Al pronto soccorso le liste di attesa sono troppo lunghe?

In pronto soccorso-PS la priorità assoluta viene data alle emergenze, gestite secondo il livello di gravità; i casi più gravi vengono trattati sempre per primi e senza alcuna attesa.

Il PS ospedaliero è la struttura che garantisce, esclusivamente, il trattamento delle emergenze-urgenze cioè di tutte quelle malattie o condizioni patologiche che per la loro diagnosi o terapia hanno bisogno di interventi immediati. In Italia c’è un’ottima rete per la gestione dell’emergenza-urgenza composta da 427 ospedali sede di PS, 196 ospedali sede di Dipartimenti di Emergenza e Accettazione (DEA) di I livello e 119 DEA di II livello (1).
All'arrivo in PS, si riceve un'immediata valutazione del livello di urgenza e viene attribuito un codice-colore (bianco, verde, giallo e rosso) che dà la misura della priorità di accesso alle cure; tale colore, quindi, non è collegato all'ordine di arrivo in ospedale, ma alla gravità e urgenza di intervento. Questa procedura, il “triage”, serve proprio per evitare le attese per i casi urgenti, che devono avere la priorità, e non a ridurre i tempi di attesa, garantendo ai pazienti gravi di non attendere minuti preziosi per la loro vita (2). Inoltre, arrivare in ambulanza al PS non significa essere visitati in tempi più̀ rapidi perché dipende sempre dall'urgenza dell’intervento. Le liste di attesa, spesso, ci sono per i casi meno complessi perché in molti, purtroppo, scelgono di andare in PS per approfondire aspetti clinici non urgenti o cronici, che potrebbero servirsi dell'ambulatorio di base.
Il buon funzionamento del PS dipende, quindi, da noi tutti. Ogni visita inutile al PS è un ostacolo a chi ha urgenza, per cui solo un utilizzo corretto delle strutture sanitarie eviterebbe disservizi per le strutture stesse e per gli altri utenti.

1. Ministero della Salute. Pronto soccorso e DEA 
2. Ministero della Salute. I codici colore gravità (triage)