Introduzione

Cecità e ipovisione

In base alle definizioni dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), si parla di cecità quando l'acuità visiva, corretta con le lenti, nell'occhio meno compromesso è inferiore a 1/20.

L'acuità visiva è definita come la capacità dell'occhio di percepire e vedere bene i dettagli fini di un oggetto. Si misura attraverso la capacità di distinguere delle lettere progressivamente più piccole poste su una tavola ad una determinata distanza (tabella di Snellen). L'acuità considerata normale è di 10/10 o 20/20, secondo la scala che si utilizza.

Per ipovisione si intende invece un'acuità visiva corretta nell'occhio meno compromesso compresa tra 3/10 e 1/20.

In Italia il concetto legale di cecità è stato ridefinito dalla Legge n. 138 del 2001 che ha introdotto un'importante innovazione: prendere in esame, per la valutazione del danno, non solo l'acuità visiva ma anche la visione periferica valutata attraverso la misura del campo visivo, vale a dire dell'area percepita dall'occhio quando si fissa un punto.

In base alla legge citata, si parla di cecità totale quando una persona soffre della totale mancanza della vista in entrambi gli occhi o ha soltanto la percezione dell'ombra e della luce o del movimento della mano in entrambi gli occhi o nell'occhio migliore (il residuo visivo in entrambi gli occhi, anche con l'eventuale correzione, è quindi non valutabile); oppure, se ha un'ampiezza del campo visivo inferiore al 3%.

La cecità parziale è definita come la presenza in entrambi gli occhi di un residuo visivo, anche con la correzione delle lenti, non superiore a 1/20 o un campo visivo perimetrico non superiore al 10%.

Cause

Nel 2015, i casi di cecità stimati nel mondo erano 36 milioni. La stragrande maggioranza dei ciechi risiede nei paesi a basso reddito, dove la causa principale (circa il 50% dei casi), è rappresentata dalla cataratta (perdita di trasparenza di una lente naturale all'interno dell'occhio) non operata. Insieme al glaucoma, all'opacità corneale, a malattie infettive quali il tracoma e l'oncocerchiasi (malattia cronica, lentamente progressiva causata da un verme parassita e diffusa dalla puntura di un insetto) costituiscono più dell’80% dei casi di cecità e rappresentano forme che potrebbero essere evitate, o curate, con un'opportuna prevenzione o terapia. La lotta contro la cecità evitabile costituisce l'obiettivo di Vision 2020 – The right to sight, un programma promosso dall'OMS e da International Agency for the Prevention of Blindness (Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità).

Nel mondo industrializzato le cause più frequenti di cecità sono la cataratta, la degenerazione maculare senile, il glaucoma (malattia dell'occhio che danneggia il nervo ottico), la retinopatia diabetica, i traumi, il distacco di retina (la retina è il sottile strato di tessuto nervoso che riveste la superficie interna dell'occhio e trasforma le onde luminose in impulsi nervosi). La prevalenza varia con l'età: mentre nell'età avanzata la causa più frequente è la degenerazione maculare senile, le persone in età lavorativa sono più spesso colpite dalla retinopatia diabetica.

Cause meno frequenti sono la retinopatia del prematuro, malattie vascolari che coinvolgono la retina o il nervo ottico, malattie infiammatorie, la retinite pigmentosa e altre malattie ereditarie, la deficienza di vitamina A, avvelenamenti (metanolo).

Terapia

Più dell’80% dei casi di cecità nei paesi a basso reddito potrebbe essere evitata attraverso la terapia chirurgica (cataratta), antiparassitaria (oncocerchiasi) o antibiotica (tracoma).

Il programma SAFE ha come obiettivo l'eliminazione del tracoma attraverso la distribuzione di antibiotici e il trattamento chirurgico. Nel 2016 più di 260.000 persone sono state sottoposte a chirurgia correttiva e 85 milioni sono state trattate con antibiotici per prevenire le lesioni oculari (dati OMS).

Nei paesi occidentali, oltre alla terapia chirurgica della cataratta, sono disponibili cure per il glaucoma, la retinopatia diabetica, la degenerazione maculare senile e il distacco di retina.

Prevenzione

Il Programma di Controllo dell’Oncocerchiasi (OCP), principalmente attraverso l'uso ambientale di insetticidi contro la mosca che diffonde il parassita, ha guarito 40 milioni di persone dall'infezione, ha prevenuto la cecità in 600 mila persone e ha assicurato a 18 milioni di bambini una nascita senza questa malattia (dati OMS).

Il programma SAFE ha tra i suoi obiettivi il miglioramento dell'igiene tra le popolazioni colpite, la cui carenza è alla base della presenza costante del tracoma (endemia) in tali aree.

Nei paesi industrializzati, la cecità legata al glaucoma può essere prevenuta se si interviene rapidamente sulla malattia di base con una terapia adeguata. Analogamente, nel caso del diabete (malattia che provoca un aumento della glicemia, ossia dei livelli degli zuccheri nel sangue), un attento controllo della glicemia e della pressione arteriosa possono prevenire, o limitare, il rischio delle forme di retinopatia diabetica che portano alla cecità.

Bibliografia

Legge 3 aprile 2001, n. 138. Classificazione e quantificazione delle minorazioni visive e norme in materia di accertamenti oculistici (G.U. Serie Generale, n. 93 del 21 aprile 2001)

Bourne RRA, Flaxman SR, Braithwaite T, Cicinelli MV, Das A, Jonas JB, et al., Vision Loss Expert Group. Magnitude, temporal trends, and projections of the global prevalence of blindness and distance and near vision impairment: a systematic review and meta-analysis. Lancet Global Health. 2017 Sep; 5(9): e888–97

World Health Organization (WHO). Global data on visual impairment 2010

Prossimo aggiornamento: 07 Aprile 2022

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