Introduzione

Vertigini

Le vertigini sono un sintomo, piuttosto che una condizione patologica. In genere, sono provocate da problemi dell'equilibrio che coinvolgono il funzionamento dell'orecchio interno, ma possono anche essere determinate da problemi che insorgono in alcune parti del cervello.

Le vertigini provocano la sensazione che la persona, o l'ambiente circostante, si stia muovendo o stia ruotando. Questa percezione può essere lieve, oppure così forte da non consentire di mantenere l'equilibrio e di svolgere le attività quotidiane.

A seconda della causa scatenante delle vertigini, possono comparire altri disturbi (sintomi), come, ad esempio, temperatura elevata, ronzio nelle orecchie (tinnito o acufene), perdita dell'udito.

Gli attacchi di vertigini possono manifestarsi improvvisamente e durare da pochi secondi ad alcune ore; vertigini più gravi possono durare per giorni o mesi. La presenza costante di vertigini può rendere la vita di tutti i giorni molto difficile.

Nella maggior parte dei casi le vertigini migliorano e scompaiono senza cure. Se si ripetono episodi di vertigini che influenzano la vita quotidiana si consiglia di rivolgersi al proprio medico di base per accertarne la causa.

Cause

La vertigine è un segnale (sintomo) di diverse malattie o condizioni patologiche. Esistono due tipi di vertigini, note come periferichecentrali a seconda della causa.

Vertigini periferiche

La vertigine periferica è il tipo più comune ed è causata da una alterazione dell'orecchio interno (vestibolo) che è l'organo dell'equilibrio. Le cause più comuni includono:

    • cambiamenti nella posizione della testa (vertigine posizionale parossistica benigna)
    • ferite alla testa
    • infezione dell'orecchio interno (labirintite)
    • infiammazione del nervo vestibolare (neuronite vestibolare)
    • malattia di Ménière
    • assunzione di alcuni farmaci

Vertigine posizionale parossistica benigna

È una delle cause più comuni delle vertigini e si caratterizza per brevi episodi di vertigini che durano circa 15-30 secondi, provocati dai cambiamenti di posizione della testa (per esempio, alzandosi, piegandosi, o girandosi nel letto). Si ritiene che si scateni quando i cristalli di ossalato di calcio (otoliti), che sono contenuti nell'orecchio interno e controllano i movimenti della testa, si spostano verso la parte posteriore e interna del canale auricolare (canali semicircolari).

Gli attacchi di vertigini possono essere ripetuti e, spesso, sono accompagnati da nausea, sebbene il vomito sia raro. Durante questo tipo di vertigini gli occhi si muovono in modo ritmico e incontrollabile (nistagmo).

Ferite alla testa

La vertigine può talvolta svilupparsi dopo un trauma cranico.

Labirintite

La labirintite è un'infiammazione di una parte dell'orecchio interno (il labirinto). Quando ciò accade, le informazioni che raggiungono il cervello sono diverse da quelle inviate da orecchi e occhi sani; i segnali disturbati causano vertigini e capogiri.

La labirintite è solitamente causata da un'infezione virale, come il comune raffreddore o l’influenza, che si diffonde nel labirinto. Più raramente, è provocata da un'infezione batterica.

Le vertigini causate da labirintite possono essere accompagnate da nausea, vomito, perdita dell'udito, tinnito (acufene) e, talvolta, febbre alta e dolore all'orecchio.

Neuronite vestibolare

La neuronite vestibolare, nota anche come neurite vestibolare, è causata dall'infiammazione del nervo vestibolare (uno dei nervi dell'orecchio responsabile dello stato dell'equilibrio). In alcuni casi anche il labirinto può essere infiammato. Si ritiene che sia causata da un'infezione virale. Di solito si scatena improvvisamente e può causare altri disturbi, come instabilità, nausea e vomito. Generalmente non si hanno problemi di udito. Può durare poche ore o giorni, ma possono essere necessarie diverse settimane per ristabilirsi completamente.

Malattia di Ménière

È una malattia rara che colpisce l'orecchio interno. Un episodio tipico può iniziare con una sensazione di pressione nell'orecchio, con la percezione di ronzii (acufeni) e con diminuzione dell'udito, seguiti da vertigini gravi, spesso accompagnate da nausea e vomito. Gli episodi di vertigini possono durare due o tre ore e ripetersi nel tempo, intervallati da lunghi periodi di benessere.

