Introduzione
L’esame serve a conoscere la concentrazione dell’albumina, la proteina più abbondante presente nella parte liquida (plasma) del sangue.
Le sue funzioni principali sono:
- mantenere costante il livello dei liquidi nei vasi sanguigni, evitandone la fuoriuscita e la diffusione nei tessuti
- agire da potente antiossidante plasmatico
- trasportare ormoni, vitamine, farmaci, e ioni (ad esempio il calcio) a tutto l’organismo
La sua concentrazione nel sangue dipende principalmente dalla funzionalità del fegato che la produce.
Può aumentare in caso di disidratazione mentre diminuisce in presenza di:
- fegato danneggiato
- malattia renale chiamata sindrome nefrosica
- grave infiammazione e shock
Poiché può diminuire in molte malattie e disturbi di varia origine, l’esame è utilizzato non solo per accertarli (diagnosticarli) ma anche per controllarne la progressione o per valutare lo stato di nutrizione di una persona.
La ricerca dei valori dell’albumina può essere richiesta dal medico qualora ritenga che un suo assistito presenti disturbi riconducibili a malattie epatiche, o renali, o per valutare eventuali problemi di malassorbimento. È eseguita, soprattutto, in ospedale nei malati che debbano affrontare un intervento chirurgico programmato. Le persone con malattie croniche del fegato o dei reni, così come coloro che soffrono di malassorbimento (malattie a carico dell’apparato digerente) e di diarrea cronica, sono a maggior rischio di alterazioni dei livelli di albumina.
Il Test
L’esame non richiede alcuna preparazione e consiste nel prelievo di una piccola quantità (campione) di sangue dal braccio attraverso un ago inserito in una vena.
Il sangue prelevato è posto in una provetta dotata di una etichetta, nella maggior parte dei casi pre-stampata, con il nome della persona che si sottopone all'esame, il numero d’identificazione e tutte le informazioni necessarie per assicurare che il campione sia analizzato per tutti gli esami richiesti e che i risultati siano abbinati al nome.
Quando eseguirlo
Il medico richiederà l’analisi dei valori dell’albumina nel sangue, di solito insieme a molti altri esami, qualora la persona che gli si rivolge presenti disturbi (sintomi) riconducibili a malattie del fegato (ad esempio l’ittero) o dei reni (gonfiore intorno agli occhi, alla pancia o alle gambe) oppure se ha problemi di malassorbimento proteico (dimagrimento).
L’analisi può anche essere richiesta in presenza di un’infezione o infiammazione poiché la sua concentrazione può fornire indicazioni sulla gravità della malattia.
La diminuzione di albumina nel sangue può provocare la fuoriuscita di liquidi dai vasi sanguigni e la loro diffusione nei tessuti con la conseguente formazione di gonfiore (edema).
Risultati
Concentrazioni di albumina nel sangue superiori o inferiori ai livelli ritenuti normali possono indicare la presenza di diversi disturbi o malattie:
- basse concentrazioni di albumina nel sangue possono suggerire:
- malattie del fegato, in questo caso il medico prescriverà la ricerca degli enzimi epatici per verificare se sia presente una malattia (ad esempio cirrosi)
- insufficienza renale, vale a dire un cattivo funzionamento dei reni che non riescono più a trattenere l’albumina del sangue e la lasciano passare nelle urine. In questo caso, il medico prescriverà l’analisi per la ricerca dell’albumina (o più in generale delle proteine) nelle urine. L’albumina urinaria può aumentare leggermente in caso di infiammazione ma aumenta significativamente nei malati colpiti da sindrome nefrosica: quindi, a un valore di albumina alto nelle urine corrisponderà un valore di albumina basso nel sangue.
Gli individui con malattie (patologie) epatiche e disturbi renali cronici sono a più alto rischio di valori anormali di albumina nel sangue - stato infiammatorio grave o shock
- malattie che determinano insufficienti assorbimento (malassorbimento) e digestione delle proteine come avviene, ad esempio, nel morbo di Crohn
- dieta a ridotto contenuto proteico o malnutrizione
- alte concentrazioni di albumina nel sangue di solito riflettono:
- disidratazione
Inoltre:
- alcuni farmaci, tra cui steroidi anabolizzanti, androgeni, ormoni della crescita e insulina aumentano la concentrazione di albumina nel sangue
- grandi quantità di liquidi somministrati per via endovenosa, possono rendere il risultato dell’analisi impreciso
- condizioni infiammatorie di qualsiasi tipo o la presenza di diarrea prolungata, possono causare variazioni delle concentrazioni di albumina nel sangue
Prossimo aggiornamento: 17 Febbraio 2024