Introduzione

Detersivi e loro miscelazione - Rischi per la salute

Per detersivo o detergente si intende qualsiasi sostanza o preparato contenente saponi e/o altri tensioattivi destinato ad attività di lavaggio e pulizia di indumenti, tessuti, piatti e altre superfici dure.

I detergenti possono essere disponibili in commercio in forme diverse (liquido concentrato, polvere, pasta, barre, pani, pezzi, spray e soggetti ottenuti a stampo, ecc.) ed essere commercializzati e utilizzati a livello domestico oppure per attività di pulizia istituzionale (ossia al di fuori dell'ambito domestico) o industriale svolta da personale specializzato e con l'uso di prodotti specifici.

Inoltre, sono considerati prodotti detergenti:

  • preparazioni ausiliarie per lavare, destinate all'ammollo (prelavaggio), al risciacquo o al candeggio di indumenti, biancheria da casa, ecc.
  • ammorbidenti per tessuti, destinati a modificare i tessuti al tatto in processi complementari al loro lavaggio
  • preparati per pulire, destinati ai prodotti generali per la pulizia domestica e/o ad altri prodotti di pulizia per le superfici (ad esempio, materiali, prodotti, macchine, apparecchi meccanici, mezzi di trasporto e attrezzature connesse, strumenti, apparecchi, ecc.)

I detersivi, dunque, sono essenziali e di uso frequente nella vita quotidiana sia a livello domestico, sia industriale. In base alla loro funzione (pulizia del bucato, delle stoviglie, della casa) si differenziano in:

  • detersivi per il lavaggio in lavatrice (in polvere, liquidi, gel e tavolette), da utilizzare anche a temperature diverse
  • detersivi per il lavaggio a mano (in polvere, liquidi e gel), da usare quando non è possibile o non è consigliabile effettuare il bucato in lavatrice
  • coadiuvanti di lavaggio, migliorano le prestazioni dei detersivi. Possono essere di diverso tipo e funzione:
    • ammorbidenti, aiutano le fibre dei tessuti a distendersi e a riprendere la morbidezza originale, riducono la carica elettrostatica, facilitano la stiratura e profumano il bucato
    • additivi contro le macchie (come candeggina o sbiancanti a base di ossigeno), aggiunti al detersivo ne aumentano il potere smacchiante; quelli liquidi servono, inoltre, per pretrattare 
    • additivi dolcificanti dell’acqua, servono per proteggere le lavatrici dalle incrostazioni del calcare
  • detersivi per il lavaggio delle stoviglie a mano (generalmente liquidi)
  • detersivi per il lavaggio delle stoviglie in lavapiatti (in polvere, liquidi, gel e pastiglie)
  • detersivi per la pulizia della casa (sanitari, tappeti, vetri, pavimenti, ecc.)

Sono considerati detergenti anche altri prodotti quali:

  • appretti, finalizzati a conferire consistenza e tenuta di forma ai capi, facilitandone la stiratura
  • smacchiatori per tessuti
  • pulitori per mobili (in pasta, liquidi e in salviette)
  • pulitori per tappeti, tappezzerie e moquette (in schiuma e spray)
  • pulitori per forno
  • deodoranti per ambienti e tessuti

Se usati correttamente, i detersivi hanno un livello di pericolosità limitato e non provocano particolari rischi per la salute. Devono però essere sempre usati con le dovute precauzioni. Prima di utilizzare un detersivo, infatti, è importante leggere attentamente l’etichetta riportata sulla confezione, seguire le istruzioni raccomandate per un corretto impiego e usare, se richiesto, dispositivi o indumenti di protezione (ad esempio, i guanti).

Rischi per la salute

L'immissione sul mercato dei detergenti è disciplinata da uno specifico Regolamento europeo che stabilisce regole concernenti gli aspetti relativi sia alla salute, sia all'impatto ambientale.

