Introduzione

Ecografia (esami di accertamento)

L'ecografia è una tecnica non invasiva che consente di accertare (diagnosticare) alcune malattie attraverso l'impiego di onde sonore ad alta frequenza (ultrasuoni) che consentono di generare e visualizzare l'immagine di organi e tessuti interni.
L'ecografia può essere utilizzata per:

  • seguire (monitorare) l’andamento di una gravidanza
  • accertare (diagnosticare) una malattia
  • guidare un chirurgo durante alcuni interventi

Nel corso dell’ecografia un piccolo dispositivo, chiamato sonda ecografica, emette degli ultrasuoni che rimbalzano tra i diversi organi e tessuti del corpo, creando "echi" raccolti e trasformati in un'immagine in movimento visualizzata, in tempo reale, su un monitor.

La maggior parte delle ecografie durano tra i 15 e i 45 minuti. Di solito, si svolgono in un reparto di radiologia o in ambulatori di strutture pubbliche o private (ASL, ospedali, cliniche, centri polispecialistici) e sono eseguite da un medico radiologo o da un medico ecografista. Possono anche essere effettuate da altri operatori sanitari, quali ostetriche o fisioterapisti, appositamente formati.

A seconda del motivo e dell'organo per cui è richiesta, l'ecografia può essere:

  • esterna, la sonda si sposta sulla pelle
  • interna, la sonda è inserita nell'organismo
  • endoscopica, la sonda è collegata ad un lungo tubo sottile e flessibile (l'endoscopio) che è inserito nell'organismo

L'accertamento (diagnosi) ecografico può essere anche suddiviso in:

  • anatomico, produce immagini di organi interni o altre strutture del corpo
  • funzionale, combina le immagini anatomiche con informazioni come il movimento e la velocità del sangue, la consistenza del tessuto ed altre caratteristiche fisiche per creare "mappe di informazioni." Le mappe aiutano il medico a individuare eventuali cambiamenti o differenze di funzionamento all'interno di un organo o tessuto del corpo

Il test

Preparazione per l’ecografia

Prima di procedere con alcuni tipi di ecografia, è richiesto di seguire una preparazione per aiutare a migliorare la qualità delle immagini prodotte:

  • bere acqua e non urinare fino al termine dell’esame, nel caso di un'ecografia pelvica
  • mantenersi a digiuno nelle ore antecedenti un'ecografia addominale

Uno degli usi più comuni dell’ecografia è in gravidanza per monitorare la crescita e lo sviluppo del feto. Altri impieghi riguardano: l'imaging del cuore, dei vasi sanguigni, degli occhi, della tiroide, del cervello, del seno, degli organi addominali, della pelle, e dei muscoli. Le immagini sono visualizzate in due dimensioni (2D), 3D o 4D (vale a dire una 3D col movimento, ad esempio del flusso sanguigno).

A seconda del tipo di organo da controllare, e del motivo per cui è richiesta, l'ecografia può essere esterna, interna, endoscopica o funzionale:

Ecografia esterna

L'ecografia esterna è spesso utilizzata per esaminare il cuore, il fegato, i reni e altri organi dell'addome e del bacino, nonché muscoli e articolazioni. È impiegata anche per seguire l'evoluzione di una gravidanza e fornire indicazioni importanti sulla forma e la struttura del nascituro (morfologica).

L'ecografista, dopo aver spalmato un apposito gel sulla sonda ecografica, la posiziona sulla pelle spostandola lungo la parte corrispondente all'organo da esaminare. Il gel lubrificante consente alla sonda di muoversi agevolmente e assicura un contatto continuo con la pelle.

Per l'ecografia dell'utero e della zona pelvica, sarà necessario bere acqua per avere la vescica piena durante l'esame. Una volta completato, si potrà svuotare la vescica.

Ecografia interna

L'ecografia interna (transvaginale o transrettale) consente di esaminare più da vicino gli organi interni come la prostata, le ovaie o l'utero.

Durante l'esame, è chiesto di sdraiarsi sulla schiena, o su un fianco, con le ginocchia verso il petto.

Un profilattico sterile sarà inserito sulla sonda ecografica che sarà poi delicatamente inserita nella vagina o nel retto. Le immagini saranno visualizzate su un monitor.

