sono.

Contraccezione di emergenza
In Italia, sono in commercio due tipi di contraccettivi di emergenza: la pillola del giorno dopo che agisce fino a 72 ore (tre giorni) dopo il rapporto sessuale e la pillola dei 5 giorni dopo che agisce fino a 120 ore (cinque giorni). Non sono pillole abortive ma hanno lo scopo di evitare una gravidanza indesiderata dopo un rapporto sessuale non protetto, o non protetto adeguatamente, come nel caso di rottura del profilattico. Il termine emergenza sottolinea che questa forma di contraccezione deve rappresentare una misura occasionale e non sostituire un regolare metodo contraccettivo. Non si tratta, infatti, di una pillola che può essere assunta dopo ogni rapporto sessuale. Entrambi i metodi non proteggono dalla gravidanza qualora si verifichino altri rapporti a rischio durante lo stesso ciclo e non proteggono da malattie sessualmente trasmesse.  Anche se sono entrate nell'uso comune, le definizioni pillola dei cinque giorni dopo e pillola del giorno dopo non sono corrette. Esse, infatti, vanno assunte il prima possibile dopo il rapporto sessuale a rischio di gravidanza, possibilmente entro le 24 ore per ottenere il maggior livello di efficacia contraccettiva. Per questo motivo si preferisce usare la definizione di contraccezione d’emergenza. La pillola dei cinque giorni dopo è tre volte più efficace della pillola del giorno dopo in caso di assunzione entro le 24 ore dal rapporto a rischio. I due farmaci agiscono spostando l'ovulazione in avanti di qualche giorno, tuttavia, mentre la pillola del giorno dopo, se il processo che porta all'ovulazione è già iniziato, non è in grado di bloccarlo, la pillola dei 5 giorni dopo è in grado di far slittare l'ovulazione anche quando il processo è già in corso. In Italia, sia la pillola del giorno dopo, sia la pillola dei cinque giorni dopo non richiedono ricetta medica per le donne maggiorenni ma solo per le ragazze minorenni. Le donne minorenni hanno diritto all'utilizzo della contraccezione di emergenza anche in assenza di autorizzazione dei genitori, o di chi esercita la potestà, nel più stretto rispetto della loro riservatezza (ogni violazione della loro privacy da parte del personale sanitario è censurabile e perseguibile per legge). Anche lo IUD, inserito entro 48 ore dal rapporto non protetto, può agire come contraccettivo di emergenza.

Prossimo aggiornamento: 13 Giugno 2025

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