Il varicocele va trattato solo quando si vogliono avere figli o sin da piccoli?

Il varicocele ha una influenza negativa sia sulla crescita che sulla futura funzione del testicolo per cui, anche quando non ci sono le indicazioni al trattamento chirurgico, è opportuno effettuare controlli andrologici periodici.

Con il termine varicocele si intende la dilatazione delle vene del testicolo. Essa è una delle più frequenti patologie dell’apparato genitale maschile e si osserva, quasi esclusivamente, nel periodo prepuberale e puberale (11-19 anni). Il trattamento di questa patologia è chirurgico e viene eseguito solo in particolari condizioni quali: presenza di dolore e/o senso di peso, ridotte dimensioni del testicolo colpito, varicocele  palpabile o visibile (3° e 4° grado) o quando, terminato lo sviluppo puberale, si accerta un'alterazione della fertilità.
L'incidenza del varicocele varia dal 2 al 15% nei bambini in età scolare e nel 93% dei casi interessa il testicolo sinistro, per struttura anatomica del sistema venoso. Le cause del varicocele sono molteplici: nelle forme primarie, probabilmente una debolezza congenita delle pareti venose associata ad incontinenza delle valvole, mentre, più raramente come accade nel varicocele secondario, una compressione della vena renale.
Questa patologia è una causa importante, ma reversibile di ipofertilità o infertilità. Probabilmente il danno cellulare è dovuto alla lunga stasi venosa a cui conseguono accumulo di sostanze tossiche, riduzione dell’ossigeno disponibile e aumento della temperatura locale.