Il “binge drinking”, ovvero “l'abbuffata alcolica”, comporta l'assunzione in un breve arco di tempo di 5-6 bicchieri di alcolici (oltre 60 grammi di alcol), spesso di vario tipo. È diffusa con maggiore frequenza tra i giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni. Scopo di queste “abbuffate” è l'ubriacatura immediata, indipendentemente dal tipo di bevanda alcolica usata per ottenerla. Il binge drinking, al contrario del bere per socializzare che sfrutta l'iniziale e temporaneo effetto disinibitorio ed euforizzante dell'alcol, ha come finalità preordinata l'ubriacatura, spesso ricercata come risposta ad un disagio secondo finalità anestetizzanti, di automedicazione della possibile sofferenza individuale per problemi relazionali, familiari, scolastici, affettivi, lavorativi e necessità di distaccarsi dalla realtà percepita e vissuta come problematica.
Il binge drinking si accompagna, nei giovani che lo praticano, a peggioramento delle relazioni sociali sino all'esclusione e marginalizzazione, a comportamenti violenti sia praticati che subiti, a incidenti stradali e scarse performance scolastiche. Inoltre, il binge drinking si associa a un maggior rischio di rapporti sessuali non protetti, di violenza sessuale e contagio di infezioni sessualmente trasmesse.
Purtroppo, i dati dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) dimostrano come negli ultimi anni questo fenomeno stia continuando a crescere tra i giovani (18-24 anni), giungendo, nel 2019, a riguardare ben il 20,6% dei maschi e l'11% delle femmine con una tendenza complessiva per tutta la popolazione all'aumento, caratterizzando il 10,8% e il 3,5% dei maschi e delle femmine, rispettivamente, della popolazione di età superiore agli 11 anni (1). Il riscontro di un elevato numero di binge drinkers tra i minori di 18 anni (il 9,4% maschi e il 6,9% femmine) pone seri problemi di mancato rispetto della legalità in funzione della disapplicazione delle norme che vietano vendita e somministrazione di alcolici ai minori di 18 anni.

1. Scafato E, Ghirini S, Gandin A, Matone M, Vichi M, Scipione R, Palma G, il Gruppo di Lavoro CSDA (Centro Servizi Documentazione Alcol). Epidemiologia e monitoraggio alcol-correlato in Italia e nelle Regioni. Valutazione dell’Osservatorio Nazionale Alcol sull’impatto del consumo di alcol ai fini dell’implementazione delle attività del Piano Nazionale Alcol e Salute. Rapporto 2021. Roma, Istituto Superiore di Sanità, 2021 (Rapporti ISTISAN 21/7)