Introduzione

Calazio

Il calazio è una infiammazione delle ghiandole dette di Meibomio (dal nome del medico tedesco che le scoprì per primo).

Queste ghiandole si trovano all'interno della palpebra e hanno la funzione di produrre le lacrime.

L’infiammazione si verifica quando si ostruiscono i canali che emettono il prodotto di queste ghiandole.

Se l’infiammazione diventa cronica, si forma una cisti all'interno della palpebra che, quindi, diventa gonfia.

Il calazio, che può riguardare sia la palpebra superiore, sia quella inferiore, è un problema molto comune e diffuso in tutto il mondo. Può colpire sia i maschi che le femmine e, di solito, è più frequente nella fascia di età compresa fra i 30 e i 50 anni.

Sintomi

La maggior parte delle volte il calazio non è doloroso. I disturbi che possono manifestarsi includono:

  • gonfiore della palpebra
  • fastidio provocato dalla luce (fotofobia)
  • visione annebbiata
  • rossore dell’occhio
  • diminuzione dell’apertura delle palpebre

Alcune volte si può formare una crosta sul bordo esterno del rigonfiamento, che provoca dei piccoli fastidi all'occhio a causa dello sfregamento.

Cause

Non è stata individuata una causa specifica all'origine del calazio. Inizialmente si pensava che avesse origini infettive ma, adesso, questa idea è stata scartata anche se la presenza di un'infezione già esistente facilita la sua comparsa.

Inoltre, si è osservato che nelle persone con problemi a livello delle palpebre come, ad esempio, le blefariti o problemi dermatologici come l’acne rosacea o l’eczema della pelle, la probabilità che si verifichi un calazio è maggiore.

Diagnosi

L’accertamento (diagnosi) del calazio viene effettuata basandosi sull'osservazione clinica (cioè osservando la palpebra), e sulla raccolta delle informazioni del paziente (anamnesi).

Nello stadio iniziale, il calazio potrebbe essere confuso con l'orzaiolo, ma - a differenza di quest'ultimo - non è doloroso anche se, quando cresce molto, può esercitare un'eccessiva pressione sulla pellicola trasparente che riveste la superficie anteriore dell’occhio, la cornea, provocando dolore.

Terapia

In alcuni casi il calazio tende guarire spontaneamente nel giro di 2-8 settimane, senza bisogno di ricorrere ad alcun trattamento.

Per facilitare la guarigione si consigliano degli impacchi umidi usando acqua non troppo calda più volte al giorno, in modo da aiutare il drenaggio della ghiandola ostruita.

Se il calazio non guarisce da solo, i trattamenti possibili consistono nell'utilizzo di farmaci antinfiammatori steroidei (corticosteroidi) oppure nell'intervento chirurgico che - per evitare danni alla palpebra e infezioni - deve essere eseguito solo da un medico specializzato in questo genere di interventi.

Nel caso in cui dovesse essere necessario ricorrere all'intervento chirurgico, dev'essere effettuata una terapia antibiotica sia prima che dopo, in modo da prevenire o contrastare eventuali infezioni batteriche.

Prevenzione

La prevenzione del calazio consiste essenzialmente nel rispettare le principali regole di igiene:

  • assicurarsi della pulizia degli oggetti che entrano in contatto con palpebra e occhio, ad esempio le lenti a contatto
  • lavarsi sempre le mani prima di toccare le palpebre
  • pulire accuratamente ciglia e palpebre mattina e sera, usando delle salviette specifiche per l’igiene degli occhi, se si è particolarmente predisposti all'insorgenza del calazio
  • curare il modo di struccarsi, massaggiare delicatamente le palpebre con dischetti di cotone imbevuti di struccante bifasico, ossia di un prodotto liquido formato da una parte acquosa e da una oleosa (in genere una blu e una trasparente o bianca) che si mescolano insieme dando vita ad un’unica soluzione
  • seguire un’adeguata dieta alimentare, povera di lipidi ed alcool, può essere di aiuto

Bibliografia

Gold S. Chalazion. Canadian Medical Association Journal. 1940; 42(1): 69

Jordan GA, Beier K. Chalazion. StatPearls [Internet]. 2018; Oct 27 

Prossimo aggiornamento: 24 Luglio 2021

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