Introduzione

Sindrome di Hutchinson-Gilford (SPHG)

La malattia di Hutchinson-Gilford (SPHG), è una malattia genetica estremamente rara, denominata anche progeria, caratterizzata da un invecchiamento accelerato che si manifesta precocemente nell'infanzia, senza alterazione delle capacità intellettive, con alterazioni di pelle, ossa e sistema cardiovascolare.

La SPHG colpisce circa un bambino su 8 milioni di nati vivi negli Stati Uniti d'America. In Olanda è stato osservato un numero di nuovi casi pari a 1 su 4 milioni di bambini nati vivi. È una malattia progressiva che causa un rapido invecchiamento sin dai primi anni di vita. Di solito alla nascita i bambini non presentano alcuna manifestazione della malattia, e solo successivamente, durante il primo anno di vita, cominciano a vedersi i primi segni e sintomi quali, ad esempio, lo scarso accrescimento e la perdita dei capelli.

La maggior parte dei bambini muore a causa di malattie tipiche degli anziani, quali problemi cardiaci o vascolari cerebrali. L'aspettativa media di vita per un bambino con SPHG è di circa 13 anni, sebbene alcuni possano raggiungere i 20 anni o più.

Vi sono altre malattie ereditarie caratterizzate da invecchiamento precoce (progeroidi) che si manifestano con disturbi simili alla SPHG ma se ne differenziano per i meccanismi che ne sono alla base. Tra queste figurano la sindrome progeroide di Nestor Guillermo, la sindrome progeroide atipica, la sindrome progeroide con ipolasia mandibolare e sordità, la sindrome di De Barsy, la sindrome progeroide congenita, la sindrome di Wiedemann-Rautenstrauch, la sindrome di Werner e la sindrome di Cockayne.

Non esiste una terapia specifica per la sindrome SPHG, tuttavia è necessario diagnosticarla prima possibile per iniziare una terapia di supporto e un'idonea gestione delle complicazioni. La ricerca di possibili cure ha fatto enormi passi in avanti dal momento in cui è stato identificato il gene responsabile della malattia.

Sintomi

Di solito entro il primo anno di vita, la crescita di un bambino con malattia progeroide di Hutchinson-Gilford (SPHG) rallenta notevolmente ma lo sviluppo della capacità di muoversi e l'intelligenza rimangono normali.

I principali segni distintivi della malattia sono:

  • rallentamento della crescita, con altezza e peso al di sotto della media
  • perdita notevole del tessuto adiposo sottocutaneo
  • pelle sottile, atrofica e pigmentata
  • vene visibili sulla superficie cutanea
  • testa sproporzionatamente grande rispetto al viso
  • perdita dei capelli, comprese ciglia e sopracciglia
  • faccia stretta, mandibola piccola, labbra sottili e naso a becco
  • occhi prominenti e chiusura incompleta delle palpebre
  • voce stridula
  • torace carenato
  • alterazioni scheletriche

Cause

La malattia progeroide di Hutchinson-Gilford (SPHG) è causata da mutazioni del gene, denominato Laminina A (in sigla LMNA), che contiene le informazioni per la produzione della proteina precursore della lamina A, necessaria per garantire l’integrità del nucleo cellulare. La mutazione responsabile della malattia porta alla produzione di una lamina A difettosa , chiamata progerina, che rende instabile il nucleo cellulare, limitando la capacità della cellula di dividersi e causandone la morte prematura. Le cellule così danneggiate innescano il processo di invecchiamento tipico della progeria.

La scoperta che il gene LMNA è coinvolto anche nella SPHG aumenta il numero dell'eterogeneo gruppo di malattie genetiche causate dalla sua mutazione e indicate, nel complesso, con il nome di Laminopatie.

Si ritiene che la mutazione del gene LMNA sia un evento casuale che colpisce un singolo ovulo o spermatozoo poco prima del concepimento. Nella maggior parte dei casi di SPHG sembra che nessuno dei genitori sia portatore poiché la mutazione genetica si verifica de novo nel bambino. Tuttavia, in letteratura scientifica sono noti casi di ricorrenza della sindrome fra fratelli e fratellastri.

