Introduzione

Defribillatore automatico esterno (DAE)

L'arresto cardiaco costituisce una delle principali cause di morte prematura. Si parla di arresto cardiaco quando il battito costante del cuore viene sostituito da un'attività disorganizzata detta fibrillazione ventricolare.

Se la fibrillazione ventricolare è trattata rapidamente con una scarica elettrica (defibrillazione) le possibilità di salvare la vita della persona in arresto cardiaco aumentano moltissimo: l'azione immediata può salvare molte vite.

L'uso del defibrillatore è spesso decisivo nei casi di arresto cardiaco, poiché è in grado di fornire lo shock elettrico necessario a far ripartire il cuore. Per questo motivo è stato creato il defibrillatore automatico esterno (DAE) utilizzabile anche dal personale non sanitario. Per legge (Decreto ministeriale 26 giugno 2017, noto anche come decreto Balduzzi) esso deve essere presente in piscine, palestre, centri sportivi, ambulanze, centri commerciali e luoghi aperti al pubblico (uffici pubblici, porti, aeroporti, etc.).

In caso di arresto cardiaco, i fattori cruciali per salvare la vita della persona includono:

  • capire cosa stia succedendo
  • chiamare il numero di emergenza (112)
  • iniziare e continuare la rianimazione cardiopolmonare (CPR)
  • utilizzare il defibrillatore automatico esterno per riportare il cuore al ritmo normale

I DAE (defibrillatore automatico esterno) sono strumenti compatti, portatili, facili da usare, sicuri e molto efficaci. Possono essere utilizzati anche da chi non abbia ricevuto una formazione specifica per il loro impiego. Il DAE, infatti, è sempre dotato di istruzioni testuali e grafiche di facile comprensione e, spesso, anche di istruzioni vocali. Il DAE, soprattutto, non erogherà mai lo shock elettrico, tranne in caso di accertata necessità. I DAE rimangono efficaci dopo lunghi periodi di inattività e richiedono pochissima manutenzione.

Il Defibrillatore automatico esterno

Il defibrillatore automatico esterno (DAE) è un apparecchio portatile in grado di rilevare automaticamente i ritmi cardiaci anomali che causano un arresto cardiaco e di erogare, se indispensabile, lo shock elettrico necessario a far ripartire il cuore.

Per il suo utilizzo in sicurezza è necessario:

  • riconoscere la situazione di urgenza, valutare se la persona è incosciente e non sta respirando normalmente
  • attaccare i due cerotti adesivi (elettrodi) che connettono il DAE (defibrillatore automatico esterno) al torace nudo della persona
  • accendere il DAE
  • seguire le istruzioni fornite dal DAE

Attraverso gli elettrodi il DAE può monitorare il ritmo cardiaco e somministrare uno shock elettrico solo in caso di effettiva necessità. Il DAE fornisce istruzioni vocali precise su ciò che bisogna fare; le istruzioni sono inoltre presenti sotto forma di semplici illustrazioni, poste in genere sul DAE stesso o sulla sua custodia.

Alcuni apparecchi DAE avvisano l'operatore di non toccare la persona e somministrano lo shock automaticamente, senza necessità di ulteriori azioni da parte del soccorritore. Altri invece richiedono di premere un bottone per l'erogazione dello shock (defibrillatori semiautomatici). Il soccorritore non deve decidere cosa fare: il DAE è in grado di valutare la situazione e rispondere nel modo più appropriato.

Dopo la somministrazione dello shock, al soccorritore viene indicato di praticare la rianimazione cardiopolmonare (CPR). A intervalli regolari (due minuti), il DAE dirà nuovamente al soccorritore di non toccare la persona e procederà al controllo del ritmo cardiaco dando, se necessario, ulteriori shock.

L'uso del DAE permette a chiunque di aiutare una persona in arresto cardiaco, dalla prima fase critica fino all'arrivo del personale sanitario. Ovviamente, non in tutti i casi sarà necessaria la defibrillazione: in tali situazioni, il DAE indicherà che non è necessaria l'erogazione dello shock elettrico e dirà al soccorritore di continuare la rianimazione cardiopolmonare (CPR). Ciò non significa che il DAE non stia funzionando in modo corretto: al contrario, sarà necessario mantenerlo in funzione e non staccarlo dalla persona, continuando a seguirne le istruzioni fino all'arrivo dei soccorsi.

Manutenzione

Il DAE (defibrillatore automatico esterno) richiede pochissima manutenzione ordinaria. La maggior parte degli apparecchi esegue autotest automatici giornalieri, mostrando sul display eventuali anomalie di funzionamento. Batterie ed elettrodi sono a lunga durata (variabile a seconda dei modelli), quindi il loro ricambio è eseguito, in genere, dopo lunghi intervalli di tempo in cui la macchina permane in piena efficienza.

Bibliografia

Legge 4 agosto 2021 n.116. Disposizioni in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici. (G.U. Serie Generale , n. 193 del 13 agosto 2021) 

Decreto del Ministero della Salute, 18 marzo 2011. Determinazione dei criteri e delle modalità di diffusione dei defibrillatori automatici esterni di cui all’art. 2, co. 46 della L. 191/2009. (G.U. Serie Generale , n. 129 del 06 giugno 2011)

Decreto del Ministero della Salute, 26 giugno 2017. Linee guida sulla dotazione e l’utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita da parte delle associazioni e delle società sportive dilettantistiche. (G.U. Serie Generale , n. 149 del 28 giugno 2017)

Resuscitation Council UK - British Hearth Foundation. A guide to automated external defibrillators (AEDs) (Inglese)

Prossimo aggiornamento: 14 Febbraio 2025

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