Introduzione

Cellulite

La condizione che comunemente viene chiamata cellulite è una manifestazione cutanea localizzata soprattutto sulla zona pelvica e addominale, sui fianchi, sui glutei, sulle cosce. Si presenta, in genere, con micro depressioni della pelle, a volte associate a piccoli noduli del tessuto grasso sottocutaneo. Per l'aspetto visivo che la contraddistingue è spesso indicata come "pelle a buccia d'arancia", mentre la denominazione scientifica è più propriamente "lipodistrofia ginoide", “adiposi edematosa", "liposclerosi".

La varietà di denominazioni sta a significare che in realtà ancora oggi c'è una sostanziale ambiguità sulle cause e sulla vera natura della cellulite, fermo restando che si tratta comunque di un disturbo fisiologico, tipico delle donne, legato essenzialmente alla ritenzione idrica, accumulo di liquidi e micro formazioni di grasso sottocutaneo. Il termine "cellulite" fu introdotto nel 1922 da Alquier e Paviot che la descrissero come un semplice inestetismo della pelle, senza nessuna connessione con l'infezione sottocutanea chiamata in letteratura medica inglese "cellulitis". Numerosi esami clinici nei decenni successivi hanno evidenziato l'assenza di edemi e fibrosi di alcun genere.

Dal punto di vista clinico, la cellulite si manifesta come una serie di zone non omogenee della pelle, con presenza di micro cavità sottocutanee disposte in maniera perpendicolare rispetto al tessuto, nonché di piccolissime protuberanze di tessuto adiposo nella pelle stessa.

In sostanza, nella letteratura medica non c'è accordo sulla corretta interpretazione del fenomeno, e a tutt'oggi la cellulite è ancora una condizione non completamente compresa e un argomento decisamente minore per i ricercatori medici, tanto che molto spesso è stata chiamata "malattia inventata", o addirittura la "non-malattia più investigata" (Godoy 2012). Le pubblicazioni scientifiche degli ultimi trent'anni evidenziano come si tratti di un fenomeno con basi fisiologiche varie, non una malattia, che può essere causata, perpetuata o peggiorata da numerosi fattori.

Sintomi

Poco c'è da dire sui sintomi della cellulite, dal momento che non si tratta di una malattia vera e propria ma piuttosto di un inestetismo cutaneo. Naturalmente, la palpazione della pelle, oltre che una visita effettuata dal dermatologo, possono evidenziare le zone del corpo dove si manifesta più di frequente: principalmente i glutei, le cosce, l'addome, i fianchi. Normalmente la cellulite viene classificata secondo una scala di quattro livelli creata da Nürnberger e Müller nel 1978:

  • 0 = assenza di segni di cellulite
  • 1 = la pelle risulta liscia ma compaiono segni di cellulite pizzicando la pelle o contraendo i muscoli
  • 2 = le introflessioni della cellulite sono presenti e visibili anche senza sollecitare la pelle
  • 3 = presenza delle alterazioni dello stadio 2 in maggior numero e su un'area più estesa, accompagnate dalla presenza di noduli

Secondo altre classificazioni il livello di inestetismo e le alterazioni cutanee possono essere misurate in densità, dimensioni, profondità, lassità dei tessuti e altri parametri fisiologici.

Nell'ipotesi che considera la cellulite una pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica, l'evoluzione e/o degenerazione del fenomeno viene classificata come segue:

  • edematosa, la cellulite si avverte solo al tatto, in questa fase, prevale il ristagno dei liquidi nei tessuti con gonfiori ed edemi localizzati, soprattutto intorno alle caviglie, ai polpacci, alle cosce e alle braccia
  • fibrosa, a causa dei liquidi penetrati nei tessuti, le cellule si distanziano l'una dall'altra e non riescono più a svolgere le proprie funzioni metaboliche. Le fibre elastiche che rendono la pelle morbida e tesa, vengono compresse dalle cellule adipose; le fibre di collagene che svolgono una funzione di sostegno, degenerano e i capillari si alterano; si formano dei piccoli noduli, non percettibili al tatto se non come rugosità sottocutanea, e la cosiddetta pelle a buccia d'arancia
  • sclerotica, dove forma una sclerosi il tessuto diventa duro al tatto con la comparsa di noduli di grandi dimensioni; la superficie cutanea assume il tipico aspetto “a materasso” con avvallamenti e macchie di colore, è fredda e dolente al tatto

