Sul totale Europa sono state il 20% in 2016, +3% sul 2015

(ANSA) - ROMA, 11 gennaio 2018

Per la prima volta in cinque anni in Italia torna ad aumentare il numero delle sperimentazioni cliniche sui medicinali sul totale europeo: nel 2016 sono state il 20%, contro il 17% del 2015. È uno dei dati che emerge dal 16° Rapporto nazionale sulla Sperimentazione Clinica dei medicinali sul 2016 dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa). La metà delle sperimentazioni cliniche fatte in Italia riguarda ricerche sui farmaci oncologici e immunomodulatori, mentre sono in lieve aumento quelle in ambito neurologico, ematologico e immunitario. Calano invece quelle in ambito infettivologico, il secondo settore per spesa farmaceutica in Italia dopo l'oncologia. "Nell'attuale emergenza globale data dalla resistenza agli antimicrobici - si legge nel rapporto - questo è senz'altro un aspetto su cui concentrare e rivedere le strategie, per favorire maggiori investimenti per lo studio di nuove molecole in grado di sconfiggere i cosiddetti super-batteri". Un futuro già presente è invece quello delle nuove terapie geniche: le sperimentazioni con valutazioni di farmacogenetica sono oltre il 15% del totale e continua lo spostamento verso sperimentazioni su farmaci biologici e biotecnologici. Nel settore delle malattie rare, si rileva una positiva tendenza all'incremento rispetto al 2015 con una forte prevalenza di sperimentazioni profit. Il 97% delle sperimentazioni fatte in Italia è condotta su pazienti, mentre sono rarissime quelle in cui vengono arruolati volontari sani. Donne, bambini ed anziani continuano ad essere ancora poco studiati. (ANSA).