Gli esami interni possono causare qualche disagio, ma non dolore.

Ecografia endoscopica

L'endoscopio è inserito nell'organismo attraverso la bocca, per esaminare stomaco e esofago. Ha una luce e una sonda sull'estremità e, una volta inserito nell'organismo, per creare le immagini emette gli stessi ultrasuoni utilizzati dalla sonda esterna.

All'inizio dell'esame è chiesto alla persona che vi si sottopone di sdraiarsi su un fianco, per facilitare l'inserimento dell'endoscopio diretto verso lo stomaco. Per evitare possibili disagi, prima di procedere potrebbe essere somministrato un sedativo e un anestetico locale in gola. Potrebbe essere utilizzato anche un paradenti allo scopo di mantenere la bocca aperta e di proteggere l'endoscopio dal morso dei denti.

Dopo un'ecografia endoscopica con sedazione, è consigliabile aspettare che l'effetto del farmaco sia significativamente diminuito prima di uscire dal luogo dove si è svolto l'esame. È, inoltre, opportuno essere accompagnati poiché è sconsigliato guidare.

Ecografia funzionale

L'ecografia funzionale include il doppler e il color doppler a ultrasuoni per misurare e visualizzare il flusso sanguigno nei vasi e nel cuore.

Il color doppler è utilizzato per misurare la velocità e la direzione del flusso sanguigno ed è comunemente usato per verificare la presenza di depositi di grasso e colesterolo (placca aterosclerotica), che potrebbero bloccare il flusso di sangue al cervello, all'interno delle arterie carotidee.

Un'altra forma funzionale di ecografia è l'elastografia, un metodo per valutare la rigidità relativa ai tessuti: può essere utilizzata per differenziare il tessuto tumorale da quello sano. L'elastografia può essere impiegata anche per testare la fibrosi epatica, una malattia in cui, a causa di un'infiammazione, nel fegato si accumula un eccesso di tessuto cicatriziale.

Nel marzo 2020 è stato pubblicato uno studio sull'electromechanical wave imaging (EWI), una tecnica ad ultrasuoni ad alta frequenza di fotogrammi in grado di mappare l'onda elettromeccanica corrispondente alla propagazione dell'inizio della contrazione in risposta all'attivazione elettrica del cuore. È una modalità di ottenere immagini (imaging) non invasiva basata sugli ultrasuoni per la localizzazione di aritmie cardiache come Wolff-Parkinson-White (WPW), complessi ventricolari prematuri (PVC), tachicardia atriale (AT) e flutter atriale (AFL).  

Questa tecnica di imaging a ultrasuoni è in grado di generare una mappatura del cuore che può consentire l'identificazione del sito del cuore all’origine di un battito cardiaco irregolare (aritmia cardiaca). L'aggiunta di questo metodo di imaging ai metodi tradizionali di indagine clinica potrebbe aiutare a migliorare il processo decisionale e la pianificazione del trattamento.  

Risultati

I risultati dell'ecografia si possono ottenere subito dopo la conclusione dell'indagine ma, nella maggior parte dei casi, sarà necessario aspettare che le immagini siano stampate e valutate e sia trascritta la relazione del medico ecografista. I risultati dovranno essere portati al medico curante per la prescrizione di eventuali approfondimenti.

L'indagine ecografica è, generalmente, considerata sicura, non ha controindicazioni, non comporta l'esposizione a radiazioni (come avviene, invece, nel caso della Tomografia Computerizzata, TAC ) e non produce radiazioni ionizzanti come quelle prodotte dai raggi x.

Le ecografie esterne ed interne sono normalmente indolori.

Prima di sottoporsi ad una ecografia interna si dovrà informare l'ecografista di un'eventuale allergia al lattice per evitare la copertura della sonda con questo materiale.

L'ecografia endoscopica può, invece, causare effetti indesiderati (effetti collaterali) temporanei, come mal di gola o gonfiore. Infine, esiste il rischio, remoto, di complicazioni più gravi quali emorragie interne.

Bibliografia

NHS Choices. Ultrasound-scan (Inglese)

National Institute of Biomedical Imaging and Bioengineering (NIH). Ultrasound (Inglese)

Prossimo aggiornamento: 07 Gennaio 2024

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