Introduzione

PET

La PET (dall'inglese Positron Emission Tomography) o Tomografia a emissione di positroni è un esame di medicina nucleare che permette di studiare tutto il corpo umano con un'elevata risoluzione e fornisce informazioni sul metabolismo degli organi interni e dei tessuti. Viene utilizzata nel settore oncologico ma anche in quello neurologico e cardiologico. La PET si distingue da altri esami di medicina nucleare, come la scintigrafia e la SPET (o tomoscintigrafia) per il tipo di tracciante radioattivo.

La PET può utilizzare una sostanza normalmente presente nell'organismo (ad esempio, il glucosio) per legare la sostanza radioattiva somministrata (come il Fluoro 18 nel caso del glucosio). Una volta in circolo, il tracciante radioattivo emette particolari particelle, chiamate positroni, che vengono registrate da uno speciale scanner posto all'esterno del corpo (tomografo o sistema di rivelazione).

La macchina per la PET è molto simile a una macchina per la TAC perché è costituita da un anello entro cui si posiziona il lettino che ospita la persona. L'immagine restituita dal tomografo consente di valutare in che modo si distribuiscono questi traccianti all'interno di un organo o di un determinato tessuto biologico. Tutte le cellule che hanno una attività intensa consumano glucosio e, di conseguenza, in queste aree del corpo il glucosio si accumulerà maggiormente. Nelle aree in cui l'attività cellulare è molto elevata, il tracciante radioattivo emetterà un segnale più intenso e ben visibile. Ad esempio, in ambito oncologico, le cellule tumorali sono molto attive e hanno bisogno di maggiore energia rispetto a quelle sane. In questi casi il glucosio si accumulerà nelle zone con metastasi e il tracciante radioattivo le renderà visibili e ben identificate.

Le applicazioni della PET in oncologia riguardano quasi tutti i tipi di tumori poiché è possibile utilizzare i radiofarmaci più̀ idonei per ogni tipo: tumori cerebrali, del distretto testa-collo, del polmone, della mammella, del tratto gastroenterico, del sistema genito-urinario, di ossa, muscoli e tessuti molli, linfomi e mielomi, melanoma, neoplasie endocrine e neuroendocrine. L'esame PET, per le sue caratteristiche, viene utilizzato per diagnosticare i tumori, per capire quale sia il punto migliore in cui fare una eventuale biopsia, per capire in che fase si trova il tumore ma anche per verificare l’efficacia delle cure in corso.

Per sfruttare ancor meglio le caratteristiche dell'esame PET sono state sviluppate delle apparecchiature dette PET-TAC che possono registrare immagini legate al funzionamento di un organo o di un tessuto (immagine PET) in contemporanea alle informazioni sulla loro forma e composizione (immagini morfologiche) normalmente date dalla TAC. Questo tipo di esame permette di localizzare ancora meglio l'organo o il tessuto dove si è accumulato il radiofarmaco.

IL TEST

Durante un esame PET viene somministrata per via endovenosa una piccola quantità di farmaco radioattivo che non genera alcun rischio per i familiari conviventi. Infatti, immediatamente dopo il termine dell'esame si può tornare a casa, seguendo le indicazioni dei sanitari riguardo le precauzioni da prendere nei confronti di bambini e donne in gravidanza.

Prima di iniziare l'esame viene chiesto di togliere gli oggetti metallici che potrebbero interferire con l'esame stesso e creare degli artefatti nelle immagini. Durante l'esame il paziente rimane disteso e il tomografo raccoglie i dati (il tomografo non emette radiazioni).

Tutti possono essere sottoposti a una PET, se necessario e su indicazione del medico curante, tranne le donne in gravidanza per evitare eventuali rischi per il feto. Se si allatta è necessario segnalarlo al medico per ricevere istruzioni sul periodo in cui l'allattamento deve essere interrotto al fine di evitare che la sostanza in circolo nell'organismo della donna passi, attraverso il latte, al bambino.

Per sottoporsi alla PET è spesso necessario il digiuno nelle sei ore che precedono l'esame. Si possono bere liberamente acqua e bevande ma non devono essere zuccherate in modo da non modificare il risultato dell'indagine. Spesso, prima dell'esecuzione della PET, viene misurato il livello di glicemia nel sangue. È sempre importante attenersi scrupolosamente alle indicazioni che vengono fornite dal medico contestualmente alla prenotazione dell'esame.

Prossimo aggiornamento: 07 Gennaio 2024

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