Complicazioni

I bambini con la malattia progeroide di Hutchinson-Gilford (SPHG) di solito sviluppano anomalie del sistema cardiovascolare con un grave rigidità e ispessimento dei vasi sanguigni (si parla di degenerazione aterosclerotica) che trasportano sostanze nutritive e ossigeno dal cuore al resto del corpo. Ciò determina la conseguente riduzione del flusso di sangue negli organi vitali.

La maggior parte dei bambini con progeria muore per complicazioni legate all'aterosclerosi, tra cui:

In genere, non fanno parte dei disturbi causati dalla malattia alcuni problemi di salute spesso associati all'invecchiamento, come l'artrite, la miopia e l'aumentato rischio di cancro.

Diagnosi

La diagnosi della malattia progeroide di Hutchinson-Gilford (SPHG), di solito, avviene durante i primi due anni di vita o nell'infanzia (3-8 anni di età), periodo in cui il bambino inizia a mostrare i primi segni caratteristici di un invecchiamento precoce. In genere, il sospetto della presenza della malattia è espresso dal pediatra durante le normali visite di controllo, quando rileva i primi disturbi causati della malattia. In questo caso la famiglia e il bambino saranno indirizzati presso un centro clinico specializzato.

Informazioni utili per prepararsi alla consulenza clinica con l'esperto di riferimento

Cosa fare prima dell'appuntamento

  • preparare una lista di tutti i segni e i sintomi che il bambino presenta e indicare da quanto tempo si sono manifestati, incluse le curve di crescita
  • predisporre un elenco di domande da porre al medico
  • programmare le attività in modo che entrambi i genitori possano essere presenti alla consulenza e alla visita medica del proprio figlio. Può essere difficile capire ciò che il medico dice dopo aver comunicato che il bambino presenta la malattia. I genitori, se presenti entrambi, possono offrire un vicendevole sostegno emotivo e aiutarsi a ricordare le informazioni ricevute dal medico specialista

Alcune domande sulla progeria da porre al medico potrebbero essere:

  • quale può essere la causa dei segni e dei sintomi di mio figlio?
  • ci sono altre possibili cause?
  • cosa comporterà in futuro la malattia?
  • che tipo di analisi deve eseguire il bambino per confermare la diagnosi?
  • quali sono le complicazioni di questa malattia?
  • sono disponibili delle cure?
  • cosa si può fare per alleviare i disturbi del bambino o ritardare la progressione della malattia?
  • gli altri figli o familiari hanno un rischio più alto rispetto a quello della popolazione generale di sviluppare questa malattia?
  • ci sono degli studi clinici in corso ai quali il bambino può partecipare?
  • il bambino dovrebbe sottoporsi ad altre visite specialistiche periodicamente?
  • abbiamo diritto a una esenzione per le visite e i controlli di laboratorio e strumentali che dovrà effettuare il bambino?
  • esistono delle Associazioni di pazienti che si occupano di questa malattia e come è possibile mettersi in contatto con altre famiglie che stanno affrontando lo stesso problema?

Cosa aspettarsi dal medico

L'esperto raccoglierà informazioni sullo stato di salute del bambino da quando è nato ed eseguirà una visita medica completa, tra cui:

  • misurazione di altezza, peso e circonferenza cranica
  • valutazione della curva di crescita
  • misurazione della pressione arteriosa
  • ricerca di segni visibili e di disturbi presenti che sono tipici della progeria

La SPHG è una malattia rara, ed è probabile che l'esperto avrà bisogno di raccogliere molte informazioni prima di diagnosticarla e stabilire i passi successivi per percorso assistenziale del bambino. È importante porre domande, perché possono aiutare il medico a sviluppare una serie di argomenti da approfondire. Dal momento della diagnosi, lo specialista programmerà una serie di valutazioni cliniche, esami di laboratorio e strumentali compresi la consulenza genetica, la valutazione cardiologica completa, la visita odontoiatrica, gli esami della vista e dell'udito, le indagini ecografiche e le tecniche radiologiche cosiddette di neuroimaging quali, ad esempio, la Tomografia Assiale Computerizzata (TAC) e la Risonaza Magnetica Nucleare (RMN) per rilevare le immagini del cervello.

