Se entri in ospedale sano, esci malato o morto?

Il nostro Servizio sanitario nazionale-SSN adempie pienamente il suo mandato nell'offrire il meglio delle terapie, delle diagnosi e delle cure ai cittadini, con qualità ed efficacia.

Il nostro SSN è, infatti, il terzo al mondo in termini di efficienza, alle spalle di Singapore e Hong Kong e davanti a Giappone, Corea del Sud e Australia. Questo è il dato che emerge dalla classifica stilata da Bloomberg, per il 2014, considerando i dati forniti da Banca Mondiale, Fondo Monetario Internazionale e Organizzazione Mondiale della Sanità per quanto riguarda l’aspettativa di vita, la spesa sanitaria pro capite e la spesa sanitaria come percentuale del Prodotto Interno Lordo. Inoltre, per misurare qualità ed efficacia di un sistema sanitario e per monitorarne i cambiamenti nel tempo, dei ricercatori inglesi (1, 2) hanno creato un indice chiamato “mortalità riconducibile ai servizi sanitari”. Questo indicatore misura le “morti attribuibili a condizioni per le quali esistono interventi diagnostico-terapeutici efficaci”. In Italia, a livello nazionale, dal 2006 al 2011 si è registrata un’importante diminuzione del tasso di mortalità evitabile riconducibile ai servizi sanitari, con una riduzione pari a 7,36 (per 100.000), passando da 80,87 (per 100.000) del 2006 a 74,92 (per 100.000) del 2011 (3).
Pertanto, il nostro SSN risulta alquanto efficiente e sempre attento per migliorare.

1. Nolte E, McKee M. Measuring the health of nations: updating an earlier analysis. Health Affairs (Milwood). 2008; 27: 58-71
2. Tobias M, Yeh LC. How much does health care contribute to health gain and to health inequality? Trends in amenable mortality in New Zealand 1981-2004. Australian and New Zealand Journal of Public Health. 2009; 33: 70-78
3. Fantini MP, Lenzi J, Franchino G, Damiani G. Mortalità riconducibile ai servizi sanitari. Rapporto Osservasalute. 2014; 457-465