In Italia ogni anno vengono effettuati oltre 100.000 esami di controllo sugli alimenti (1). L'Ufficio alimentare e veterinario della Commissione Europea (Food and Veterinary Office), che ha l'incarico di verificare l'adeguatezza dei controlli sanitari eseguiti nei Paesi membri dalle rispettive autorità, conferma l'efficacia del sistema italiano di garanzia della filiera alimentare.
Il controllo viene effettuato partendo dalla produzione (allevamenti, aziende agricole, ecc.) lungo tutta la filiera di trasformazione fino alla vendita (dai campi alla tavola).
Il sistema dei controlli sugli alimenti, le regioni lo recepiscono e possono aggiungere attività di controllo specifiche in base a valutazioni fatte a livello regionale e le Aziende Sanitarie Locali - ASL si occupano di effettuare controlli lungo tutta la filiera, dai campi alla tavola, tenendo conto della valutazione del rischio microbiologico, chimico e fisico delle varie produzioni del territorio. Gli operatori del settore alimentare (allevatori, produttori agricoli, addetti alla trasformazione, ecc.) hanno la responsabilità della sicurezza dei prodotti attraverso procedure di autocontrollo che comprendono l'applicazione del sistema HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points) e che vengono verificate dalle ASL.
La rete nazionale dei laboratori (Istituti Zooprofilattici Sperimentali - IZS e Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale - ARPA) è all'avanguardia per quanto riguarda strumentazioni e preparazione del personale ed esegue analisi sui campioni prelevati capillarmente dalle ASL in ogni fase della lavorazione e distribuzione di alimenti, sia intesa come vendita che come ristorazione (ad esempio nelle mense) (2).
Le procedure di controllo sulle importazioni sono rigorose e conformi con la legislazione europea.

1. Ministero della Salute. Relazione annuale al PNI 2019 

2. Ministero della Salute. Igiene degli alimenti