Cause

Dal momento che non è mai stato chiarito se la cellulite abbia, o meno, natura patologica, le decine di cause che possono provocare l'insorgere degli inestetismi sono, naturalmente, di natura puramente ipotetica. Tra queste, le più quotate sono:

  • disturbi del metabolismo
  • disordini nutrizionali
  • specifiche architetture sottocutanee
  • alterazioni della struttura del tessuto connettivo
  • fattori ormonali
  • fattori genetici
  • disturbi del sistema microcircolatorio
  • alterazioni nel sistema linfatico
  • alterazioni nella matrice extracellulare
  • infiammazioni

Ogni ipotesi concernente la natura della cellulite è stata, e continua ad essere, oggetto di controversie nella ricerca scientifica e nella letteratura medica. Ogni studioso che se ne è occupato ha prodotto argomenti pro o contro specifiche ipotesi, e si è portati a pensare che le cause della cellulite possano anche essere combinazioni di più fattori insieme, compresi quelli ormonali, genetici, alterazioni del tessuto adiposo o alterazioni del microcircolo sanguigno.

Diagnosi

L'unico accertamento (diagnosi) che può essere fatto per confermare se sia presente, o meno, la cellulite è quello visivo (di fronte a uno specchio) con palpazione della pelle nelle zone maggiormente interessate: cosce, glutei, fianchi, addome.

Secondo la classificazione di Nürnberger e Müller, pizzicando la pelle e contraendo i muscoli ogni persona è in grado di stabilire se sia presente, o meno, la cellulite; nei casi evidenziati dagli stadi 2 e 3 non è necessaria questa prova poiché è più che sufficiente l'esame visivo. Naturalmente, un dermatologo, ma anche lo stesso medico di famiglia, può essere in grado di confermare o meno l'autodiagnosi, raccomandando le precauzioni da prendere e le "cure" da fare per moderare l'insorgenza del fenomeno e/o per diminuire gli inestetismi visibili.

Nei casi più gravi in cui la cellulite può essere associata a stati edematosi, fibrotici o sclerotici, la visita dermatologica approfondita è l'unica che può dare una risposta adeguata e puntuale, consigliando anche l'eventuale terapia da seguire.

Test diagnostici

Non sono previsti test diagnostici particolari per la cellulite.

Terapia

Non trattandosi di una malattia, le cure in realtà consistono in rimedi di natura prettamente estetica e fisioterapica, anche se in alcuni casi si può intervenire con vere e proprie terapie mediche riabilitative.

Innanzitutto, per qualunque stadio della cellulite, è comunque indicato un trattamento locale con prodotti cosmetici, come le creme, unito a una serie di massaggi linfodrenanti per aiutare a ridurre la ritenzione idrica. Possono essere indicati anche trattamenti di pressoterapia (utilizzo di appositi macchinari che applicano una pressione sulle zone interessate), mesoterapia (che prevede l'iniezione nel derma o nel sottocute di farmaci con dosi ridotte di principio attivo), laserterapia, ultrasuono-terapia. Quest'ultimo trattamento, noto anche come onde d'urto, può essere combinato anche con la mesoterapia e la radiofrequenza. In pratica, il terapista utilizza un macchinario dotato di due "pistole" che vengono usate in alternanza. La prima ha una piccola che viene fatta scivolare sull'area da trattare, dopo l'applicazione del gel necessario per la conduzione degli ultrasuoni. Provoca un effetto di percussione sui tessuti e causa la frantumazione dei noduli di grasso, riattiva la circolazione, stimola la produzione di collagene determinando un effetto levigante sulla pelle a cui dona nuova elasticità. La seconda "pistola" ha la testa più grande in modo da eseguire un massaggio drenante utile ad eliminare le tossine dei tessuti.