Prima di essere immessi in commercio e venduti al consumatore, i detergenti devono essere classificati dalle imprese responsabili e la confezione deve obbligatoriamente recare una etichetta, in lingua italiana, a caratteri leggibili, visibili e indelebili contenente:

  • nome commerciale del prodotto
  • dati del produttore o di chi immette il prodotto sul mercato (indirizzo, e-mail e numero di telefono)
  • indicazione della quantità di prodotto contenuto nell’imballaggio (in litri o in chilogrammi)
  • istruzioni per l’uso ed eventuali precauzioni, alle quali il consumatore deve attenersi per ottenere migliori risultati, limitare lo spreco di prodotto, il consumo di acqua e corrente e l'inquinamento ambientale
  • dosaggio standard, carichi di lavaggio, variazione in relazione alla durezza dell’acqua, per i detergenti per bucato e per lavastoviglie  
  • composizione chimica del prodotto, il Regolamento stabilisce quali ingredienti debbano essere obbligatoriamente indicati in etichetta e come indicarli: ingredienti particolarmente rilevanti, quali ad esempio disinfettanti, enzimi, sbiancanti ottici, profumo e conservanti, devono essere sempre riportati indipendentemente dalla loro concentrazione nel prodotto. La presenza di particolari fragranze allergizzanti (ad esempio, citrale, linalolo, limonene, ecc.) deve inoltre essere dichiarata in etichetta a partire da concentrazioni superiori allo 0,01 %. Al fine di ridurre i rischi di eutrofizzazione da fosforo delle acque superficiali, il Regolamento prescrive, inoltre, che i detergenti destinati ai consumatori non possano contenere composti del fosforo, espressi come fosforo, in concentrazioni superiori ai seguenti limiti:
    • nei detergenti per bucato: 0,5 grammi per dosaggio standard
    • nei detergenti per lavastoviglie automatiche: 0,3 grammi per dosaggio standard

La dichiarazione della composizione chimica è importante, in particolare in caso di ingestione, irritazione cutanea o contatto accidentale con occhi e mucose.

I detergenti, oltre alla legislazione specifica devono anche obbligatoriamente seguire il Regolamento europeo relativo alla classificazione di pericolo, all'imballaggio e all'etichettatura dei prodotti chimici (Regolamento CLP).

L'etichetta, in aggiunta a quanto deriva dal Regolamento detergenti deve includere:

  • uno o più simboli di pericolo, che indicano il/i pericolo/i principale/i (ad esempio il simbolo di pericolo Corrosives GHS Pictogram significa corrosivo ed è presente in prodotti che a contatto con la pelle provocano gravi ustioni cutanee, se ingeriti possono provocare gravi lesioni al tubo digerente, a contatto con gli occhi possono causare danni permanenti alla vista, se inalati possono determinare effetti corrosivi o irritazione delle vie aeree. Ne sono un esempio i detersivi per lavastoviglie, i detergenti per il forno, i decalcificanti, i disgorganti per tubature
  • indicazioni di pericolo, che descrivono in dettaglio i pericoli, ad esempio i prodotti corrosivi recano indicazioni di pericolo quali “può provocare gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari”
  • consigli di prudenza, indicano in che modo occorre comportarsi per gestire i pericoli (ad esempio i prodotti corrosivi recano consigli di prudenza quali: “durante l’uso indossare sempre guanti, proteggere gli occhi e il viso”; “conservare sotto chiave”)
  • avvertenze, i detergenti come tutti i prodotti chimici quando classificati pericolosi contengono l’indicazione “Pericolo” o “Attenzione
  • nome degli ingredienti che contribuiscono alla classificazione del detergente, per tossicità acuta, corrosione della pelle e lesioni oculari gravi, sensibilizzazione cutanea e respiratoria, tossicità specifica per organi bersaglio, pericolo in caso di aspirazione

Il diverso livello di pericolosità e rischio associato alla tossicità dei detersivi, dipende da differenti aspetti quali: quantità, concentrazione, solubilità, modalità d'impiego, stato fisico del prodotto (ad esempio polvere, liquido, gel, tavoletta, spray), durata del contatto, presenza di particolari componenti e sostanze allergizzanti, stato di salute della persona, “via di ingresso” della sostanza nociva nell’organismo. I fattori di rischio per la salute, derivanti da un uso non corretto dei detersivi, possono infatti essere determinati a seguito di esposizione attraverso:

  • ingestione (via orale), sostanza liquida o solida, accidentalmente o volontariamente, ingerita e assorbita nell'organismo
  • contaminazione, sostanza liquida o solida entra in contatto diretto con pelle o occhi
  • inalazione, sostanza gassosa, volatile o liquida vaporizzata introdotta nell'organismo attraverso le vie respiratorie

Un uso scorretto dei detergenti e il frequente contatto della pelle con acqua e soluzioni irritanti possono, inoltre, determinare disturbi dermatologici, tra cui:

  • dermatiti da contatto irritative (aggressive) e allergiche, come eritema (arrossamento), eczema da contatto con lesioni tendenzialmente circolari
  • edema
  • vesciche e bolle, specie sul dorso delle mani e sulla superficie laterale delle dita
  • desquamazione
  • ragadi (spaccature lineari di solito localizzate alle dita delle mani)
  • ispessimento cutaneo (ipercheratosi)
  • sovrainfezioni delle dermatiti da contatto da parte di batteri e funghi, per l'umidità che altera la superficie della pelle, con conseguente macerazione della cute
  • peggioramento di preesistenti dermatiti comuni (quali eczema e psoriasi)

Per prevenire questi effetti indesiderati, a volte anche gravi, è raccomandabile seguire alcuni accorgimenti, quali:

  • non staccare mai le etichette dei prodotti, dove sono riportate tutte le indicazioni sulle modalità d'uso e sulla composizione chimica
  • tenere i detersivi lontano dalla portata dei bambini
  • non travasare mai i detersivi in altri contenitori “neutri” (tipo bottiglie di acqua minerale), per evitare che non siano facilmente riconoscibili
  • cercare di non inalare il prodotto, e comunque non esporsi per troppo tempo
  • evitare l’utilizzo in ambienti chiusi
  • areare sempre il locale in cui si usano, attendendo del tempo prima di risoggiornarvi
  • non miscelare mai tra loro due prodotti diversi, tranne che ciò venga direttamente consigliato dal produttore. Infatti, alcuni detersivi, quali candeggina, ammoniaca e alcuni prodotti anticalcare, se miscelati tra loro possono produrre vapori altamente tossici per la salute tanto da poter scatenare effetti anche mortali. Si tratta, infatti, di sostanze chimiche tra loro incompatibili. La miscelazione di queste soluzioni genera subito una reazione chimica pericolosa con rilascio di sostanze tossiche. Ad esempio, l'ipoclorito di sodio (candeggina) reagisce con l'ammoniaca formando dei composti irritanti (clorammine). In caso di miscelazione, i primi sintomi che potrebbero comparire includono:
    • tosse
    • respiro affannoso
    • nausea
    • dolore al petto
    • irritazione a occhi e gola
    • polmonite o altre intossicazioni alle vie respiratorie molto gravi (in caso di esposizione prolungata)
    • vesciche o infiammazioni, se a contatto con la pelle

Come intervenire

In presenza di una intossicazione acuta accidentale da detersivi, occorre:

  • contattare prima possibile un centro antiveleni (CAV), e seguirne le indicazioni
  • individuare il detersivo, causa dell'avvelenamento
  • indicare tipo e modalità di contatto
  • controllare la quantità del detergente mancante dal contenitore
  • rintracciare e conservare i contenitori vuoti o con residuo di detergente
  • non indurre il vomito, per la presenza di sostanze schiumogene che, se respirate, potrebbero determinare asfissia o polmonite e anche perché la sostanza risalendo dallo stomaco, potrebbe danneggiare il primo tratto del tubo digerente (bocca, faringe, esofago)
  • lavare abbondantemente con acqua corrente, in caso di contatto con la pelle
  • fare sorseggiare acqua (in caso di ingestione), così da diluire il detergente ingerito 
  • trasportare velocemente l’infortunato lontano dall’ambiente inquinato, in presenza di intossicazione per inalazione

La comparsa di alcuni sintomi può essere di aiuto nel riconoscere un'intossicazione:

  • nausea e vomito
  • dolori addominali
  • diarrea
  • pallore
  • difficoltà respiratorie
  • brividi di freddo
  • mal di testa
  • difficoltà nella visione
  • perdita di conoscenza
  • vesciche, segni di ustione alla bocca e al viso o violento bruciore agli occhi (in caso di sostanze caustiche o corrosive)
  • lesioni dirette all’apparato respiratorio o coinvolgimento di altri organi o apparati (rene o fegato), in caso di inalazione

Formulazione

Le formulazioni e i componenti dei detersivi variano a seconda dello scopo e utilizzo del prodotto.

Tra le sostanze principali, i tensioattivi, i sequestranti di durezza (ad esempio, i polifosfati) e le profumazioni sono praticamente presenti in tutti i detergenti.

In aggiunta, vi sono una serie di altre sostanze chimiche (coadiuvanti, conservanti) che apportano benefici specifici e che differenziano le varie formulazioni tra loro.

I tensioattivi sono utilizzati per modificare la tensione superficiale dell'acqua, per facilitare la pulizia, bagnare le superfici, creare la schiuma ed emulsionare (sospensione uniforme di un liquido all'interno di un altro).

Essi contribuiscono a eliminare lo sporco attraverso tre azioni che aiutano:

  • l’acqua a bagnare lo sporco, diminuendo la tensione superficiale
  • rimuovere lo sporco dal capo o dalle superfici (piatti, pavimenti, ecc.)
  • mantenere lo sporco in sospensione nella soluzione di lavaggio evitando che, una volta rimosso, si depositi nuovamente sui tessuti o sulle superfici

Esistono diversi tipi di tensioattivi:

  • anionici (con carica elettrostatica negativa), sono i più diffusi. Sono utilizzati nei prodotti per il bucato, per il lavaggio delle stoviglie a mano e per la pulizia della casa. Hanno alto potere schiumogeno e pulente su tutti i tipi di sporco. Vi appartengono composti quali: alchilbenzensolfonati, alchilsolfati, alchiletossisolfati e alcoletossisolfati
  • non ionici (privi di carica elettrica), sono sostanze che in acqua non si dissociano in ioni. Sono meno sensibili alla durezza dell’acqua. Vengono impiegati nei prodotti per il bucato, per il lavaggio in lavastoviglie e nei coadiuvanti di lavaggio. Rimuovono la maggior parte dei tipi di sporco specialmente quelli di natura grassa. Vi appartengono composti come: alcoli etossilati e ossidi di alchilammina
  • cationici (con carica elettrostatica positiva), impiegati soprattutto nei prodotti per il risciacquo del bucato a scopo ammorbidente, non sono presenti nei detersivi per bucato a mano. Vi appartengono composti quali: sali di ammonio quaternari ed esteri quaternari 
  • anfoteri (capaci di assumere una carica elettrostatica diversa a seconda del tipo di soluzione nella quale si trovano), sono molto blandi il che li rende particolarmente adatti per l'uso nella cura della persona e nei prodotti di pulizia per la casa considerata la loro delicatezza, schiuma e stabilità. Vi appartengono composti come: betaine e alchilammino-ossidi
  • saponi, sono sali di acidi grassi. I saponi sono tensioattivi comunemente utilizzati nei prodotti per bucato e pulizia

Inoltre, tutti i tensioattivi utilizzati nei detergenti devono conformarsi al Regolamento sui detergenti che prevede che tutti i tipi di tensioattivi utilizzati nei detergenti (anionici, non ionici, cationici e anfoteri) siano biodegradabili.

I sequestranti di durezza, come ad esempio i fosfati, sono oggi quasi completamente eliminati a causa delle limitazioni imposte alla quantità di fosfati contenuti nei detergenti destinati al largo consumo. I sequestranti rimuovono per sequestro dall'acqua di lavaggio gli ioni che ne determinano la durezza (calcio, magnesio).

Le profumazioni conferiscono al prodotto un profumo gradevole nella confezione e durante l'uso.

