Introduzione

Curcuma

La curcuma è una pianta perenne, spontanea, appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae (la stessa dello zenzero e del cardamomo) e al genere Curcuma. Conosciuta comunemente anche con il nome di zafferano d’India, può raggiungere il metro di altezza, ed è facilmente riconoscibile grazie alle sue foglie larghe e ai suoi fiori gialli. La curcuma è apprezzata per il classico sapore piccante, l'aroma leggermente amarognolo e terroso e l'odore simile alla senape.

La parte utilizzata della pianta, interessante dal punto di vista delle proprietà nutritive, è il cosìddetto rizoma tuberizzato, ovvero la radice di forma cilindrica, di colore arancione e ricca di molecole nutrizionali di riserva.

La curcuma si trova in commercio in differenti forme:

  • rizoma, ossia la radice completa, che trova limitato utilizzo
  • essiccata e polverizzata, la forma più utilizzata
  • olio essenziale, concentrato di principi attivi

Per essere utilizzata in polvere come spezia, va bollito il rizoma per diverse ore, poi va essiccato in forno e infine macinato. In questo modo si ottiene la polvere dal caratteristico colore giallo ocra che, oltre ad essere un ingrediente per diversi piatti, soprattutto asiatici (la curcuma è un ingrediente del curry), può essere anche impiegata come colorante alimentare naturale (E100).

Il rizoma può essere consumato fresco, per la preparazione di insalate, zuppe, sughi e salse.

Composizione

I principali componenti della curcuma sono i cosiddetti curcuminoidi (3-5%), vale a dire miscele di derivati del cinnamoilmetano, come la curcumina, la demetossicurcumina e la bis-demetossicurcumina. È proprio la curcumina l'ingrediente responsabile degli effetti benefici della spezia.

Dal punto di vista della composizione la curcuma in polvere apporta una buona quantità di carboidrati e fibre, oltre a contenere minerali e vitamine.

100 grammi di curcuma in polvere apportano circa 312 calorie e contengono:

  • 12,85 grammi (g) di acqua
  • 9,68 g. di proteine
  • 3,25 g. di lipidi,
  • 67,14 g. di carboidrati
  • 3,21 g. di zuccheri
  • 22,7 g. di fibre
  • 4,43 milligrammi (mg.) di vitamina E
  • 1,350 mg. di niacina
  • 0,7 mg. di vitamina C
  • 0,150 mg. di riboflavina
  • 0,107 mg. di vitamina B6
  • 0,058 mg. di tiamina
  • 20 microgrammi (µg) di folati
  • 13,4 µg. di vitamina K
  • 2.080 mg. di potassio
  • 299 mg. di fosforo
  • 208 mg. di magnesio
  • 168 mg. di calcio
  • 55 mg. di ferro
  • 27 mg. di sodio
  • 4,50 mg. di zinco

Effetti

La presenza dei polifenoli curcuminoidi, come la curcumina, sembrerebbe conferire alla curcuma diverse proprietà.

Tra gli effetti attribuiti alla curcuma, va sicuramente menzionato l'aumento della produzione di bile e la sua immissione nell'intestino per favorire la digestione dei grassi.

La curcuma viene spesso consigliata nei casi di digestione difficile (dispepsia) e in chi soffre di meteorismo e gonfiore addominale. Inoltre, sembra avere proprietà antinfiammatorie, antibatteriche e antiossidanti, ma queste informazioni derivano soprattutto da studi condotti su modelli cellulari.

Alcuni studi indicano che la curcuma possa avere un ruolo protettivo a livello cardiovascolare, favorendo la fluidificazione del sangue, migliorando la circolazione e regolarizzando i valori del colesterolo.

Altri studi, anche in corso,suggeriscono che il consumo di curcuma potrebbe aiutare a migliorare la memoria e più in generale la funzionalità del sistema nervoso e avere un'azione antidepressiva, e che questa spezia potrebbe anche svolgere un’azione antitumorale attraverso la regolazione di alcuni fattori coinvolti nello sviluppo e nella crescita dei tumori.

Infine, sembra che la curcuma abbia potere cicatrizzante, lenitivo e regoli la produzione di sebo. La curcuma è ampiamente utilizzata nei cosmetici.

Va ricordato che alla curcuma sono attribuiti effetti, quali la capacità di “bruciare i grassi” e di favorire il dimagrimento, senza che siano presenti studi scientifici che dimostrino la sua capacità di mobilizzare i grassi di deposito.

È bene tener presente che è difficle, e spesso sbagliato, parlare di proprietà curative degli alimenti. La curcuma, come tanti altri alimenti, contiene sostanze potenzialmente benefiche per l'organismo ma al momento non si hanno dati scientifici sufficientemente solidi per affermare che possa essere usata a scopo terapeutico.

Ciò non significa che i benefici finora attribuiti alla spezia siano falsi, e inoltre  utilizzare la curcuma, per insaporire gli alimenti non comporta alcuna controindicazione (salvo differente indicazione da parte del medico). In ogni caso molto importante è inserire il consumo di questa spezia all'interno di un'alimentazione equilibrata e varia e di uno stile di vita sano.

Avvertenze e sicurezza

L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha stabilito una Dose Giornaliera Ammissibile (ADI) per la curcumina (E100) pari a 0–3 mg per chilogrammo di peso corporeo al giorno.

L’assunzione di curcuma come spezia alimentare è considerata sicura, ma è opportuno prestare attenzione in alcune situazioni specifiche:L’assunzione di curcuma come spezia alimentare è considerata sicura, ma è opportuno prestare attenzione in alcune situazioni specifiche:

  • vie biliari: evitare l’uso in alte dosi o sotto forma di integratori in caso di calcolosi biliare o ostruzione delle vie biliari, poiché la curcuma stimola la secrezione di bile (effetto colagogo)
  • interazioni farmacologiche: usare cautela in caso di terapia con anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici, poiché la curcumina può potenziare l’effetto di questi farmaci. È sempre consigliabile parlarne con il medico
  • gravidanza e allattamento: mancano dati sufficienti sulla sicurezza di dosi elevate o integratori; è pertanto raccomandato limitarsi all’uso culinario

Dosaggio consigliato

Per l’uso quotidiano in cucina, la curcuma in polvere può essere consumata in quantità comprese tra 1 e 3 grammi al giorno, preferibilmente all’interno dei pasti. Nei preparati concentrati o integratori, il dosaggio deve rispettare l’ADI dell’EFSA e le indicazioni riportate dal produttore.

Va inoltre ricordato che la biodisponibilità della curcumina è bassa: l’associazione con piperina (contenuta nel pepe nero) può aumentarne l’assorbimento, ma anche il rischio di interazioni farmacologiche, motivo per cui è consigliabile usare prudenza e consultare un professionista sanitario.

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Prossimo aggiornamento: 07 Novembre 2027

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