Tra le terapie più specifiche, adatte soprattutto agli stadi 2 e 3 della scala Nürnberger e Müller, è presente la liposuzione, che prevede l'asportazione chirurgica dell'eccesso di tessuto adiposo sottocutaneo tramite una cannula aspiratrice. È un intervento invasivo che deve essere effettuato da un chirurgo esperto e in centri ben attrezzati ad affrontare le possibili complicazioni. Alternativa alla liposuzione è la emulsiolipolisi, una terapia farmacologica realizzabile per via locale (tramite iniezioni), effettuata con l'utilizzo di fosfolipidi, carnitina, soluzione fisiologica ed altri eccipienti in grado di sciogliere il grasso sottocutaneo in eccesso. Altre terapie sono la lipoapoptosi e la lipoclasia osmotica. In tutti questi trattamenti, lo scopo è sempre quello di eliminare la massima parte possibile del tessuto adiposo responsabile degli inestetismi della cellulite.

In ogni caso, bisogna tenere presente che trattandosi di una condizione fisiologica le possibili terapie illustrate sopra possono avere un'efficacia limitata nel tempo, se non si seguono tutte le possibili precauzioni per evitare l'insorgere o il ripresentarsi della cellulite.

Da notare che le cure per la cellulite rappresentano un ambito di intervento di grande interesse per quanti vogliono speculare sulla salute delle persone (leggi la Bufala). È quindi necessario selezionare con estrema attenzione il centro estetico competente.

Prevenzione

Gli accorgimenti che possono aiutare a prevenire il manifestarsi della cellulite sono parecchi e diversi. Innanzitutto, trattandosi di una condizione fisiologica legata strettamente alla ritenzione idrica e all'accumulo di micro noduli adiposi sottocutanei, la prima attenzione è da riporre sulla sana alimentazione, sull'attività fisica costante, sull'utilizzo di capi di vestiario comodi e non troppo stretti, sull'impiego di scarpe con tacchi non eccessivamente alti e su una corretta postura. Oltre ad essere indicazioni adatte a prevenire numerose malattie, da quelle cardiovascolari al diabete, dall'obesità alle trombosi, fare attenzione ai fattori descritti è il primo rimedio che si può attuare da soli per prevenire questo fastidioso e non estetico disturbo della pelle.

Va tuttavia sottolineato che si tratta di una condizione fisiologica comune al 80-85% delle donne del mondo occidentale nella fascia di età che va dalla pubertà alla maturità piena. La cellulite colpisce soprattutto le donne, mentre rarissimi sono i casi negli uomini, perché l'accumulo del grasso in eccesso nelle zone tipicamente soggette alla cellulite, quali cosce, glutei, addome, fianchi, è tipicamente femminile. Inoltre, se in età giovanile una piccola ma significativa percentuale di donne sembra essere esente dal fenomeno, la cellulite si può sempre presentare in età più avanzata, quando la pelle invecchiando perde di tono e di elasticità. Ecco dunque la validità di un'attività fisica costante soprattutto di tipo aerobico. Bisogna inoltre ricordare che è stata evidenziata la familiarità come una delle possibili cause della cellulite.

Complicazioni

In realtà, complicazioni derivanti dalla sola presenza di cellulite non sono note. Lo sono, invece, quelle causate da uno stile di vita scorretto come cattiva alimentazione, sedentarietà, oscillazioni e aumenti significativi di peso. Tutti fattori che, oltre ad influire nello sviluppo e nell'aggravarsi della cellulite stessa, mettono a rischio la salute.