Medicazioni

Le vertigini possono verificarsi come effetto indesiderato (effetto collaterale) di alcuni tipi di farmaci. Per questo è consigliabile consultare il foglio illustrativo fornito con il farmaco per vedere se le vertigini siano elencate come possibili effetti collaterali. È bene comunque consultare il proprio medico.

Vertigini centrali

La vertigine centrale è determinata da problemi in una parte del cervello, ad esempio il cervelletto (situato posteriormente e sotto al cervello) o il tronco cerebrale (situato tra cervello e midollo spinale). Le cause delle vertigini centrali includono:

  • emicrania, un forte mal di testa che di solito è avvertito come un dolore pulsante nella parte anteriore o su un lato della testa, particolarmente comune nei giovani
  • sclerosi multiplauna malattia che colpisce il sistema nervoso centrale (il cervello e il midollo spinale)
  • neurinoma acustico, raro tumore cerebrale benigno che interessa il nervo acustico, il nervo responsabile della percezione uditiva e dell'equilibrio
  • tumore o metastasi cerebrale
  • attacco ischemico transitorio (TIA) o ictus – che provoca l'interruzione di una parte del flusso di sangue al cervello
  • assunzione di alcuni tipi di farmaci

Diagnosi

Per accertare le vertigini il medico curante eseguirà alcuni controlli e chiederà informazioni circa:

  • disturbi (sintomi) associati al primo episodio di vertigini, per esempio, la sensazione di essere storditi o che l'ambiente circostante ruoti
  • presenza di altri disturbi, come perdita dell'udito, ronzii nell'orecchio (acufeni), nausea, vomito o sensazione di pressione nell'orecchio 
  • frequenza e durata delle vertigini
  • influenza delle vertigini sulle attività quotidiane, ad esempio se si è, o meno, in grado di camminare durante un episodio di vertigini
  • fattori che scatenano i disturbi o li peggiorano, come muovere la testa in una particolare direzione
  • elementi che migliorano i disturbi

Il medico di base potrà anche effettuare una visita medica per verificare la presenza di eventuali malattie che potrebbero causare le vertigini. Potrà controllare l'equilibrio o provare a scatenare le vertigini chiedendo di spostarsi rapidamente da una posizione seduta a una posizione sdraiata.
A seconda del tipo di disturbo comparso potrà consigliare di rivolgersi a uno specialista per ulteriori esami. In caso di acufene (ronzio nelle orecchie) e perdita dell'udito, il suo medico di base potrà prescrivere una visita dall'otorinolaringoiatra, medico specialista in malattie che interessano l'orecchio, il naso o la gola. Oppure potrà consigliare di rivolgersi a un neurologo, medico specialista nella cura delle malattie che interessano il sistema nervoso.

Terapia

La cura delle vertigini dipende dalla causa e dalla gravità dei disturbi. Esistono trattamenti specifici per alcuni tipi di vertigini. Per esempio, una serie di semplici movimenti della testa (nota come manovra di Epley) è utilizzata per trattare la vertigine posizionale parossistica benigna.

I farmaci possono aiutare nelle fasi iniziali e nella maggior parte dei casi di vertigini.

Molte persone con vertigini traggono vantaggio dalla riabilitazione vestibolare, che consiste in una serie di esercizi studiati per le persone che soffrono di capogiri e problemi di equilibrio.

Per alleviare le vertigini e ridurre il numero di attacchi, vi sono alcuni accorgimenti da seguire:

  • rilassarsi in posizione distesa, in una stanza tranquilla e buia per ridurre la sensazione di rotazione
  • dormire con la testa leggermente sollevata, su due o più cuscini
  • alzarsi lentamente dal letto, sedersi sul bordo del letto per un minuto circa prima di alzarsi in piedi
  • sedersi immediatamente quando si hanno le vertigini
  • evitare di chinarsi per raccogliere oggetti
  • evitare di allungare il collo, ad esempio quando si vuole raggiungere uno scaffale alto
  • muovere la testa lentamente e con attenzione, durante le attività quotidiane
  • utilizzare un bastone da passeggio, se si è a rischio di caduta
  • cercare di evitare situazioni stressanti, poiché l'ansia può peggiorare le vertigini

Labirintite

La labirintite, di solito, è causata da un'infezione virale e si risolve da sola senza bisogno di cure. Nei rari casi in cui la labirintite è causata da un'infezione batterica, possono essere prescritti antibiotici. La labirintite può anche essere curata con la riabilitazione vestibolare.

