Introduzione

Zika

L'infezione umana da virus Zika è trasmessa principalmente dalla puntura di zanzare infette, le stesse responsabili anche della trasmissione della dengue, della chikungunya e della febbre gialla. Nella maggior parte dei casi è un'infezione molto lieve. Tuttavia, se l'infezione colpisce donne in gravidanza può essere causa di malformazioni nel feto come una significativa riduzione del volume del cervello e, quindi, della circonferenza cranica (microcefalia).

Il virus Zika non si è mai manifestato in Europa: le epidemie di Zika sono state segnalate nelle isole del Pacifico, nell'America meridionale e centrale, nei Caraibi, in Africa e in alcune parti del sud e sud-est asiatico.

Sintomi

L'80% delle persone infettate dal virus Zika non ha alcun disturbo. Nel restante 20% l'infezione provoca disturbi (sintomi) che possono essere lievi, simili a quelli di una influenza accompagnata, a volte, dalla comparsa di macchie o eritemi sulla pelle (eruzione cutanea).

I disturbi (sintomi) più comuni causati da Zika sono:

La durata dei disturbi varia dai 4 ai 7 giorni; essi compaiono, in genere, a distanza di 3-13 giorni dall'infezione in seguito alla puntura di zanzara infetta. Raramente è necessario il ricovero in ospedale.

Molte persone non si rendono conto di essere state infettate per la mancanza di disturbi o perché la malattia è confusa con altre più comuni, tipo l'influenza. Nei casi più seri, i disturbi (sintomi) di Zika sono simili a quelli causati da altre malattie trasmesse attraverso le punture di zanzara, come la dengue e la chikungunya.

Cause

L’infezione umana da virus Zika è trasmessa principalmente dalla puntura di zanzare infette. Una volta infettata, la persona può a sua volta trasmettere il virus ad un’altra zanzara innescando una catena che può dare origine ad un focolaio o ad un’epidemia.

La trasmissione del virus tra esseri umani è possibile anche attraverso trasfusioni, rapporti sessuali e da madre a feto durante la gravidanza.

Diagnosi

L’infezione da virus Zika spesso non dà alcun disturbo o dà disturbi molto lievi quindi è facile non rendersi conto di essere stati infettati. Tuttavia, se compaiono disturbi dopo un recente viaggio in zone a rischio di contagio e, quindi, si sospetta di aver contratto il virus, è possibile accertarlo (diagnosticarlo) con alcuni test di laboratorio eseguiti su diversi tipi di campioni: siero, plasma, saliva e urine.

Terapia

Attualmente, non esistono cure antivirali specifiche per il virus Zika. La terapia è rivolta, quindi, a controllare i disturbi e prevede il riposo, l'assunzione di liquidi per evitare la disidratazione, l'uso di farmaci (paracetamolo) per abbassare la febbre e di analgesici (ibuprofene) per controllare il dolore (mal di testa, dolori muscolari e alle articolazioni). È bene, comunque, consultare il medico prima di assumere qualunque farmaco. La maggior parte dei pazienti guarisce completamente senza complicazioni neurologiche.

Prevenzione

Non esiste ancora alcun vaccino per prevenire il virus Zika.

L’unica prevenzione possibile è evitare la puntura da parte delle zanzare infette.

A tal fine, se si è in zone a rischio, è bene:

  • coprire bene tutto il corpo, con magliette a maniche lunghe e pantaloni lunghi, possibilmente di colore chiaro, soprattutto negli orari di maggior circolazione delle zanzare
  • usare creme repellenti per zanzare, in conformità con le istruzioni indicate sull'etichetta del prodotto. Repellenti a base di DEET non sono raccomandati in presenza di bambini sotto i tre mesi di età, mentre possono essere utilizzati senza controindicazioni specifiche da donne in gravidanza
  • utilizzare zanzariere negli ambienti chiusi
  • pernottare in luoghi protetti

Nonostante queste precauzioni, le donne in gravidanza o che non escludono la possibilità di concepire in tempi brevi, dovrebbero evitare, per quanto possibile, di fare viaggi in zone in cui è possibile la trasmissione del virus.

Se non è possibile, al ritorno dal viaggio bisogna informare subito il medico curante, nel corso delle visite prenatali, per poter fare accertamenti, se del caso.

Inoltre, si raccomanda agli uomini di ritorno da zone ad alto rischio di contagio, di adottare pratiche sessuali sicure (uso del preservativo), per almeno 6 mesi dopo il loro ritorno, anche in assenza di disturbi (sintomi), per evitare il rischio di ulteriore trasmissione (leggi la Bufala). Anche alle donne (leggi la Bufala) si raccomandano pratiche sessuali sicure (uso del preservativo), per almeno 8 settimane dopo il loro ritorno, anche in assenza di disturbi.

Complicazioni

Non si conoscono altre complicazioni particolari causate dall’infezione da virus Zika, oltre alla accertata compromissione della crescita del cervello (microcefalia), a anomalie oculari e ad alcuni disturbi dello sviluppo, chiamati sindrome di Zika congenita, nei feti di donne che contraggono il virus in gravidanza.

Tuttavia, durante i recenti focolai di Zika, si è riscontrato un incremento della sindrome di Guillain-Barré, sindrome neurologica autoimmunitaria che attacca erroneamente una parte del sistema nervoso.

Bibliografia

EpiCentro. Zika virus 

Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO). Zika virus disease (Inglese)

Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Zika Virus (Inglese)

Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Zika Travel Information (Inglese)

NHS. Zika virus (Inglese)

Prossimo aggiornamento: 26 Settembre 2025

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