È meglio conservare il sangue del cordone ombelicale in una banca privata?

Molti esperti concordano sul fatto che donare il sangue del cordone ombelicale sia più utile che conservarlo in una banca privata.

Nel nostro Paese è possibile donare il sangue del cordone ombelicale a fini solidaristici, conservarlo per uso dedicato (nel caso in cui tra i fratelli o genitori del donatore vi sia una patologia per la quale è riconosciuto il beneficio dell’utilizzo delle cellule staminali del sangue da cordone ombelicale) oppure in una banca privata all'estero (1).
Fatta eccezione per i casi in cui il bambino donatore abbia fratelli o genitori affetti da particolari patologie, come leucemie e linfomi, che possono giovarsi delle cellule del cordone, è sempre preferibile donare il cordone ombelicale (generando così un grande inventario pubblico) piuttosto che conservarlo in una banca privata a pagamento per un improbabile uso futuro (2).
I dati della World Marrow Donor Association (WMDA) indicano che, al mondo, sono state donate 806,732 unità di sangue cordonale (dati in quotidiano aggiornamento (3). Nel nostro paese, secondo il report 2020, sono disponibili 38.344 unità di sangue di cordone ombelicale (4).

È utile ricordare, infine, che le banche a pagamento dedicate alla conservazione del sangue da cordone ombelicale non sono obbligate ad adempiere agli stessi requisiti normativi delle banche pubbliche.

Per approfondire la donazione del sangue cordonale, è disponibile la guida per i genitori realizzata dall'EDQM (Consiglio d'Europa).

1. Ministero della Salute. Sangue da cordone ombelicale  
2. Fondazione Umberto Veronesi. Cordone ombelicale: donazione pubblica o conservazione in banca privata? 
3. World Marrow Donor Association (WMDA). Total Number of Donors and Cord blood units
4. Centro Nazionale Sangue. Rapporti di attività delle banche SCO