Introduzione

Monotest

Il Monotest è un esame utile come supporto per l'accertamento (diagnosi) della mononucleosi, una malattia infettiva causata dal virus Epstein-Barr (EBV), appartenente alla famiglia degli herpesvirus.

Il test rileva una specifica classe di anticorpi IgM (anticorpi eterofili), è rapido (5-10 minuti) ed economico. Sebbene sia considerato un test molto specifico, la sua sensibilità può dare dei risultati falsi negativi, in particolare nei bambini di età inferiore ai quattro anni. A causa di questa bassa sensibilità, la ricerca degli anticorpi EBV-specifici rimane la scelta migliore nella diagnosi della mononucleosi.

Il monotest può essere prescritto dal medico in presenza di segni e disturbi (sintomi) riconducibili a mononucleosi infettiva.

I disturbi più comuni includono:

  • dolore alla gola (faringodinia), con tonsille ingrossate e arrossate (faringo-tonsillite) che compare nel 95% dei casi. Nel 50% le tonsille sono anche ricoperte da un liquido detto essudato. Spesso si osservano puntini rossi (petecchie) sul  palato (50%)
  • ingrossamento generalizzato dei linfonodi (linfoadenopatia), presente nell’80% dei casi, colpisce più comunemente i linfonodi che si trovano nella zona laterale posteriore del collo, ma può anche coinvolgere quelli ascellari e inguinali
  • stanchezza (astenia) intensa, nel 70% dei casi
  • ingrossamento della milza (splenomegalia), presente nel 50% dei casi ed è tipico della mononucleosi
  • febbre (47% dei casi), in genere molto alta negli adolescenti (fino a 40°C), più modesta nei bambini
  • dolore addominale, nausea e inappetenza

In alcuni casi possono verificarsi anche:

  • ingrossamento del fegato (epatomegalia), presente nel 10% dei casi
  • gonfiore (edema) delle palpebre
  • bollicine sulla pelle (rash cutaneo morbilliforme), presente nel 5-10% dei casi

Il test

Il monotest è un esame molto semplice che non ha controindicazioni e può essere eseguito sul sangue prelevato da una vena del braccio o da un polpastrello, sul siero o sul plasma.

Non è necessario essere a digiuno e dopo il prelievo si può immediatamente tornare a svolgere le normali attività quotidiane.

Anche se l'assunzione di farmaci non influisce sull'esito dell'esame, è comunque bene informare il medico nel caso in cui si stia seguendo una terapia farmacologica.

Risultati

Il monotest positivo è associato a disturbi tipici della mononucleosi infettiva, è indicativo dell'infezione.
Il monotest a volte può risultare positivo anche in caso di altre patologie come il Lupus Eritematoso Sistemico (LES), l’artrite reumatoide, la rosolia, le epatiti virali, e per questo si devono considerare i disturbi (sintomi) ed eventuali altri esami di conferma. 

Se il monotest risulta negativo pur essendo associato ai segni tipici della mononucleosi, la malattia non può essere esclusa: potrebbe trattarsi di un falso negativo o potrebbe essere ancora presto per individuare la presenza di anticorpi eterofili. In questi casi è opportuno eseguire indagini di laboratorio più approfondite.

Bibliografia

Mayo Clinic. Mononucleosis (Inglese)

Marshall-Andon T, Heinz P. How to use … the Monospot and other heterophile antibody tests [Sintesi]. Archives of disease in childehood: education and practice edition. 2017 Aug; 102(4): 188-193 

Prossimo aggiornamento: 31 Gennaio 2025

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