La proposta al ministero della Salute, istituirla il 22 febbraio

(ANSA) - ROMA, 22 febbraio 2018

Sconnessiday: istituire una giornata di 'sconnessione' dal web il 22 febbraio di ogni anno, per far riflettere sull'importanza di disconnettersi dai device e 'riconnettersi' con la vita reale. Magari ricordando di farlo un'ora al giorno, tutti i giorni. Questa la proposta al Ministero della Salute che nasce dalla sinergia tra Consulcesi Club, network impegnato nella formazione dei medici, e gli attori e il regista di "Sconnessi", film nelle sale da oggi, Christian Marazziti, con la promozione di una campagna social e la Pagina Facebook . "Con 'Sconnessi' ho voluto sottolineare il paradosso del contesto attuale, nel quale abbiamo sempre la possibilità di essere prossimi a qualcuno, grazie a messaggi, social network, senza tuttavia stare mai vicini a nessuno", evidenzia Marazziti. "Siamo tra i primi a credere nella tecnologia - sottolinea Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi e CEO di Falcon Production, che ha co-prodotto il film Sconnessi - ma riteniamo che si debba intervenire per regolamentare l'abuso di internet e smartphone. È ormai scientificamente dimostrato che questo ha conseguenze sulla nostra salute, siamo di fronte a vere patologie su cui i medici sono chiamati a formarsi. Chiediamo al Ministro che venga proclamata la Giornata Mondiale della S-connessione". "La nuova generazione, che viene definita dei 'nativi digitali' - spiega David Martinelli, del Centro Pediatrico Interdipartimentale Psicopatologia da Web della Fondazione "Policlinico Gemelli" - ha sviluppato un modo di vedere la realtà che è diverso dalla generazione precedente. Internet è un mezzo, quindi in sé né buono né cattivo, però è fondamentale che la generazione degli adulti, dei genitori, degli educatori e soprattutto dei medici sia consapevole di questo nuovo modo di vedere la realtà per potersi relazionare correttamente con i giovani. Concordare con i ragazzi un periodo di 'disconnessione', almeno per un'ora al giorno - osserva - consente loro di riappropriarsi di relazioni e rapporti personali" (ANSA).