In pubblicazione in Gazzetta, elimina una discriminazione

(ANSA) – ROMA, 8 Marzo 2018

"È in via di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale il protocollo che permette la donazione di organi da pazienti Hiv positivi ad altri pazienti positivi al virus". Lo ha detto il direttore del Centro Nazionale Trapianti, Alessandro Nanni Costa, a margine degli Stati Generali della Rete Trapiantologica Italiana. La novità, ha aggiunto, ha una grande "importanza sociale perché toglie un fattore di discriminazione al soggetto Hiv , ovviamente senza modificare la sicurezza con cui viene effettuato un trapianto". "È la prima volta - prosegue Nanni Costa - che un provvedimento prende atto di come, data la capacità diagnostica e terapeutica di cui disponiamo, sia possibile utilizzare un donatore Hiv positivo per un ricevente sempre Hiv positivo, con la previsione di un successo terapeutico". In pratica, "sarà possibile utilizzare pienamente il donatore con questa malattia così come già avviene per un donatore con epatite". Dovrà però, sottolinea, "rispondere a determinate condizioni, ovvero deve essere un soggetto seguito e che non porta attori di rischio aggiuntivo". Per la pubblicazione, conclude, "si tratta di due e tre giorni, è praticamente già norma". Gli Stati Generali sono stati anche occasione per fare il punto sull'attività trapiantologica nel nostro Paese. "In Italia - spiega Nanni Costa- l'attività di trapianti è concentrata in 42 ospedali: c'è stato un processo di concentrazione dovuto alla complessità questo è un dato positivo". È previsto però "un meccanismo hub and spoke, tra gli ospedali della regione che devono mandare pazienti al centro trapianti". Quanto ai dati, nel 2017 rispetto al 2015 i trapianti sono cresciuti del 20%, c'è un aumento del 20-30% dei donatori a cuore fermo. In occasione degli Stati Generali, verranno anche presentati alla Rete di progetti di recente approvati. Come i nuovi criteri di autorizzazione dei centri trapianto, in base alla quale l'attività trapiantologica viene gestita dall'ospedale con un direttore del programma nominato dal direttore dell'azienda stessa. (ANSA).