Il disturbo di attenzione esiste, oppure è colpa degli adulti che non ascoltano abbastanza i bambini?

Alcuni bambini e ragazzi si distraggono facilmente, fanno fatica a concentrarsi, a portare a termine un’attività dall'inizio alla fine, a programmare e a gestire il proprio tempo, ad aspettare il proprio turno nella conversazione e nel gioco, faticano a controllarsi e a stringere amicizie. Questi comportamenti possono essere presenti nel bambino piccolo e, poi, scomparire con la crescita, ma se l'intensità diventa tale da ripercuotersi in maniera negativa sulla qualità di vita dei ragazzi nei vari contesti (casa, scuola e amici), tanto da diventare un ostacolo per la crescita e l’apprendimento, allora si può parlare di Disturbo da deficit dell'attenzione e iperattività-ADHD.

Mio figlio è malato se a 2 anni parla con un compagno immaginario?

L'invenzione di un amico immaginario da parte del bambino in età prescolare, ovvero dai 2 ai 6 anni, non deve preoccupare il genitore; è, infatti, un fenomeno molto comune in quella fascia di età e non presenta nessun tratto psicopatologico.

Quando nasce un bambino la mamma è sempre felice?

Il periodo dopo il parto è caratterizzato da importanti cambiamenti fisici e da sbalzi ormonali che possono influire sull’umore e sulla salute della neomamma. Inoltre, anche la fatica del parto e dell’organizzazione al rientro a casa possono influenzare il suo stato d’animo. Pertanto, può capitare di sentirsi un po’ “giù” (1).

La depressione si supera con la volontà?

La depressione è un disturbo, oggi considerato largamente curabile, causato dall’interazione di fattori genetici, ambientali, biologici e psicosociali.

Psichiatra, neurologo e psicologo sono la stessa cosa?

Psichiatra, neurologo e psicologo rappresentano tre differenti tipologie di professionisti con ruoli e attività ben distinte tra loro.

Gli psicofarmaci creano sempre dipendenza?

La dipendenza da psicofarmaci si verifica solo in seguito ad un uso scorretto del farmaco: uso protratto (>6 mesi) senza controllo medico, dosaggio elevato, auto somministrazione con dosi e tempi inadeguati, brusca interruzione della cura e associazione con sostanze d’abuso quali alcol e droghe (1).

Il gioco d'azzardo è un vizio?

Il disturbo da gioco d'azzardo non è un vizio, ma una malattia e in quanto tale può essere curata. Tale patologia, caratterizzata dall'incapacità di resistere all’impulso di giocare elevate somme di denaro, è un disturbo del comportamento che rientra nell'area delle cosiddette "dipendenze senza sostanza".