È pensiero comune che, dal momento che nel nostro paese le malattie per le quali ci si vaccina sono in gran parte scomparse, non c’è motivo di sottoporsi alle vaccinazioni. In verità, l'unica malattia infettiva per cui non è più necessario vaccinarsi è il vaiolo che è stato eradicato definitivamente (1). Le altre malattie infettive ancora presenti e per le quali esiste la corrispondente profilassi vaccinale mostrano una diminuzione dei casi nel tempo, ma non una scomparsa. Ad esempio, in Italia i casi di pertosse dal 2000 al 2010 sono passati da 2.543 a 201 e quelli di epatite B da 1.528 a 282 (2). Un dato allarmante è la ricomparsa, a causa della riduzione negli ultimi anni delle coperture vaccinali e al continuo spostamento delle persone attraverso le frontiere, di quelle malattie che sembravano quasi eradicate (3). A tal proposito, recentemente è stato evidenziato che in 10 Paesi europei, tra cui l’Italia, sono state segnalate negli ultimi anni epidemie di morbillo e che nel 2015, in Spagna, si è registrato addirittura un nuovo caso di difterite in un bambino non vaccinato (4).
Le vaccinazioni servono a proteggere sia noi stessi sia coloro che ci circondano: il successo dei programmi di vaccinazione dipende, quindi, dalla collaborazione di ciascuno a garantire il bene di tutti (5).

1. Tognotti E. The eradication of smallpox, a success story for modern medicine and public health: What lessons for the future? Journal of Infection in Developing Countries. 2010; 4 (5): 264-266
2. Ministero della Salute. Bollettino Epidemiologico. 2014
3. Wicker S, Maltezou HC. Vaccine-preventable diseases in Europe: where do we stand? Expert Review of Vaccines. 2014; 13(8): 979-987
4. World Health Organization (WHO). Diphtheria reported cases
5. World Health Organization (WHO). What are some of the myths - and facts - about vaccination?