É possibile sospettare la SPHG sulla base di segni e sintomi caratteristici della malattia. Per confermarne la presenza sono necessari dei test genetici mirati che si effettuano all'interno della consulenza genetica. Il test genetico per l'analisi del gene Laminina A può confermare con certezza la presenza di SPHG.

Terapia

Non esiste una terapia per la progeria ma una valutazione periodica del sistema cardiovascolare può aiutare a gestire la malattia del bambino.

Alcune cure farmacologiche, da prendere dietro indicazione medica, per controllare i disturbi o alleviare e ritardare alcuni dei segni della malattia sono:

  • aspirina a basso dosaggio, una dose giornaliera può aiutare a prevenire gli attacchi di cuore e l'ictus
  • altri farmaci, a seconda delle condizioni del bambino, il medico può prescrivere altri farmaci, come le statine per abbassare il colesterolo o gli anticoagulanti per prevenire la formazione di coaguli di sangue. Il medico potrebbe decidere di prescrivere l'ormone della crescita per favorire l'aumento di altezza e peso
  • terapia fisica e occupazionale: queste terapie possono essere utili per combattere la rigidità articolare e aiutare il bambino a rimanere attivo
  • estrazione di denti da latte (detti denti decidui): poiché i denti permanenti possono comparire prima della caduta dei denti decidui, l'estrazione di questi ultimi può impedire il sovraffollamento e favorire il corretto posizionamento dei denti permanenti

Ricerca e cura sperimentale

Lo scopo della ricerca attuale è studiare i meccanismi che causano la malattia per individuare nuove opzioni di cura.

Alcune aree di ricerca includono:

  • studio del gene Laminina A e delle vie metaboliche cellulari in cui sono coinvolte le proteine anomale
  • conduzione di studi clinici che utilizzano farmaci noti come gli inibitori della farnesil transferasi (FTIs), sviluppati per la cura del cancro ma efficaci anche per la terapia di alcune malattie con progerie
  • sperimentazione di altri farmaci per il la cura della progeria

Consigli da mettere in pratica a casa per aiutare il bambino con SPHG:

  • assicurarsi che il bambino sia ben idratato, la disidratazione può essere più grave nei bambini con SPHG ed è, quindi, importante che bevano molta acqua, soprattutto durante una malattia febbrile, intestinale o nella stagione calda
  • somministrare pasti piccoli e frequenti: poiché la nutrizione e la crescita sono un problema per i bambini con progeria, pasti piccoli e frequenti possono aumentare l'apporto calorico
  • incoraggiare una regolare attività fisica, verificare con il medico quali attività prediligere
  • far utilizzare al bambino scarpe imbottite: la perdita di grasso corporeo nei piedi può causare disagio
  • utilizzare una protezione solare ad ampio spettro con un fattore di protezione solare (Sun Protection Factor-SPF) di almeno 15. Applicare la protezione solare generosamente e riapplicare ogni due ore; limitare in ogni caso l'esposizione ai raggi solari nella stagione estiva
  • assicurarsi che il bambino abbia effettuato le vaccinazioni raccomandate per l'infanzia. Un bambino con SPHG presenta lo stesso rischio degli altri bambini se esposto a malattie infettive
  • offrire opportunità di apprendimento:  la SPHG non influisce sull'intelligenza e sull'apprendimento, pertanto, il bambino potrà frequentare la scuola seguendo un programma adeguato alla sua età

Vivere con

Scoprire che il proprio bambino ha la malattia progeroide di Hutchinson-Gilford (SPHG) può essere emotivamente devastante. All'improvviso la famiglia si trova ad affrontare situazioni che comportano un notevole impiego di risorse fisiche, emotive ed economiche.

I gruppi di supporto alle persone con SPHG potrebbero costituire una parte importante di una più ampia rete di sostegno sociale che include operatori sanitari, famiglia e amici. In un gruppo di sostegno, ci si confronta con persone che vivono le stesse emozioni e si trovano ad affrontare gli stessi problemi quotidiani.

È fondamentale parlare apertamente con il bambino con il supporto di uno specialista psicologo. Inoltre, il pediatra, il medico di famiglia, il terapeuta o il gruppo di sostegno possono offrire all'intero nucleo familiare un valido supporto nell'affrontare questa condizione.

Bibliografia

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Prossimo aggiornamento: 30 giugno 2024

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