Introduzione

Eritema solare

L'eritema è una lesione della pelle, dovuta a un processo infiammatorio, che rientra nelle forme di allergia cutanea, che si manifesta con arrossamenti o pruriti generati dall'esposizione al sole (scottature solari).

L'infiammazione, tipica dell'eritema, è causata dalla vasodilatazione dei capillari sottocutanei. I margini dell'eritema possono essere netti o sfumati, con chiazze più o meno estese sulla superficie del corpo. Una volta riassorbito, può causare desquamazione o discromia (diversa colorazione della pelle).

L'eritema può essere il segnale di varie malattie della pelle. Una delle forme più diffuse di eritema è una allergia alla luce solare, denominata dermatite polimorfa solare, che rientra nella categoria delle fotodermatosi dovute a una particolare sensibilità della pelle al sole.

Sintomi

I disturbi (sintomi) causati da un'allergia cutanea possono comparire nei minuti o nelle ore successive all'esposizione al sole e si riassumono in:

  • prurito o dolore, dovuto a scottature solari e, in alcuni casi, anche alla luce artificiale (ad esempio, lampade abbronzanti) (leggi la Bufala)
  • arrossamento improvviso e dolente della pelle (eritema vero e proprio) e gonfiore (edema)
  • vesciche e bolle sulle aree del corpo esposte al sole, solitamente mani, braccia e viso
  • diversa pigmentazione (colorazione) della pelle esposta al sole
  • crescita eccessiva di peluria, sulle parti esposte al sole
  • urina di colore rossastro o scuro

Cause

A provocare l'eritema possono essere i raggi ultravioletti naturali (provenienti dalla luce solare) o artificiali (ad esempio, quelli delle lampade abbronzanti) assorbiti in dosi eccessive, che variano da persona a persona, a seconda del tipo di pelle (fototipo) (leggi la Bufala).

Fattori di rischio

I fattori di rischio più comuni, responsabili di una reazione allergica al sole sono:

  • appartenenza a una etnia, l'incidenza di reazioni allergiche è maggiore nelle popolazioni con la pelle chiara
  • esposizione ambientale a sostanze contenute nei profumi, disinfettanti o nei prodotti solari stessi, che possono sviluppare reazioni con la luce del sole
  • assunzione di farmaci, a base di tetracicline, antibiotici, sulfamidici e antidolorifici (ad esempio, ketoprofene)
  • presenza di lesioni della pelle, ad esempio la dermatite accresce il rischio di sviluppare allergie
  • consanguinei con allergie per esposizione al sole, avere parenti stretti con forme allergiche scatenate dal sole. Ciò rappresenta un fattore di rischio

Diagnosi

Nella maggior parte dei casi, l'accertamento (diagnosi) dell'eritema solare avviene esaminando la pelle danneggiata ma, alcune volte, è necessario ricorrere a alcuni esami :

  • test ai raggi ultravioletti, serve a verificare come la pelle reagisce alle diverse lunghezze d'onda dei raggi solari o delle lampade abbronzanti, al fine di determinare il tipo di allergia alla luce solare
  • patch test, per determinare se l'allergia sia dovuta a una sostanza sensibilizzante applicata sulla pelle prima dell'esposizione. Consiste nell'applicazione sulla pelle, per un giorno, di singoli cerotti che rilasciano sostanze diverse e nella loro successiva esposizione alle radiazioni ultraviolette di una lampada solare; se si manifesta una reazione solo nell'area circoscritta del cerotto significa che l'effetto è riconducibile all'azione della sostanza contenuta
  • analisi del sangue e della pelle (biopsia), di solito non sono ritenuti necessari, se non quando si sospetti la presenza di una condizione preesistente come una malattia autoimmune (es da Lupus eritematoso)

Terapia

Nei casi più lievi, l'eritema causato da allergia alla luce solare si risolve senza seguire una terapia, semplicemente evitando di esporsi al sole per alcuni giorni.

Nei casi gravi, si interviene con farmaci da banco (pomate o compresse) a base di corticosteroidi (ad esempio, prednisone).

Il farmaco utilizzato per contrastare la malaria, a base di idrossiclorochina può alleviare i disturbi (sintomi) di alcune allergie cutanee derivanti dall'esposizione al sole.

Il medico, inoltre, può consigliare di esporre gradualmente la pelle ai raggi del sole nei mesi primaverili. Nel caso della fototerapia, alcune volte a settimana prima di prendere il sole, può essere utilizzata una speciale lampada che emette raggi ultravioletti diretti alle parti del corpo più frequentemente esposte ai raggi solari.

Esistono poi altri accorgimenti per alleviare le allergie da esposizione al sole:

  • evitare di trattenersi al sole, l'eritema può scomparire nell'arco di 1 o 2 giorni
  • evitare di assumere farmaci che possono indurre allergia
  • applicare sulla pelle prodotti idratanti o lenitivi, ad esempio lozioni a base di calamina o aloe vera

Prevenzione

Le misure preventive da osservare in caso di eritemi da fotosensibilità al sole sono:

  • esposizione al sole anche fuori dei mesi estivi, in modo da abituare la pelle
  • limitata esposizione al sole, evitare di prendere il sole soprattutto nelle ore di irraggiamento più intenso (tra le 10 e le 16). È consigliabile applicare dei filtri per schermare la luce del sole, ad esempio, schermi o tendine parasole.
  • utilizzo di creme solari ad alto fattore di protezione (almeno 30), soprattutto per bloccare l'azione dei raggi ultravioletti A e B. I prodotti vanno applicati generosamente sulla pelle ogni due ore o più spesso se ci si bagna o in caso di sudorazione (leggi la Bufala)
  • utilizzo di indumenti di protezione, ad esempio cappelli a larghe falde e tessuti specifici per coprire braccia e gambe, evitando tessuti sottili che fanno passare i raggi ultravioletti
  • esclusione di sostanze che scatenano reazioni allergiche, ad esempio alcuni tipi di piante, succo di lime e altri prodotti che possono provocare reazioni della pelle durante l'esposizione al sole

Bibliografia

Mayo Clinic. Sun allergy (Inglese)

Mayo Clinic. Sun rash: Causes and prevention (Inglese)

Enciclopedia Treccani. Eritema

Prossimo aggiornamento: 12 Luglio 2021

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