Le case farmaceutiche producono, ogni anno, ricavi per centinaia di milioni di euro e in passato alcuni scandali hanno minato la nostra fiducia nei loro confronti. La ricerca sui farmaci è davvero al servizio dell'umanità o è interessata solo al profitto?
Innegabilmente le case farmaceutiche, come tutte le imprese, perseguono un obiettivo economico, per raggiungere il quale devono continuamente trovare e produrre nuovi medicinali, sia perché la protezione brevettuale sui farmaci termina dopo 20 anni, sia perché molti medicinali, nel corso degli anni, possono essere superati da altri farmaci che offrono nuove opportunità di trattamento.
Per immettere nuovi farmaci sul mercato l'industria farmaceutica deve dimostrare, con studi scientifici e lunghe sperimentazioni, la loro efficacia e sicurezza. Lo sviluppo di nuovi medicinali richiede forti investimenti economici da parte delle industrie del settore. Infatti le 50 case farmaceutiche più ricche del mondo hanno speso, nel solo 2019, oltre 130 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo, più di un quinto di tutti i ricavi (1) generando numerosi posti di lavoro. In Italia, ad esempio, sono oltre 62.000 le persone che lavorano nel settore farmaceutico (2). Quindi l'industria farmaceutica rappresenta certamente un settore economico molto importante sia a livello nazionale che mondiale. Tuttavia non si deve dimenticare che la ricerca e lo sviluppo dei farmaci ha come scopo primario la salvaguardia e il miglioramento della salute dei cittadini. Quindi anche se l'industria farmaceutica ricava profitto, i farmaci servono ad aumentare il livello generale di benessere della popolazione.

1. Pharmaceutical Executive. Pharma Exec's 50 2020
2. Istituto nazionale di statistica (Istat). Censimento dell'industria e dei servizi