La coppettazione è efficace e priva di controindicazioni?

Falso, non c’è nessuna evidenza di efficacia per questo metodo che può, invece, provocare lesioni permanenti alla pelle.

La coppettazione, anche chiamata emospasia, è un metodo della terapia tradizionale cinese molto antico. È citato nel Papiro di Ebers, un testo di medicina egiziano che risale al 1500 prima di Cristo, e ne parlano Erodoto, Ippocrate, Galeno e Paracelso; è stato a lungo diffuso anche in India e nel mondo arabo (1). In Europa, è stato utilizzato, almeno fino alla fine dell’800, per poi scomparire con l’arrivo di metodi terapeutici efficaci. Da qualche anno, però, la coppettazione vive un grande ritorno, e la vendita di kit per eseguirla in casa viene pubblicizzata un po’ dappertutto in internet, dal momento che alcuni sportivi e alcune attrici sono apparsi sulla stampa con i tipici segni bluastri sul corpo, causati da questa pratica.
La coppettazione, infatti, prevede che sulla superficie del corpo (dorso, ventre, glutei o altre parti) vengano applicate delle coppette, o dei bicchierini, che possono essere di forme e materiali svariati: vetro, plastica, porcellana o anche bambù. All'interno di questi recipienti viene creata una depressione, succhiando via l’aria mediante pompette, oppure bruciandoci dentro un pezzetto di carta o un fiammifero: in questo modo l’aria si scalda e si espande temporaneamente, per poi creare una depressione nel recipiente quando si raffredda di nuovo e torna al suo volume normale. Nella pelle sottostante, a causa della depressione, si crea un accumulo di sangue e la rottura di capillari, così il trattamento lascia dei tipici lividi (ematomi) rotondi, rossi o violacei.
Nella cosiddetta “coppettazione umida” sulla pelle viene anche praticato un taglio, cosicché il sangue viene risucchiato nel recipiente. Quest’ultimo sistema rappresentava, tanto tempo fa, un’alternativa all'applicazione delle sanguisughe, un altro sistema piuttosto popolare fino all’800. Quali siano esattamente le indicazioni della coppettazione non è ben chiaro, dal momento che è stata utilizzata negli anni per le malattie più svariate, dall'herpes ai morsi di animali velenosi, dalle faringiti ai disturbi ginecologici, dagli ictus alla tubercolosi.
Oggi, è impiegata da alcuni atleti e star del cinema nell'idea che aiuti a rilassare e a distendere i muscoli e viene pubblicizzata, tra le altre cose, come rimedio per la cellulite. D’altra parte, nessuno studio clinico affidabile esiste al momento sull'efficacia di questo sistema, per nessuna malattia o malessere. I pochi dati disponibili indicano con qualche incertezza un modesto effetto sul dolore al collo e alla schiena (2). Viceversa, sono noti effetti indesiderati (effetti collaterali) che includono le bruciature (piuttosto frequenti), infezioni, cicatrici e pannicoliti (infiammazioni del tessuto adiposo).
La coppettazione senza tagli è considerata dai medici non pericolosa nelle persone sane, purché sia praticata da operatori esperti e responsabili. È assolutamente sconsigliata, invece, sulle persone con malattie di qualunque genere e, in particolare, con disturbi cardiocircolatori e malattie o danni della pelle (3).

1. Mehta P, Dhapte V. Cupping therapy: A prudent remedy for a plethora of medical ailments. Journal of Traditional and Complimentary Medicine. 2015; 5(3): 127-134

2. Chen B, Li MY, Liu PD, Guo Y, Chen ZL. Alternative medicine: an update on cupping therapy. QJM: An International Journal of Medicine. 2015; 108(7): 523-525

3. National Center for Complimentary and Integrative Health - NIH. In the news: Cupping