Neuronite vestibolare

I disturbi (sintomi) della neuronite vestibolare spesso migliorano senza cure dopo diverse settimane. Tuttavia, potrebbe essere necessario stare a riposo a letto se i disturbi sono gravi. Si consiglia di andare dal proprio medico curante se i disturbi peggiorano o non migliorano dopo una settimana. La neuronite vestibolare può anche essere curata con la riabilitazione vestibolare e i farmaci.

Vertigine posizionale parossistica benigna

Come la neuronite vestibolare, la vertigine posizionale parossistica benigna spesso si risolve da sola dopo diverse settimane o mesi.
Può essere curata utilizzando una procedura chiamata manovra di Epley. Consiste nell'esecuzione di quattro movimenti separati della testa per riposizionare i cristalli (otoliti) che causano vertigini in un punto in cui non possono più causare disturbi. Durante i movimenti si possono manifestare vertigini. Poco dopo l'esecuzione della manovra di Epley i disturbi dovrebbero migliorare, anche se a volte possono essere necessarie fino a due settimane per una completa guarigione.

Malattia di Ménière

Esistono diverse possibilità di cura per le vertigini e gli altri disturbi causati da questa malattia. Esse includono:

  • dieta, in particolare una dieta a basso contenuto di sale per ridurre la pressione dei fluidi dell'orecchio interno
  • farmaci (antistaminici, antiemetici)
  • terapie per la cura dell'acufene (ronzio nelle orecchie)
  • utilizzo di apparecchi acustici per la perdita dell'udito
  • fisioterapia per i problemi dell'equilibrio
  • cura dei disturbi indotti dalla malattia di Ménière, come stress, ansia e depressione

Vertigini centrali

Se il  medico di base sospetta la presenza di vertigini centrali, può consigliare di rivolgersi a uno specialista neurologo o otorinolaringoiatra. Nel caso la vertigine sia causata da emicrania, la cura adeguata potrebbe alleviare la sofferenza.

Riabilitazione vestibolare

La riabilitazione vestibolare ha l'obiettivo di abolire, o ridurre, i disturbi dell'equilibrio. È finalizzata, in funzione delle malattie in atto, a riprogrammare l'apparato dell'equilibrio per far sì che il cervello possa utilizzare non il sistema vestibolare (mal funzionante) ma, al suo posto, altri sistemi sensoriali. Consiste nell'esecuzione di un programma particolare di esercizi con il quale si insegna al cervello a utilizzare la vista e la percezione della posizione del corpo nello spazio (propriocettività) per il mantenimento dell'equilibrio. Facendo affidamento su altri segnali il cervello minimizza le vertigini e contribuisce a mantenere l'equilibrio. Il programma di riabilitazione vestibolare è gestito dal fisioterapista che si avvale di tutta una serie di esercizi, condizionamenti e comportamenti per sostituire il sistema vestibolare mal funzionante.

Farmaci

I farmaci possono essere usati per curare gli episodi di vertigini causati dalla neuronite vestibolare o dalla malattia di Ménière. Possono anche essere impiegati per le vertigini centrali o le vertigini con una causa sconosciuta.
I due tipi di farmaci che vengono prescritti più frequentemente sono:

  • antiemetici, utilizzati per alleviare la nausea e il vomito
  • antistaminici, utilizzati per ridurre l'aumento di pressione nell'orecchio interno

Sicurezza

Se si soffre di vertigini, ci sono alcuni problemi di sicurezza da considerare. Per esempio:

  • informare il datore di lavoro se si svolge un'attività che comporta l'uso di macchinari o richiede di salire/scendere le scale
  • avere consapevolezza di essere a maggior rischio di cadute

Le vertigini possono anche influenzare la capacità di guida. Bisognerebbe evitare di guidare se si sono manifestati episodi recenti di vertigini e c'è la possibilità che si ripetano.

Prossimo aggiornamento: 5 Marzo 2022

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