Bere birra fa produrre più latte?

Se bevo birra non è vero che produco più latte! Alcuni studi, infatti, dimostrano che il luppolo e il malto contenuto nella birra non hanno l’effetto di aumentare la produzione del latte nella donna. Dopo il parto, la montata lattea accade fisiologicamente, mentre il mantenimento della produzione di latte si ha soprattutto in risposta alla suzione del bambino (1). Allattare il piccolo con frequenza e regolarità in risposta alle sue necessità, senza seguire orari dittatoriali, è il miglior modo di mantenere una buona produzione di latte. Non esistono alimenti presunti induttori della produzione di latte (2, 3).

È vero che con il flusso mestruale non si resta incinta?

È possibile, anche se non molto probabile, rimanere incinta avendo rapporti sessuali durante le mestruazioni. Gli spermatozoi possono infatti sopravvivere nelle vie genitali femminili fino ad 1 settimana dopo il rapporto, mantenendo per tutto questo tempo la capacità di fecondare l'ovulo al momento dell’ovulazione (1).

Con il coito interrotto è sicuro che non rimango incinta?

Anche con il coito interrotto è possibile rimanere incinta poiché il liquido pre-eiaculatorio, emesso dal pene prima dell’orgasmo, può ugualmente contenere una quantità sufficiente di spermatozoi per fecondare l’ovulo femminile; inoltre, è bene ricordare che questa pratica non protegge dalle infezioni sessualmente trasmessibili (1).

È vero che con il primo rapporto sessuale non si resta incinta?

Anche in occasione del primo rapporto sessuale una donna può rimanere incinta; infatti, la condizione di “prima volta” non influisce sulla capacità di concepire un figlio. Una volta che una donna ha iniziato ad ovulare cosa che può avvenire nel mese che precede la prima mestruazione, ogni rapporto sessuale può esitare in una gravidanza (1).

È impossibile avere una malattia sessualmente trasmessa se mi sento bene?

Le infezioni da clamydia, trichomonas, epatiti B e C, sifilide, gonorrea, HIV, herpes genitale e papilloma virus possono contagiare una persona anche senza provocare alcun sintomo, rimanendo così nascoste sia a chi ne è affetto che al relativo partner (1).