Le medicine alternative sono più sicure ed efficaci?

Le medicine alternative includono molte pratiche di cui non si conoscono i reali effetti sulla salute e possono essere inefficaci o dannose.

I sostenitori delle medicine alternative ritengono che queste siano più naturali e rispettose dell'essere umano, oltre che efficaci e prive di effetti collaterali. Almeno 1 persona su 5 ne ha fatto uso negli ultimi anni (1).
Le medicine alternative, anche note come medicine non convenzionali, o complementari, si basano su principi mai dimostrati scientificamente. Tra queste ricordiamo l'ayurvedica, la medicina tradizionale cinese, l'agopuntura, l'omeopatia, la fitoterapia, la chiropratica e l'osteopatia. Sono stati condotti e sono, comunque, tuttora in corso studi mirati a provarne l'efficacia e la sicurezza.
In generale, quando una qualsiasi pratica si dimostra utile entra a far parte della medicina convenzionale e viene insegnata ai futuri e attuali medici. In Italia, le medicine alternative possono essere praticate solo da medici (agopuntura, omeopatia, fitoterapia) o da professionisti sanitari (chiropratica) (2). Altre discipline sono esercitate da professionisti estranei al sistema sanitario (osteopati, naturopati, ma anche sciamani e santoni) i quali, sottoposti a pochi controlli, solo su base volontaria definiscono delle regole e conoscono poco e male le terapie mediche e chirurgiche di provata efficacia e sicurezza.
Per tale ragione, nel caso in cui si volessero assumere medicine alternative, è bene fare attenzione e non sospendere o modificare terapie in corso senza il consiglio di un medico.

1. Governo italiano. Presidenza del Consiglio dei Ministri. Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano concernente i criteri e le modalità per la formazione ed il relativo esercizio dell'agopuntura, della fitoterapia e dell'omeopatia da parte dei medici chirurghi ed odontoiatri; 54/CSR del 5/2/2013
2. EpiCentro (ISS). Omeopatia, fitoterapia, agopuntura, ayurvedica e le altre medicine non convenzionali. Conoscerle per usarle al meglio