Applicare una piccola quantità di dentifricio sui brufoli da trattare illudendosi di seccarli, di eliminare impurità e sperando di raggiungere concreti benefici, è del tutto errato, nonché dannoso. Oltre, infatti, a non migliorare la situazione, l’utilizzo del dentifricio, specialmente se prolungato, potrebbe ulteriormente danneggiare la pelle già irritata dall'acne (1).
L’illusione di un miglioramento nasce forse dalla sensazione di leggero bruciore dovuta all'applicazione del dentifricio sulla pelle, che potrebbe far pensare ad una sua azione curativa sul brufolo.
Nulla di tutto questo! Il dentifricio e la sua composizione chimica nascono per cercare di raggiungere utili risultati solo nel campo dell’igiene orale e non certo per essere utilizzati in altri settori come la cura dell’acne. Inoltre, la composizione del dentifricio potrebbe al contrario contenere sostanze non solo non curative, ma addirittura irritanti per la pelle con conseguente peggioramento della situazione.
Anche il bicarbonato viene spesso erroneamente scelto, in quanto prodotto economico e semplice da usare, come terapia “casalinga” e naturale per curare l’acne. La convinzione che asciughi i brufoli, riduca il sebo in eccesso, abbia proprietà antinfiammatorie e antisettiche in realtà non è scientificamente provata, anzi a volte il suo utilizzo può aumentare il rossore e l’irritazione della pelle.
È dunque consigliabile e opportuno non curare l’acne con rimedi “fai da te”, ma con terapie appropriate, prodotti specifici e possibilmente sotto controllo medico (2).

1. NHS Choices. Acne: treatment (Inglese)

2. Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). Linee guida dell’American Academy of Dermatology (AAD) sulla gestione dell’acne