Introduzione

Tampone

Tra le analisi prescritte dal medico, soprattutto in caso di malattie infettive, può esserci l'esecuzione di un tampone. Questo tipo di esame è molto importante poiché molte malattie infettive possono avere segni e disturbi (sintomi) simili e l'analisi del materiale prelevato tramite il tampone può fornire l'esatta natura dell'agente infettivo permettendo la somministrazione della cura più adeguata.

Il test

Il tampone è generalmente costituito da un bastoncino con del cotone sterile ad una estremità (tipo un lungo cotton fioc) che viene poggiato, o leggermente strofinato, sulla zona da indagare. Il materiale prelevato viene quindi analizzato dal laboratorio di microbiologia.

Il tampone può essere eseguito sulle mucose (tampone faringeo, nasale, auricolare, vaginale, rettale, uretrale, oculare), sulla pelle (tampone cutaneo), sulle ferite e sulle ulcere.

In particolare:

Non è necessario seguire delle fasi preparatorie prima di effettuare un tampone ma se dovesse esserci bisogno di accorgimenti particolari, sarà il medico curante ad indicarli.

Generalmente, l'esame non deve essere eseguito durante la terapia antibiotica e prima di effettuarlo la cura deve essere stata sospesa da almeno sei giorni.

Comportamenti da seguire prima di sottoporsi ad alcuni tamponi

  • tampone faringeo, prima di sottoporsi a un tampone faringeo è raccomandato di non mangiare, non lavarsi i denti e non utilizzare colluttori orali
  • tampone vaginale, non bisogna effettuare lavande vaginali nelle 48 ore precedenti l'esame, non si devono usare ovuli o candelette e non si devono avere rapporti sessuali nelle 24 ore precedenti l'esame

Al momento del prelievo, l'operatore informa la persona sulle modalità con cui eseguirà il tampone, per ottenere il massimo della collaborazione possibile. Talvolta, potrebbe utilizzare degli ausili come, ad esempio, un abbassalingua in caso di tampone faringeo o uno speculum in caso di tampone vaginale.

Risultati

Le mucose e la pelle sono parti del corpo non sterili e contengono microorganismi che comunemente convivono con l'organismo senza provocare malattia in un rapporto di reciproca utilità, detta commensalismo. È importante, quindi, che il prelievo e l'analisi del materiale raccolto con il tampone vengano effettuati correttamente in modo da ottenere un risultato attendibile. A tale scopo, per ogni tipo di tampone esistono dei protocolli sulla modalità di prelievo e di analisi del materiale da analizzare a cui gli operatori sanitari si attengono per la buona riuscita dell'esame.

Il risultato del tampone proveniente dal laboratorio contiene il nome del microrganismo che è stato scoperto nel materiale prelevato con il tampone. Nel caso l'agente infettivo sia un batterio, il risultato è generalmente accompagnato da un antibiogramma, che servirà al medico curante per prescrivere la terapia antibiotica più efficace.

Prossimo aggiornamento: 02 Maggio 2024

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