È meglio non fare attività fisica se si ha l'artrosi?
L'esercizio fisico, praticato dalle persone affette da artrosi, migliora il decorso della patologia, la motilità articolare e, di conseguenza, la qualità della vita.
L'artrosi, una delle principali cause di dolore cronico e di disabilità negli anziani, colpisce circa il 17% della popolazione, con maggior prevalenza le donne e over 75 anni (1).
Erroneamente si pensa che le persone affette da artrosi debbano utilizzare le articolazioni colpite il meno possibile. Il rischio, in tal caso, è che si crei un circolo vizioso tra patologia artrosica e sedentarietà, con due conseguenze principali: 1) un peggioramento della patologia, e 2) un aumento del rischio di sviluppare altri problemi, come quelli cardiovascolari. Un corretto stile di vita, caratterizzato da una dieta bilanciata e da un'attività fisica regolare, è utile sia per la prevenzione che per il trattamento dell'artrosi in fase cronica. Durante gli attacchi acuti, invece, è da preferire il riposo e il trattamento farmacologico, previo consulto medico (1).
L'esercizio fisico più indicato è quello aerobico a intensità lieve-moderata come, ad esempio, il nuoto, l'acquagym o la bicicletta, tutte attività che riducono il carico sulle articolazioni. Molto utili sono anche le attività volte al rinforzo della muscolatura in prossimità delle articolazioni (ginnastica dolce, pilates, stretching o yoga). Inoltre, riducendo il dolore, è possibile ridurre l'assunzione di farmaci per il trattamento della patologia (2). Anche nelle persone in sovrappeso o obese, in cui la patologia artrosica è aggravata dall'eccesso di peso, una regolare attività fisica aiuta il processo di dimagrimento per ridurre così il sovraccarico articolare.
Prima di iniziare un'attività fisica, comunque, occorre sempre consultare il proprio medico per consigli su modalità e tipologia di attività in base alla propria condizione.
1. Ministero della Salute. Artrosi
2. Centres for Disease Control and Prevention (CDC). Osteoarthritis