I conservanti sono aggiunti, in quantità ridotta, ai prodotti a base di acqua al fine di garantire che nel tempo non si sviluppino nel prodotto proliferazioni di batteri o muffe.

Etichettatura

Per essere venduti i detersivi, come gli altri prodotti chimici in commercio, devono essere “imballati” in un contenitore che, oltre a contenere, proteggere e mantenere il prodotto integro, deve fornire informazioni importanti sulla natura del prodotto e sulle corrette modalità di utilizzo. In Europa, il Regolamento CLP disciplina il modo in cui le etichette dei prodotti chimici, inclusi i detergenti, devono trasmettere le informazioni sui pericoli per consentire la manipolazione e l’uso sicuro di questi prodotti. Ne sono un esempio i simboli di pericolo, le indicazioni di pericolo, i consigli di prudenza, le avvertenze.

Il Regolamento detergenti stabilisce che l’etichetta di un detersivo debba anche includere:

  • denominazione e marchio commerciale del prodotto
  • tipologia del prodotto, (ad esempio, detersivo per i piatti, per il bucato, ecc.)
  • quantità di prodotto contenuto nella confezione, (espressa in chilogrammi o in litri)
  • dati del responsabile dell’immissione del prodotto sul mercato, indirizzo, numero di telefono
  • informazioni sugli ingredienti, in particolare sull’imballaggio devono essere indicati: tensioattivi, sbiancanti a base di ossigeno o cloro, fosfati, idrocarburi (se presenti in concentrazioni superiori allo 0,2%), enzimi, disinfettanti, profumo, sbiancanti ottici, eventuali agenti conservanti indipendentemente dalla loro concentrazione nel prodotto; alcune fragranze allergizzanti (ad esempio, limonene, geraniolo, linalolo, idrossicitronellale, isoeugenolo) se presenti in concentrazione superiore allo 0,01% in peso. Inoltre, deve essere presente l’indirizzo web del fabbricante del prodotto dove sarà disponibile, pubblicato ad accesso libero, l’elenco dettagliato di tutti gli ingredienti del prodotto
  • quantità raccomandate di detersivo da utilizzare e/o istruzioni di dosaggio espresse in millilitri o grammi per il carico standard delle lavatrici e per le classi di durezza (bassa, media ed elevata) dell’acqua tenendo conto dei processi di lavaggio
  • istruzioni per l’uso, per ottenere migliori risultati, limitare spreco di prodotto, consumo di acqua e corrente e inquinamento ambientale

È anche importante ricordare che per qualsiasi dubbio o chiarimento sul prodotto o sul contenuto dell’etichetta, è possibile contattare il produttore i cui riferimenti (numero telefonico, indirizzo) sono riportati in etichetta.

Una menzione meritano le capsule di detersivo liquido per bucato che devono essere utilizzate secondo le indicazioni riportate sulla confezione del prodotto e che, come tutti i detergenti, devono essere conservate in modo sicuro e in particolare fuori dalla portata dei bambini, per evitare qualsiasi esposizione o ingestione accidentale.

In particolare, le capsule di detersivo liquido per bucato devono essere conservate:

  • preferibilmente in alto, fuori dalla portata dei bambini o in alternativa in un armadietto dotato di chiusura sicura che non possa essere aperta dai bambini
  • nella loro confezione originale, che deve sempre essere chiusa correttamente
  • separate da altri prodotti di uso quotidiano, come prodotti alimentari e prodotti per la cura personale

Bibliografia

Centro Nazionale Sostanze Chimiche prodotti cosmetici e protezione del Consumatore (CNCS) ISS. FAQ sui detergenti

Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL). I detergenti (Quaderni per la salute e sicurezza). 2014

Bozza Marrubini M, Ghezzi Laurenzi R, Uccelli P. Intossicazioni acute: meccanismi, diagnosi, terapia. Organizzazione Editoriale Medico Farmaceutica (OEMF), Milano 1989

Regolamento (CE) n. 648/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 31 marzo 2004 relativo ai detergenti

Regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2008 relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele

Prossimo aggiornamento: 18 Ottobre 2024

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