La credenza popolare che gli spinaci siano un’ottima fonte di ferro è, probabilmente, dovuta in parte alla larga diffusione mediatica che hanno avuto alcune pubblicità e cartoni animati. Il ferro è il minerale più abbondante del nostro organismo e gioca un ruolo decisivo nella formazione dei globuli rossi. I valori consigliati di assunzione sono pari a 10 mg al giorno per adulti maschi e anziani e a 18 mg per le donne durante tutto il periodo dell’età fertile (2).

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che nel mondo il 42% dei bambini di età inferiore ai 5 anni ed il 40% delle donne incinte siano anemici e, buona parte di questi, a causa della carenza di ferro (3). In questi casi è consigliabile, dietro consiglio del medico, una dieta che supplementi la carenza di ferro.

Il ferro è presente negli alimenti in due forme chimiche; una più facilmente assimilabile è contenuta in abbondanza nella carne e nel pesce, mentre quello presente nei vegetali e nelle uova non si assimila facilmente. Inoltre, il ferro contenuto negli spinaci, anche se abbondante (2,9 mg di ferro per 100 grammi di prodotto fresco non bollito) (4), non può essere utilizzato dall'organismo a causa della presenza di sostanze che impediscono il suo assorbimento. Tali sostanze, però, possono essere inattivate con la cottura.
Inoltre, la vitamina C e, più in generale, gli alimenti acidificanti come il limone, ne migliorano comunque l'assorbimento (1). Gli spinaci, comunque, rappresentano una buona fonte di vitamine, acido folico (utile al sistema immunitario, alla produzione di globuli rossi e a favorire il rinnovamento delle cellule) e cellulosa (che aiuta l'intestino a svolgere correttamente il suo “lavoro”).

1. Ministero della Salute. L’alimentazione nella pratica motoria e sportiva 
2. Istituto Superiore di Sanità (ISS). Sali minerali. Oligoelementi o microelementi 
3. Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Anaemia 
4. Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU). Tabelle di composizione degli alimenti