Ecdc, Irlanda, Slovacchia e Islanda le più colpite

(ANSA) – ROMA, 29 novembre 2017

Aumentano i casi di orecchioni in Europa. Dopo il calo registrato nel 2014, in cui erano stati 11.632 (in flessione rispetto agli anni precedenti), nel 2015 sono saliti a 13.519, con un tasso di 3,1 casi per 100mila abitanti. Bambini e adolescenti i più colpiti. In più dei due quinti dei casi si è trattato di pazienti vaccinati. A segnalarlo è il Centro Europeo per il controllo delle malattie (Ecdc), secondo cui questi dati sono da spiegare con un calo dell'immunità da vaccino. I dati del 2015 sono comunque inferiori a quelli del 2012 e 2013, che avevano registrato dei picchi con circa 20mila casi. In cima alla lista dei paesi più colpiti c'è l'Irlanda, seguita da Slovacchia, Islanda e Repubblica Ceca. Nel 24% dei malati si trattava di persone non vaccinate, mentre nel 25% avevano ricevuto solo una dose di vaccino, nel 41% dei casi due dosi e nell'1% tre o più dosi. Diverse epidemie sono state segnalate in paesi con alta copertura vaccinale, soprattutto tra gli adolescenti e i giovani adulti, in Europa come nel resto del mondo. A incidere sul calo dell'immunità da vaccino (che protegge da orecchioni, morbillo e rosolia), rileva l'Ecdc, può essere il tempo che trascorre fra la prima e la seconda dose e l'età in cui si fa il vaccino, oltre al ceppo del virus contenuto nel vaccino. Servono quindi più studi per migliorare i futuri programmi di immunizzazione, conclude l'Ecdc, mantenere alto il tasso di copertura con le prime due dosi di vaccino e pensare di dare la terza dose ad adolescenti e giovani adulti nelle strutture dove si hanno epidemie.