Praticare un movimento costante, seguire un'alimentazione sana aiuta a mantenere tonica la pelle ed efficiente il metabolismo prevenendo l'accumulo adiposo e la stasi circolatoria. Per alimentazione corretta si intende quella non eccessivamente ricca di grassi e di sale (causa di ritenzione idrica).

Alcune complicazioni possono invece insorgere nel caso della liposuzione o, in rarissimi casi, per intolleranza ai farmaci utilizzati nelle varie emulsiolipolisi, lipoapoptosi, lipoclasia da effettuarsi sotto stretto e competente controllo medico.

Vivere con

Vivere, o meglio convivere, con la cellulite non è certo un problema. Sicuramente il fattore estetico può creare dei disagi, soprattutto per quanto riguarda le donne in età puberale, adolescenziale e giovanile.

La cellulite non è considerata una malattia. Le sue cause sono molteplici, provocate molto spesso da stili di vita errati, oltre che da fattori genetici contro i quali nulla si può fare.

Per questo, oltre a sottoporsi ai trattamenti descritti nelle sezioni precedenti, l'unico consiglio da dare è quello di avere una vita attiva, utilizzare creme ed altri prodotti a livello locale che non presentino controindicazioni neanche con un uso prolungato nel tempo e, infine, imparare ad essere in sintonia con il proprio corpo, lasciando da parte i canoni estetici proposti da stampa e TV.

Stili di vita

La cellulite non è una malattia ma un fenomeno fisiologico che colpisce percentuali tra l’80 e l'85% delle donne del mondo occidentale, in una fascia di età che va dalla prima pubertà alla piena maturità. Le cause che possono contribuire alla sua comparsa sono molteplici, anche se il dibattito nel mondo scientifico rimane tuttora aperto. Tra i fattori che determinano la sua comparsa si ricorda la ritenzione idrica, l'accumulo di palline adipose sottocutanee, disturbi del sistema circolatorio venoso e/o linfatico, fattori ormonali, fattori genetici.

Mangiare bene, vestirsi in maniera adeguata, seguire una dieta salutare possono sicuramente prevenire l'insorgenza del fenomeno o, quantomeno, limitarne i danni estetici nelle persone già predisposte.

Quindi, è bene assumere con moderazione i cibi ricchi di grassi, che peraltro possono essere causa anche di patologie ben più gravi come obesità, diabete, malattie cardiovascolari; prediligere, invece, frutta, verdura, cibi ricchi di acqua; bere almeno due/tre litri di acqua al giorno per contribuire ad eliminare le scorie in eccesso, evitando altresì la ritenzione idrica colpevole della caratteristica pelle a buccia di arancia. Per favorire il drenaggio dei liquidi in eccesso è bene anche seguire una dieta povera di sodio, sostituendo il comune sale da cucina con le spezie per insaporire i cibi.

Anche il movimento fisico contribuisce a ristabilire la corretta circolazione sanguigna e linfatica; questo non significa doversi necessariamente dedicare anima e corpo allo sport tutto il giorno. Certo, più moto si fa meglio è, ma sono sufficienti trenta/quaranta minuti di passeggiata a passo spedito e senza soste per attivare un corretto metabolismo, bruciare prima i carboidrati e poi i grassi.

Un abbigliamento comodo, non troppo stretto sul corpo, con scarpe dal tacco moderato sono un altro valido aiuto per mantenere una corretta postura nel camminare, senza stringere troppo la pelle nei punti critici (glutei, cosce, fianchi, addome) così da non favorire la comparsa della cellulite.

Oltre a questi consigli, che possono facilmente essere messi in pratica da chiunque, per correggere gli inestetismi si può sempre ricorrere ad interventi localizzati e non invasivi come massaggi, linfodrenaggi, applicazione di creme specifiche che, tuttavia, hanno un costo non indifferente soprattutto se l'uso viene prolungato nel tempo. Quindi: meglio adottare un sano e corretto stile di vita, valido aiuto per un perfetto funzionamento di tutto l'organismo.

Prossimo aggiornamento: 19 Gennaio 2024

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